Linea d'ombra - anno VIII - n. 51 - lug.-ago. 1990

INCONTRI/SOHN-RETHEL Abbiamo così una sostanza ben strana che non è naturale e non è ' isibile, che si è imposta a Parmenide. L'unico concetto reale che nel suo tempo era adeguato è il tò 6n di Parmenide, il suo concetto dell'essere. Questo concetto da lui sviluppato può essere sopportato dal concetto virtuale di denaro e questo concetto virtuale della materia che non può logorarsi è un'autentica componente dell'astrazione reale. Viene di qui, e in Parmenide diventa concetto. Hegel nella sua Storia dellafilosofia scrive: "Con Parmenide è èominc;iato il vero filosofare, qui siamo entrati nel regno dell'ideale". Io presumo d'aver trovato qualche cosa perché è straordinariamente difficile trovare una strada attraverso cui dimostrare che un'astrazione reale o una sua parte si sia trasformata nell'astrazione del pensiero. Parmenide al tempo stesso si è anche chiesto da dove venga la ragione, il pensiero astratto ... Giusto, infatti egli non ha inventato il suo tò 6n. Questo è molto importante. Gli è stato consegnato bell'e fatto. E lui dice che è stata Di.kea darglielo, la dea del diritto e della verità. Ho qui sotto mano il passo sull'ente: "Giacché non è divenuto è anche incorruttibile, intero, unico, impassibile, senza fine e non è mai stato e non sarà giacché è un tutto unito e ben connesso. Quale origine vorresti mai per l'ente, donde mai dovrebbe essere nato ..." E qui giunge al concetto. Naturalmente non sa che ha a che fare con il denaro. Più tardi gli deve venire in aiuto un altro, Anassagora, per procurare il necessario movimento al suo concetto dell'unico, dell'incorruttibile, dell'essere. Anassagora introduce qui per primo, quasi contemporaneamente a Democrito, il concetto di atomo. E così il campo si allarga e questo pensiero e il movimento possono essere valorizzati dalla scienza della natura. Vi sono due tipi di scambi, il nostro scambio delle merci che .suppone la proprietà privata e uno precedente tipico delle società arcaiche, il cosiddetto scambio dei doni o dei regali. L'astrazionescambio è propria solo della prima forma, la seconda la ignora. La rottura nella tradizione delle società arcaiche avviene con l' estrazione e la lavorazione del ferro, che rende possibile e vantaggiosa l'azienda economica individuale della produzione agraria nei confronti della dispendiosa coltivazione collettiva del terreno alluvionale nella valle del Nilo e in Mesopotamia. Il passaggio dall'età della pietra e del bronzo a quella del ferro si realizzò col massimo successo nella Grecia dell'VIII e del VII secolo a.e. Su questa base non ci si poteva più affidare alla reciprocità nello scambio dei doni e fu necessaria una profonda trasformazione degli scambi; appunto la sua trasformazione nello scambio mercantile. Il contraccambio, che avviene dapprima a distanza di tempo e liberamente nei confronti dell'anticipo, si accoppia ora con il dono per il pronto pagamento seduta stante, cosicché i due atti dello scambio diventano stretta reciproca condizione l'uno dell'altro e sono intrecciati nel negozio dello scambio. Gli interessati trattano ora come compratori e venditori sul rapporto di grandezze qel loro scambio, come proprietari privati responsabili e aprono così l'abisso fra scambio e uso delle rrierci che conferisce allo scambio la sua astrattezza. Nessuno degli atti reciproci del dare e del prendere è di per sé l'atto dello scambio.L'atto dello scambio è il rapporto complesso nel quale le azioni reciproche si compensano nell'unità dello 62 scambiare. Non si tratta di un 'unità fisica ma di un rapporto giuridico. Il rapporto quantitativo delle partite di merci con cui i partner si accordano ha un carattere contrattuale, scritto o orale e vale come equivalente. Nello scambio delle merci l'atto è sociale, ma le due mentalità sono private; in inglese è più conciso e più chiaro: In commodity exchange the act is socia/, the minds are private. Nello scambio delle merci il sociale è quindi il semplice atto del passaggio di proprietà che astrae assolutamente da tutto ciò che passa per la mente dei proprietari privati. Solo l'atto è astratto e la coscienza non ne sa nulla. L'atto sociale ha valore di scambio, è determinato quantitativamente, assolutamente astratto e generale, le mentalità private sono determinate dal valore d'uso, dalla qualità e sono concrete ed individuali. La funzione della socializzazione dipende dal puro carattere astratto dell'atto dello scambio che nella produzione privata delle merci dipende dalla circolazione delle merci. Mere quantità Mediante l'astrattezza dell'atto di scambio le merci, che ne costituiscono l' oggetto, vengono poste in un canone formale identicamente corrispondente, nel quale esse in quanto semplici qllantità sono confrontabili l'una con l'altra e possono diventare oggetti di un traffico di mercato interdipendente. Solo per questo motivo è generalmente possibile la società mercantile della produzione delle merci- il fenomeno miracoloso di una società secondo i principi della proprietà privata - e quindi anche la stessa produzione delle merci. Questo oscuro funzionalismo è completamente ignorato dagli individui, e si realizza nel punto cieco della coscienza individuale. Kant l'avrebbe qualificato come trascendentale e Marx ed Engels hanno caratterizzato il suo risultato come reificazione. Per gli individui della società borghese esso può presentarsi solo abbellito nella forma idealistica del feticcio dello "Spirito", giacché le forme dell'astrazione che essi gli devono sono del tutto prive di sensibilità; di corpo e tuttavia sono personali. Queste forme materialisticamente parlando non sono prodotti dello spirito, ma forme di socializzazione del pensiero. Si dimostra così che il pensiero atemporale ha il suo fondamento storico nella struttura dello scambio delle merci. La validità generale del pensiero "razionale" si estende a tutte le formazioni della produzione mercantile, dall'inizio dell'età del ferro nell'antichità greca fino all'inizio dell'età atomica e dell'elettronica a partire dalla metà del nostro ~ecolo. Metodo sperimentale L'atto di scambio sociale sintetico nella sua assoluta astrattezza contiene una molteplicità delimitata di elementi. Ne ho dimostrati i principali analiticamente; questi elementi si combinano nello schema strutturale della meccanica. Galilei ha fondato il metodo matematico e sperimentale della scienza esatta della natura, ha posto cioè le basi della sua formazione realizzata poi da Newton, per scoprire questo schema e la sua possibile matematizzazione. In questa costruzione egli non riconosce la meccanica dell 'atto dello scambio - cioè dell'astratta fisicità del movimento delle

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