CINEMA che ci sarebbe voluto un anno per farlo e clìe nello stesso tempo avrei potuto fare invece un film intero e mi ha suggerito di chiamare un paio di altri registi e dirigere una storia a testa. Mi è sembrato giusto, più gente sarebbe andata a vedere il film, ci sarebbe stata più varietà. Così lui lo ha chiesto a Coppola e Scorsese. I6 ho scelto una storia che avevo da parte e che ho pensato potesse essere divertente. ' Ho letto in una sua intervista che non le interessa recitare nei suoi film. Perché allora vi appare così spesso? Non è éhe non mi interessi, semplicemente non è molto importante per me che io sia o meno nel film. Non è che non mi piaccia, non è importante e, in realtà, non recito nei miei film così spesso ... non ero in Radio Days, non ero in Settembre e in Un'altra donna. Sono anni, infatti ... l'ultima cosa che ho fatto è stata la piccola parte in New York Stories. Secondo lei a Oedipus Wrecks sarebbe mancato qualcosa se lei non avesse recitato la parte del protagonista? · Certamente, penso che il protagonista sia direttamente ispirato a me. Qual è la reazione dellasuafamiglia, i suoi zii, le zie, le sorelle quando lei li ritrae nei suoi film? · Non pensano mai che io parli proprio di loro. Quando mia madre, che penso di aver ritratto con sufficiente accuratezza in Oedipus Wrecks, ha visto il film, non ha pensato minimamente che io stessi parlando di lei. E sicura di non essere così pazza ed esigente. Non prendono i film seriamente e, in genere, la loro reazione è buona. Cosa pensa del fatto di poter apparire in uno dei suoi film "seri"? Avrebbe un effetto negativo sul pubblico, vedendomi penserebbero di trovarsi di fronte a una commedia, di dovernecessariamente ridere ... Poi, io non mi considero veramente un attore, un comico piuttosto, e non so nemmeno se potrei recitare veramente. · Un'altra donna è uno splendido ritratto di sensibilità femminile. Perché in genere sceglie di parlare di donne invece che di uomini? Forse è solo una coincidenza. In Crimini e misfatti i personaggi maschili sono quelli dominanti. Durante questi anni, per qualche ragione, non so ... mi sono sentito più a mio agio scrivendo storie di donne, a meno che scrivessi una parte per me stesso. Alcuni dei personaggi maschili dei suoi ultimi film sono persino un po' meschini. È una coincidenza? Probabilmente ho un punto di vista più generoso nei confronti delle donne di quanto ce l'abbia nei confronti degli uomini. In genere credo di avere un atteggiamento più caldo verso una donna. La sua passione per Bergman, Fellini e Antoniani è nota a tutti. Quali altri registi preferisce? Vediamo se posso elencarli tutti. Bufiuel, Kurosawa, Truffaut, mi piace molto Jean Renoir, mi piace Bertolucci ... i Taviani, Orson Welles ... sono un grande ammiratore di alcuni dei primi film di Godard, certamente mi piace moltissimo De Sica, penso che sia un regista meraviglioso ... e potrei andare avanti così a lungo. Quale tra ifilm che ha diretto è il suo favorito? Penso che oggettivamente La rosa purpurea del Cairo sia il migliore che ho fatto. Stardust Memories è un altro dei miei 100 favoriti ... non è piaciuto per niente, in questo paese, ma è uno dei miei film più belli. È una questione di gusti personali. Può parlarci del suo ultimo film? Crimini e misfatti avrebbe dovuto chiamarsi Brothers(Fratelli), ma non è stato possibile, perché qualcun' altro ha già usato quel titolo. Tutto quello che posso dire del film è che è un pezzo d'insieme, contemporaneamente comico e drammatico, un intrecciarsi di storie. In quella in cui appaio io è dominante il lato comico, in quella in cui appare Martin Landau l'atmosfera è molto più drammatica, ma sono parte della medesima idea. Quando lei ha finito un film, si ritiene soddisfatto del suo lavoro? No, certamente no, perché c'è sempre un'enorme differenza tra la visione che si ha nella mente e il risultato finale. Il cinema è una serie di compromessi, che uno voglia accettarli o no, qualcosa che può essere perfettamente chiaro in testa una volta tradotto sullo schermo ... un anno dopo ... risulta vago e gli manca sempre qualcosa di quello che era l'intento originale. Per questo sono sempre scontento. Le piace rivedere i suoi film? Non li rivedo mai, passo attraverso il montaggio, il missaggio ... fino a quando arrivano nelle sale cinematografiche e poi non li rivedo mai più. Ho diretto il mio primo film nel 1968, non lo vedo da allora ... sarei distrutto, se mi trovassi di fronte ai miei lavori passati. Può descriverci una sua giornata tipo? Quando sto girando è totalmente differente da quando non sto girando. Quando non sono impegnato sul set, mi sveglio al mattino, abbastanza presto adesso che ci sono i bambini, e gioco con loro per un po', poi mi metto a lavorare, scrivo e mi esercito al clarinetto, quasi pertutta la giornata. Poi vedo ancora i bambini e vado fuori a cena, generalmente con Mia o con qualche amico. Poi vado a letto e mi alzo il mattino dopo, e così di nuovo. Quando invece sto girando, mi alzo sempre presto, vado sul set e ci sto tutto il giorno. Alla sera guardo i giornalieri e qualche volta, se mi sento, mi metto a montare qualche sequenza del film, tanto per divertirmi. Vado a dormire e così va avanti, come una routine. Quali sono i suoi gusti in letteratura e musica? Mi piacciono molto la musica classica e il jazz, sono stato da sempre un grosso fan della musica classica e del jazz, non di quella pop contemporanea. In letteratura ... sono un eclettico, penso che mi piacciano gli scrittori che piacciono a tutti. Per me, mentre crescevo, leggere non è mai stato una cosa che facevo per piacere, lo si faceva per imparare e basta, e anche adesso, quando leggo, non è mai per divertirmi, ma per imparare. Quando voglio divertirmi ascolto della musica, guardo degli eventi sportivi, un film, uno spettacolo di danza. Ma la lettura per me è sempre stata un dovere, un lavoro serio. Quindi i libri che leggo sono in genere, per così dire "difficili". Legge molta filosofia? Sì, sono sempre stato molto interessato alla filosofi:;i.Mi sono sposato molto giovane, mia moglie era laureata in filosofia e mi coinvolgeva nelle sue letture. Lei parla spesso di terrori esistenziali. Quali sono i suoi? Quelli standard: la morte; la vecchiaia ... quelli di tutti. God è il titolo di uno dei suoi lavori teatrali, si parla di Dio in alcuni dei suoi film. Può parlarci di questo? Devo dire che sono sempre stato una sorta di ateo, che non ho
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==