SCIENZA/ AMAI.DI L'idea di un mondo aperto concepita da Niels Bohr era, ed è ancora, di fondamentale importanza, UJlameta che l'umanità deve cercare di raggiungere. di Calogero, che presentò non solo le sue opinioni personali ma anche un riassunto dei più diffusi punti di vista europei. Calogero mi aiutònel tentativodi condensarli inpoche frasi chemi sembrano importanti e indiscutibili per una largaparte_delpubblico europeo. 1) La sicurezza dell'Europa occidentale, basata sulla NATO, finora ha funzionatobene, almeno nel senso che ha evitatoconflitti militari.Naturalmente, molto potrebbe e dovrebbe essere fattoper • abbassare il rischio di confronti nucleari - un argomento che venne discussoabbondantemente durante il meeting di Castiglioncello. La NATOgode di un ampio sostegno popolare nell'Europa occidentale in quanto organizzazione che fornisce una struttura di sicurezza vitale, e dovrebbe essere vista dall'URSS nella stessa luce, dal momento che l'unica alternativa realistica sarebbe un equilibrio, molto meno sicuro, basato su un grande potenziamento del ruolo militare della Germania occidentale. 2) La prospettiva del controllo degli armamenti in Europa è solitamentevista nel contesto del confronto fra le·due superpotenze. Una largaparte dellapopolazione, nell'Europa dell'est come in quella dell'ovest, si rende conto che questo è in un ceJlOsenso inevitabile,ma vorrebbe che i governi europei giocasserounruolo molto più attivo nel condurre le due superpotenze al tavolo delle trattative,per prendere un serio impegnoa raggiungere unaccordo. Gli arsenali nucleari sono troppo grandi da qualsiasi puntodi vista ragionevole.L'interesse per la riduzione degli armamenti è perciò vasto, e c'è grande possibilità per entrambe le parti di fareconcessioni, senza alcun rischio. Il fatto che per la prima volta i leader politici parlino e prendano seriamente in considerazione riduzioni , sostanziali (un dimezzamento, per cominciare) è naturalmente un segno che lascia sperare. Resta da vedere se queste proposte daranno frutto o degenereranno in mosse propagandistiche - e si vedrà molto presto. 3) La vitalità e il raggiungimentodegli accordi sugli armamenti sono stati largamente ostacolati dall'attenzione posta al problema dei numeri. Questo fatto ha aumentato le diffic;oltàdi raggiungere un accordo, dando l'impressione che si possa conseguire la parità numerica. Data la varietà del sistema degli armamenti, un simile approccio ha un significato molto limitato e illusorio. Gli aspetti qualitativi del sistema degli armamenti non è meno importante del numero di testate nucleari. Gli accordi sugli aspetti qualitativi sono difficili; ma ci sono alcune misure importanti in questo senso che sono a portata di mano e su cui sarebbe facile intendersi,se ci fosse la volontà politicadi farlo.Un esempioè dato dal ComprehensiveTestBan, che proibirebbe tutte le esplosioni nucleari (compresequelle sotterranee).Un 'altra misurasarebbeun accordo per bandire tutti insieme l'introduzione di nuove armi, come per esempio i missili Cruise, o di interi settori tecnologici, come le armi chimiche. Quest'ultima meta potrebbe sembrare quasi utopistica;ma si èottenuto uncompleto successonellamessa al bando delle armi biologiche, liberando così un intero settore scientifico e tecnologico da quelle attività che miravano allo sviluppo delle capacità distruttive. Un'altra limitazione di questo tipo sarebbe un accordo per evitare l'armamento del cosmo. 4) Anchel 'SDI lanciatadal presidenteReagan è importanteper queste considerazioni. Come ho detto prima; di questo si discusse molto a Castiglioncello, sia da parte europea che americana. Una larga parte della comunità scientifica europea condivide i dubbi espressi da mo!toesperti negli StatiUniti apropositodellacapacità tecnologica dell'SDI di "rendere impotenti o obsolete le armi nucleari", e si preoccupa del fatto che questo sviluppo stimoli la corsa agli armamenti nucleari e ostacoli i progressi nel controllo degli armamenti. Se queste preoccupazioni siano giustificate, e in che misura, si vedrà nei prossimi giorni di discussione. 5) Un aspetto del controllo degli armamenti in cui le sue superpotenze hanno un chiaro interesse comune - condiviso da tutti - è quello di prevenire la proliferazione della capacità diprodurre armi nucleari. In verità,molti vedono nellaprospettiva di un'estesa proliferazioneun segnodi assicurata catastrofe-e ilperiodo di questo sviluppo si misura in decenni, non in secoli. L'articolo VI del Trattato di non proliferazione recita: "Ciascuna delle Parti del Trattato dichiara di cercare in buona fede misure efficaci per una rapida cessazione della corsa agli armamenti nuclearie per il disarmo nucleare, eper un trattato di disarmocomvieto e generale sotto strettoed effettivo controllo internazionale." E evidente che durante i quindici anni passati dal momento dell'entrata in vigore del Trattato le due superpotenze si sono dimenticate dei loro impegni nei confronti di tutti gli stati nonnucleari che pure l'avevano firmato. 4. Recenti sviluppi in Europa Qualche tempo dopo l'istituzione dell 'Euratom, divenne chiaro cheper varieragioni sarebbe statobene avere uncoordinamento fra le varie comµnità europee, la CECA e l'Euratom stessa. La loro unificazione ebbe luogo a Bruxelles il giorno 8 aprile 1965. Da allora, le comunità originarie sono state assorbite a formare la comunità europea (CEE) i cui organi principali sono: a) il Parlamentoeuropeo, che dal 1979 è eletto a suffragio universale; b)ilConsiglio,compostoda l0membri,cheprendeledecisioni ~ e promulga le leggi della comunità. È composto dai ministri degli statimembri,che sonodiversia secondadei problemi all'ordine del giorno; ç) la Commissione, composta da 14 membri indipendenti, che propone le leggi della comunità, controlla che i trattati vengano rispettati e amministra Jà,politicacomune; · d) la Cortedi Giustizia, che assicura l'interpretazione delle leggi della comunità e risolve tutte le dispute relative alla loro applicazione; e) il Comitatoper gli AffariEconomicie Sociali; e f) la Cortedei Conti. Salone-mercato dell'aereonaulica a Pariqi (foto di Dino Fracchia). 57
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