un ruscelloche immobile scorre solo per l'erba pensosa della riva non va mai oltre, eppure scorre Ecco radici rosicchiate e scivolosiaghi dorati Tu slitti avanti sul sentiero · e d'improvviso sei sul mare che si apre brumoso e grigio: una baia di sabbia incoloreche scompare una strisciadi alghe brune Non ti leganoalla vita queste conchiglievuote eppure sei vivo, senti là fuori la mareggiata pulsarecontro isole invisibili contro la costiera o contro le costole Il sole irrompe rosso fra le nebbie ma solo un attimo: impallidiscein un chiarore sfumato e più non si distingue dal cielo. È sera Ò mattina, è l'alba ·oil tramonto? E poi! Puoi riposarti sulla spiaggia Qui non esiste l'Est né l'Ovest Non vi sono traghetti né strade interne Sei liberòdi passare la notte in affollativillaggi disabitati o in pianura, nel bosco, o su, fra le montagne. Come anelli alle caviglie Come anelli alle caviglie è questamusica se nulla è la caviglia e nulla il ritmo al quale il piede si muove e lento stampa in cerchioun tappeto rotondo. Il desiderio nasce e scompare,evidente come l'aumentare e il diminuiredel gonfiore del polso nella piega del braccio - o come il soffio vibrantedel gioiello. Il suo tamburo è il cuore sotto un'abile mano, fino all'impersonalità una naccheraattaccata alla coda del serpente o una naccheranella mano di un bambino, ugualmente a caso scossa allo sconosciutoritmo del naturale. Scenario La stanzaera buia e l'ora dopo mezzanotte quando il criminale si sfregò le unghiecol fosforo, fece luce intornoa sé nell'angolo della stanza e vide ancora lo stesso brulichìo di esseri immaturi: corpopiccolo, testa grossa. Primopensiero: fuggire - cancellarsivide allora dietro a sé i contorni ultimi della porta da dove era entrato. POESIA/IKEL6F Secondopensiero: fuggiretirarsi il cappello sulla fronte un calcio alla lampada aprire il vetro e saltarenel buio... vede allora nella finestra il cieco vetro scintillantedi nero con nientealtro dietro che muri di sordità - Tenebrema non sonno e dritto sul letto un destino senz'occhi mi spingealla finestra... Il mio volto! Immagine riflessa! Stravoltodalla stanchezza gonfiatointornoagJi occhi e alla boccadai pugni del cuore! Cosa devo fare del"buio? Cosa devo avere a che fare col buio? Cadere è il rimedio alla vertigine e la vertigine è rimedio alla paura per chi potesse cadere... (Intornogrida ovattate in lontananza il silenzio si ricompone e si richiude come fosse un'acqua.) Ogni uomo è un mondo Ogni uomo è un mondo, popolato da ciechi esseri in oscura rivolta contro l'io, il re che li dominaIn ogni anima imprigionatesono mille anime, in ogni mondonascosti mille mondi e questi ciechi mondi inferiori sonoreali e vivi, seppure immaturi com 'è vero che io esisto. E noi sovrani e principidei mille in noi possibili siamonoi stessi sudditi, imprigionatiin una creaturapiù grande,.cheio e l'essere comprendiamopoco quanto il nostro superiore chi gli è sopra. ~l loro amoree della loro morte i nòstri sensi non hanno afferratoche una sfumatura. Comequandouna grandenave passa lontanaal largo, sotto l'orizzonte, dove sta nella luce della sera. E non ce ne accorgiamo prima che un'onda ci raggiungasulla riva prima una, poi un'altra e molte altre ançora che sbattonoe rumoreggianofinchéogni cosa è tornatacome prima. Eppure tutto è diverso. Così noi siamo afferrati da un'inquietudine strana quandoqualcosaci dice che degli uomini hannoviaggiato che liberati sono stati alcuni dei possibili. I 65
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