SOCIALISMO E MORALE Incontro con Ignazio Silone ( 1038) a cura di Clement Greenberg traduzione di Alberto Crisiofori Nel caso di una guerra tra l'Italia e la Francia, per quale paese parteggerebbe? Per la Tunisia. Cosa intende dire? Il mondo è oggi diviso in due grandi fronti: quello dei conservatori, cioè delle democrazie e degli altri sostenitori della sicurezza collettiva; e quello dei revisionisti, o dei fascisti. Nessuno dei due è in grado di assicurare la pace o di risolvere i problemi politici ed economici che oggi il mondo deve affrontare. La vera pace dipende oggi dalla rapidità con cui si riesce a creare un terzo fronte, dalla rapidità con cui i l_avoratoririvoluzionari di tutto il mondo riacquistano la propria autonomia politica e riprendono la lotta per abbattere il capitalismo. Questo terzo fronte è esistito un tempo sotto forma di una Russia rivoluzionaria e di partiti militanti dei lavoratori altrove, ma al momento la sua esistenza è solo potenziale. • Come antifascista, lei spera in una guerra e la considera il mezzo più rapido per l'abbattimento dell'attuale regime in Italia? Personalmente, non condivido le opinioni di molti dei miei compagni esiliati politici. Una "libertà" portata ali 'Italia e alla Gennania dagli eserciti stranieri non sarebbe altro che un disastro. Non nego con questo che sarebbe più facile creare una situazione rivoluzionaria in Italia e in Germania durante una guerra, ma queste situazioni dovrebbero essere sfruttate dai rivoluzionari italiani e tedeschi, e da nessun altro. Alla luce dei loro rapporti con i partiti politici, quale pensa che dovrebbe essere il ruolo degli scrittori rivoluzionari nella situazione attuale? Anche se fino al 1930 ho fatto parte del Comitato Centrale del Partito comunista italiano, al momento non appartengo a nessuna organizzazione politica. Mi considero comu'nque un partigiano _anti-fascista nella guerra civile che si sta combattendo un po' in tutto il mondo in questi anni. In quanto partigiano anti-fascista, credo che la vera funzione di uno scrittore rivoluzionario oggi sia di annunciare e, per così dire, di rappresentare allo stato ideale quel terzo fronte di cui ho appena parlato. Questo significa che lo scrittore rivoluzionario deve rischiare l'isolamento. Per esempio, ci sono molti scrittori che hanno una comprensione solo superficiale dei problemi legati alla politica della "sicurezza collettiva", proprio perché credono che i partiti stalinisti rappresentino davvero gli interessi delle masse e proprio perché temono l'isolamento che deriverebbe da una rottura con lo stalinismo. Ma oggi bisogna avere il coraggio di restare soli, di rischiare di sentirsi chiamato agente fascista, spia di Hitler eccetera, e di persistere nondimeno sulla propria strada. Il terzo fronte, esistendo ancora solo in uno stato ideale, deve essere mantenuto puro come un ideale. E anche per questo ci vuole coraggio. La tendenza reazionaria della nostra epoca è rivelata proprio dalla mancanza di questo "terzo fronte". Tentano di imporci il dilemma: status quo o regressione? La maggior parte delle forze ' ·' ,, ~,' Ignazio Silone negli anni '30 (arch. Giovonnelli). progressiste ha già accettato questo aut-aut. Si accontenta di . lottare per il mantenimento dell'ordine esistente per paura di cadere sotto il giogo fasèista. Devo chiarire fin dall'inizio una cosa: penso che sarebbe un grave errore mettere sullo stesso piano il fascismo e le democrazie borghesi, data la grande differenza fra queste due forme di organizzazione politica. Sono stati gli stalinisti, che fino al 1934 hanno negato l'esistenza di questa differenza e hanno combattuto le socialdemocrazie e le democrazie liberali come equivalenti del fascismo, sono stati questi gentiluomini a rendere possibile di fatto la vittoria di Hitler. Ma sarebbe ugualmente un errore, per la paura del fascismo, diventare conservatori. Il potere del fascismo, il suo fascino sulle masse, la sua influenza contagiosa, tutte;,questo è dovuto al fatto che il fascismo è sinonimo di soluzioni - soluzioni false, facili ersatz - ma comunque soluzioni ai veri problemi del nostro tempo. Possiamo vincere il fascismo solo proponendo e realizzando altre soluzioni - soluzioni giuste, umane, progressiste, 41
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