.:tAVVI/ 111.U ■ .:tl l.■ ll influenza deformante ciò che è naturale viene soffocato, anche nella scrittura. Lo sentiamo persino in maestri raffinati come D.H. Lawi-ence e Hemingway. Quando il momento critico si avvicina senti l'autore dire a se stesso: "Dannazione, è un atto di natura e io lo sto rappresentando in mQdo semplice e naturale come se i due stessero mettendosi a tavola". E poi vedi lui, l'autore, che si rimbocca le maniche e si appresta ad assolvere il suo compito; gli scende il sudore dalla fronte, gli occhi strabuzzano dalle orbite, la punta della penna si rompe per lo sforzo disper~to di essere "semplice e naturale". n problema ovviamente è che ·mentre scrive l'ambiente che lo circonda, ossia i potenziali lettori, si sono assiepati attorno a lui; sente che lo fissano trattenendo il respiro, e ciò lo paralizza:Questo spiega la parlata indecifrabile dell'amante di Lady Chatterley e quell'assurdo personaggio da quattro soldi per il quale nessuna campana avrebbe mai suonato, in un romanzo altrimenti superlativo. La pressione dell'ambiente inibisce l'arte come inibisce il comportamento.Si può decidere di sfidare l'ambiente, ma questa sfida ha un prezzo, il senso di colpa nevrotico. Non è mai esistita una Intellighenzia senza un complesso d1colpa; è la tassa che si paga quando si vuole far diventare gli altri più ricchi. Un fabbricante di armamenti può avere la coscienza perfettamente a posto; io però non ho mai conosciuto un pacifista che non avesse un'espressione colpevole negli occhi. Chi attacca l'Intellighenzia per la sua indole nevrotica potrebbe a!taccare i minatori per la loro predisposizione alla tubercolosi. E una malattia professionale e andrebbe riconosciuta come tale, senza disprezzo e senza vergogna. L'Intellighenzia e il futuro L'antica Intellighenzia continentale, liberale e socialista, non esiste più; ciò nonostante continuiamo a non capire come il. nazismo possa. aver messo interamente in pratica il programma del suo poeta laureato: "Quando sento la parola cultura mi viene voglia di sparare". Forse c'è una nuova Intellighenzia che sta crescendo di nascosto, un nuovo seme sotto la neve; ma nonostante gli articoli di giornale, i digest per l'Intellighenzia, la radio eccetera, oggi del clima culturale dei popoli oltre la Manica, di come loro vedono, sentono, assaporano il passato, il presente e il futuro, sappiamo altrettanto poco quanto del pianeta Marte. I campioni di letteratura che ci arrivano dalla Francia non sembrano molto incoraggianti; forse perché sono prevenuto nei confronti di quella che sembra essere la crescente predilezione intellettuale francese per la melodiosa magniloquenza. In Italia e nei Balcani, in Austria o in Norvegia potrebbe già essere iniziato un processo che un giorno o l'altro verrà alla luce come un movimento con una nuova etichetta uno stile di vita fresco che ci farà sembrare tutti dei vecchi vitt~riani tremebondi· e chi di noi si sarà guadagnato un buffetto accondiscendent~ avrà ricevuto tutto il credito che storicamente merita. Queste sono solo disquisizioni: è più facile fare profezie in termini di decenni che di anni. Si possono avere delle idee circa la parabola storica che stiamo seguendo, ma le oscillazioni e le increspature della curva sono assolutamente imprevedibili. Se, alla lunga, la diagnosi di Bumham si dimostrerà esatta (come credo che potrà accadere), e se, dopo alcune oscillazioni interme- • 50 die, entreremo in un'era di superpotenze manageriali, l'Intellighenzia sarà costretta a diventare un corpo speciale del Civil Service. È meno inverosimile e fantastico di quanto possa sembrare; in Russia negli ultimi vent'annLaccordi di questo genere sono stati realizzati su vasta scala, e la Germania negli ultimi dieci anni era sulla via per imitarla. In Russia le case editrici, i teatri, il monopolio edilizio, i laboratori di ricerca, le università e l'assistenza sanitaria sono tutti proprietà statale; lo scrittore, l'attore, l'architetto, lo scienziato eccetera in effetti è al servizio della comunità, sebbene l'atmosfera non sia esattamente quella di Whitehall. Ma persino i movimenti letterari russi, il "romanticismo rivoluzionario", il "realismo socialista", la "letteratura operaia", il "nuovo patriottismo", non sono cresciuti spontaneamente, in modo organico, ma sono stati indetti dal Congresso di Partito e da esponenti di governo; lo stesso discorso vale, a vari livelli, per la poesia, il teatro, l'architettura, il cinema, per non· parlare della ricerca storica e della filosofia. I successivi movimenti filosofici e artistici in Unione Sovietica sembrano essersi realizzati secondo lo schema "fianco sinistr', fianco· destr', passo". Nella Reichskulturkammem in Germania la trasformazione di Parnaso in piazzale da caserma fu altrettanto totale. Nei paesi anglosassoni un analogo sviluppo è difficile ma non impossibile da immaginare. Innanzi tutto ci possono essere tante strade per arrivare alla stessa meta. La totale mobilitazione durante questa guerra è stata una specie di prova generale del modello occidentale di stato burocratizzato, e negli ultimi due anni l'Intellighenzia è stata in larga misura assorbita come servizio civile temporaneo nel M. of I., come P.R.0.s, alla B.B.C. eccetera. Per il momento essendo "collaborazioni occasionali" e "prestazioni a titolo personale" sono ancora tenute separate (con il risultato che l'ultima si va atrofizzando sempre più); ma è possibile pensare che si arriverà al punto in cui le due si unirannno; quando invece di considerare la prima una sorte di cavalcata patriottica e la seconda come qualcosa di reale, le energie d'un tratto verranno incanalate in un'unica direzione. Bastano poche persone per lanciare una nuova moda, gli altri seguiranno l 'esempio; le persone interessate potranno credere di assecondare un impulso personale, anche se in realtà si tratterà di un processo di adattamento alla mutata situazione sociale dello stato manageriale. Il pericolo è grandissimo, perché il conformismo spesso è una forma di tradimento che può essere perpetrato con la coscienza perfettamente pulita; e la tentazio.ne di scambiare le miserie che la onestà intellettuale comporta con le soddisfazioni gratificanti -dell'efficienza manageriale è forte. Il crollo del movimento rivoluzionario ha posto l'Intellighenzia in una posizione di difesa; l'alternativa per i prossimi anni non sarà più ."capitalismo o rivoluzione", ma salvare alcuni valori democratici e umanitari oppure.perderli tutti; e per evitare che questo succeda bisognerà tenersi più che tnai stretti alla bandiera lacera della "autonomia di giudizio". Oggi è una bandiera molto in voga; unica sotto un certo punto di vista, perché nella sua stoffa lo sputo della derisione si è rappreso assieme al sangue della nostra morte. (da "Partisan Review", n. 5, vol. VI, autunno 1939).
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