SAGGI/KOISTLER fissàzione incestuosa per la sorella, era impotente e morì vergine; Trockij a un certo punto trascorse tutti i pomeriggi e le serate giocando a scacchi al Café centrale di Vienna-.figura tipica del panorama da Café Royal di Osbert Lancaster; Lenin subì uno shock traumatico quando venne impiccato il fratello - questo spiega l'odio fanatico per la borghesia di cui, in termini psicanalitici, la rivoluzione russa fu una semplice proiezione. La nevrosi è intrinseca alla struttura della Intellighenzia (tornerò tra poco su questo punto): alla storia comunque non interessano i moventi di una persona, ma solo i suoi risultati. Come mai però la croce e delizia della responsabilità in certi periodi viene affidata alla Intellighenzia e in altri no, accusando quest'ultima di essere futile e sterile? Questo è il nodo centrale del confronto tra i russi della prima ora e Bloomsbury; più precisamente della questione riguardante la costellazione storica cui si deve la suddivisione delle responsabilità. La risposta appare di colpo evidente se paragoniamo le strutture sociologiche dei due paesi. La Russia del diciannovesimo secolo non aveva né sindacati né movimento operaio né cooperative. La servitù della gleba venne abolita solo nel 1862; in questo gigantesco paese inerte e sonnolento non ci fu una graduale transizione dal feudalismo patriarcale al capitalismo moderno; ho parlato con dei contadini che davano per scontati gli aeroplani che ogni giorno vedevano passare sopra le loro teste ma non avevano mai visto un'autostrada o un-'automobile; altri che avevano viaggiato su una macchina ma non riuscivano a capacitarsi che potesse esistere un marchingegno come la bicicletta. Che paradiso per degli intellettuali con smanie pedagogiche! Quando i primi, i martiri di Narodnaja Volja, cominciarono, come si diceva allora, ad "andare in mezzo alla gente" vestiti come i contadini per predicare il nuovo vangelo, calpestavano una terra vergine, non incontrarono nessuna concorrenza, tipo sindacati o politici laburisti che dices~ero loro di gettare i loro travestimenti alle ortiche e di tornarsene al Bloomsbury pietroburghese o moscovita. I mugiki si dimostravano apatici e non rispondevano ai loro appelli; ma l'Intellighenzia alle crociate non si scoraggiava perché non aveva rivali; cambiarono tattica, dagli appelli di massa al terrorismo, dal terrorismo al lavoro in mezzo al proletariato industriale, tra i contadini senza terra, tra i soldati. Litigarono, si divisero, si ramificarono; ma poterono continuare a operare tra la materia grezza e incontaminata della Storia, poterono proiettare la propria condizione spirituale, i loro desideri di distruz;ione e ricostruzione su un piano storico gigantesco. La loro fede muoveva le montagne perché c'erano ancora montagne inesplorate da muovere.. · Al contrario l'Intellighenzia occidentale non trovò terre vergini da arare, e nemmeno degli alleati naturali per realiizare le loro aspirazioni all'autonomia di giudizio. Secondo la teoria I marxista l'Intellighenzia avrebbe dovuto mescolarsi alle fila della classe lavoratrice, e diventarne lo stratega, l' esperto tattico. Non ci sono prove che alla Intellighenzia sia mancato il coraggio o la capacità per farlo. Nel 1848 studenti e lavoratori combatterono insieme sulle barricate; nella Francia della Comune e durante i movimenti rivoluzionari del-secondo dopoguerra in Germania, Austria, Ungheria e Bulgaria, e persino nelle 48 Brigate internazionali di Spagna, diedero eccellente prova di sé. Ma dalla metà del diciannovesimo secolo in poi i lavoratori dell'Europa centrale e occidentale avevano rapidamente sviluppato le proprie organizzazioni, partiti, sindacati, avevano creato i propri leader e soprattutto la propria burocrazia- uomini dalla volontà di ferro e dalla testa di legno. In un'epoca dagli sviluppi accelerati, il Quarto Stato organizzato era diventato stagnante molto prima di quanto a suo tempo avesse fatto il Terzo Stato, e senza neanche salire al potere. Quel briciolo di miglioramento materiale e il barlume di una influenza politica che varie sezioni della Seconda Internazionale avevano estorto ai governanti furono sufficienti per bloccare il loro impeto. Esponenti della Intellighenzia occidentale poterono diventare rappresentanti laburisti in parlamento; editori di giornali della sinistra, professori in squallide scuole serali; ma non c'erano massi da smuovere facendo leva sull' "autonomia di giudizio". Verso la fine del secolo l'Intellighenzia occidentale poteva solo scegliere tra il bourgeoisdecadent e l'insegnante proletario. I loro gruppuscoli e cricche si svilupparono in queste due direzioni, coprendo uno spettro che andava dai simbolisti francesi ai fabiani passando per i decadenti mitteleuropei. Provate a paragonare Shaw a Voltaire, Léon Blum a SaintJust, e vedrete la differenza-non tanto come levatura, quanto come opportunità storica. Lo scossone della prima guerra mondiale sembrò creare nuove basi per un generale ridimensionamento e ricostruzione. L'intero mondo delle idee aveva subito una radicale trasformazione: relatività e meccanica quantistica, ormonologia e psicanalisi, leninismo e comportamentismo, aeronautica e radiotrasmissioni, espressionismo e surrealismo - un universo completamente nuovo si era affacciato nelle librerie ; e la luce accecante che irradiava fece quasi impazziry l'Intellighenzia per il forte contrasto con le tradizioni anacronistiche e ammuffite che continuavano a governare le idee e la vita di tutti i giorni. Un'occasione unica per il ri-dimensionamento e la ri-costruzione;· ma dov'erano gli alleati per poterlo fare? La membrana sensibile vibrava in modo febbrile; ma non era collegata a nessuna cassa di risonanza. La tensione verso l'utopia in questi due decenni venne monopolizzata dalla Terza Internazionale, il cui programma per la rivoluzione in Europa era rappresentato da un paese con l'ottanta per cento di analfabeti e un rapporto tra popolazione A Bloomsbury: Clive Beli, Angelica Stephen e LyttonStrachey nel 1925 (archivio La tartarugo).
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==