SAGGI/WEIL è nel pane accattato, nella mensa di pietra così bella e nella fonte così chiara; e.però io voglio che noi preghiamo a Iddio che 'l tesoro della santa povertà così nobile, il quale ha per servidore Iddio, ce faccia amare con tutto il cuore." Ecco come io intendo i piaceri puri. S.W. Ho già ascoltato, come musica italiana, l'Aida di Verdi (piacevole e basta), l'Elisir d'Amore diDonizetti (delizioso), e qui Il Signor Bruschino di Rossini (molto, molto grazioso). Che effetto le ha fatto l'Odissea? Ci sono dentro due versi che trovo miracolosamente veri, e che V. Bérard traduce assai male, ripetuti tutte le volte che Ulisse si salva da un'avventura in cui ha perduto qualcuno dei suoi: Ils naviguèrent plus avant, le coeur affligé, heureux hors de la mort, ayant perdu leurs chers compagnons. *** Caro amico, Firenze le sue indicazioni per il Maggio musicale corrispondevano ai miei gusti, e mi ci sono adeguata. Le nozze di Figaro, che non conoscevo (salvo dei brani) dirette da Bruno Walter in modo superiore a ogni elogio, mi hanno fatto un'impressione che può facilmente immaginare. Eppure quest'impressione è impallidita di fronte alla Incoronazione di Poppea, presentata nell'anfiteatro del giardino di Boboli sotto un cielo stellato, con il Palazzo Pitti a far da scena sullo sfondo. Ho rimpianto amaramente che lei non fosse qui, perché avrebbe assaporato questa meraviglia, di quelle il cui ricordo dura tutta una vita. Ma mi piace pensare che un giorno la sentirà. Il pubblico era freddo (banda di bruti!) ma per , fortuna ho goduto io per tutto un anfiteatro. Una musica così semplice, così serena, così soave, così danzante ... Ricorda come reagivo quando, dopo aver ascoltato Bach, metteva sul giradischi una cosa qualsiasi? Ebbene, ci sono melodie di Monteverdi che ammirerei ancora. dopo il famoso Andante. Il ritorno a Firenze è stato per me delizioso. Se il primo contatto con Firenze è una felicità, quanto si è più felici •di ~itrovarla come una patria che si è lasciata per un breve viaggio! E esattamente questa l'impressione che ne ho avuto. Per questa volta ho rinunciato decisamente a Venezia. Sono certa che, se mai la vedrò, l'amerò (non fosse che per obbedirle), ma altrettanto certamente non sarà mai così vicina al mio cuore come Firenze. Le bellezze di Firenze sono di quelle che D'Annunzio non cesserebbe mai di celebrare, credo. Lo dico a lode di Firenze perché non condivido affatto la sua simpatia per il Fuoco, che mi raccomandava di leggere in una lettera; questo modo di vedere l 'a,rtee lavita mi fa orrore, e sono certa chequell 'uomo sarà presto profondamente e giustamente dimenticato. A Firenze avrò accumulato in breve tempo una certa quantità di puri godimenti. Fiesole (da cui sono discesa per sentire Mozart...), San Miniato (dove sono tornata due volte, secondo me la più bella delle chiese fiorentine), la sacrestia vecchia di San Lorenzo, i Donatello, i bassorilievi del campanile, gli affreschi di 42 Giotto a Santa Croce, il Concerto di Giorgione, David, l'Aurora e la Notte ... e frammisti a questo versi di Dante, di Petrarca, di Michelangelo, di Lorenzo il Magnifico. (Lo conosce? Prima di venire qui non sapevo che ne avesse scritti; ce ne sono di molto graziosi: Quant'è bella giovinezza Che si fugge tuttavia ...) Rossini, Mozart, Monteverdi, Galileo, perché ho appena comprato le sue opere complete, e ho passato un luminoso pomeriggio a perlustrare le sue straordinarie scoperte sul movimento uniformemente accelerato; procura un piacere estetico non inferiore a nessun altro, soprattutto letto qui. Machiavelli, ecc. ecc. Quanto vorrei conoscere e capire il legame tra tutti questi fiori del genio italiano, invece di godere semplicemente alla superficie ... Nella mia memoria ho anche collezionato molte "fiaschetterie" fiorentine (che bel nome!), perché mangio solo lì (pasta al sugo tra 70 centesimi e I lira) e ogni volta in una diversa. Una, vicinissima al Carmine (come sono belli gli affreschi di Masaccio!), piena di giovani operai e di pensionati, che si divertono a improvvisare canzoni, con versi e musica! Compiango molto gli infelici che hanno la sfortuna di aver soldi e mangiano nei ristoranti da 8 e 10 lire. Si figuri che, a parte questo, a"Firenze frequento la casa del Fascio, posta in un palazzo delizioso. Mi ci ha introdotto uno dei fondatori del fascio fiorentino, di mestiere ferroviere e ex sindacalista (di qui il contatto tra lui e me) con il quale era iniziata per caso una conversazione sulla terrazza di un caffé in piazza V.E. Nella casa del Fascio c'è un ufficio informazioni per stranieri dove sta un giovane intellettuale sincero, intelligente e, beninteso, simpatico (li scelgono così). Ho incontrato nel suo ufficio un marchese di una delle più vecchie famiglie fiorentine, molto ricco, molto fascista, molto interessante. Tra le cose che mi ha raccontato (noti che io non mi sono camuffata), certe mi sono simpatiche, altre meno. Troppo lungo da raccontare. Nell'ufficio del Dopolavoro mi hanno dato una raccolta di racconti scritti da operai; disastrosi, se li si paragona con quelli dei diari che leggo (se ne ricorda?). Scemenze parrocchiali in tutto il loro orrore. Per me, questo è un fatto significativo. A questo proposito, devo parlarle del mio incontro col suo. amico Lucien Ailland. Sarei molto curiosa di sapere cosa gliene . ha detto, se, dopo, le ha scritto ... Se avesse potuto essere presente e invisibile, avrebbe riso parecchio. Per parte mia, desideravo fortemente e da tempo avere ·una conversazione a cuore aperto proprio con un ragazzo come lui, cioè da un lato con le opinioni che lei sa, dall'altro dbtato di intelligen~ e di personalità, in modo da non essere un mero ripetitore. Mi è parso di averlo avuto, con uno di quei caratteri pieni di ardori repressi e di grandi ambizioni inconfessate che mi interessano sempre. La ringrazio di avermi dato la possibilità di conoscerlo, ma non credo che lui gliene sia molto grato.L'ho notevolmente aggredito. Eppure non l'ho fatto apposta . . Ritiene che il posto per me legittimo e normale nella società dovrebbe essere in fondo a una miniera di sale. (E mi ci farà mettere credo, se è coerente con le sue idee, quando i suoi domineranno la Francia). Su questo sono d'accordo con lui. Ma se avessi la scelta, sceglierei di soffrire e di crepare in fondo-auna
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