Linea d'ombra - anno VIII - n. 49 - maggio 1990

II vento Che vento forte ha aggreditola nostra isola! Ha soffiatovia i tetti dalle case come si soffia la schiuma dal latte, se si fosse appoggiatocontro la casa un chiodocon la sua punta aguzza, senza martello,subito, da solo si sarebbeconficcatonel muro. Ha spaccatoun salice il vento, nel giardinoha livellato le aiuole. Persino la radice del rafano è sgusciatafuori da sola dal suolo, e, rotolandodi traverso, verso il giardinoaccanto, . si è radicata in un aiuola estranea ed è cresciutadi nuovo. Una rafficaha portato al largo una ventinadi scialuppe, che guaioper i pescatori non poter accenderele pipe, ma bisognavaaccenderle, e accendereil fiammifero, come di botto con lo sguardo si fermaun uccello. Che forte vento! Oh, che mulinelli! E tu guardi teneramente, te ne stai sedutocalmo, nessunaforza ti potrebbeintaccare: sarà più facileche Nettuno scendadal suo trono. Che vento forte · ha aggreditola nostra isola! Ha strappatovia i tetti dalle case come schiumadal fatte, se si fosseappoggiatocontro la casa un chiodocon la sua punta aguzza, senzamartello,subito, da solo si sarebbeconficcatonel muro. N. Matveeva Elena Kamburova, più giovane, dal lookesistenzialista,interpretacanzonidi altri cantautori,dedicatealla naturaumana,alletragedieumane,improntateaquella tragicitàemalinconiapropriedellospiritorussoper tantiannibanditepermotivi censori.Vienedefinitala "cantantetragica•~per antonomasia.Nel suo repertorio oltreallecomposizionidi poeti giàricordatirientranoballatemedievalie canzoni sui versidiMajakovskij, MarinaCvetaeva, Julij Kim, un altro grande fra i bardi sovietici. MUSICA Vanno i cavalli Vanno i cavalli lungo il fiume, cercanol'abbeverata: Al fiumenon si accostano: la ripa è scoscesada far paura. Non c'è il dolce declivio di un sentiero, 'né un miserodirupo... Come farannoi cavalli? I cavallihanno sete... Il cavallosauro ha saltato da quel pendiomaledetto! Il fiumeazzurro è profondo da far paura... Ju.Kim Un'altradonna,ZannaBicevskaja,èpurepiùinterpretecheautrice,maelevataalrangodipoet-pojuscij(poetacantante)dallesue ricerchenell'ambito del folcloreche interpretariscoprendotecniche e testi dimenticati, intraprendendoveri e propri safari folcloristicinellecampagnee neivillaggi,trascrivendotestiemelodiedimenticati. La suà attivitàdi cantautriceprocede parallelaa quella di studiosae interpretedel folclore.Definiscele canzonidi Galic, Vysockij,Vertinskije Okudzava(che interpretanei propridischi e nei propri concerti) il folclore delle città e riconosce in loro le radiciprofondedella tradizionerussa.AleksandrRozenbaum,fra i giovanicontemporanei,occupaun posto privilegiato.Leningradesedi nascita,ebreo che mai ha nasco~tola sua origine,laureato inmedicina,scrivenellatradizioneintimistadi VertinskijeOkudzava,dedicandole sue composizioniai cortili di Leningrado,alla storiadi ungiovanereducedall'Afganistan,al suomiglioreamico prematuramentescomparso, mescolando nella tradizione della canzoned'autore vita quqtidiana,politica,poesia e 1:irismo.Sempre da Leningradoviene AleksandrDol'skij, anch'egli intimo e lirico,talvoltaleggermentesentimentale,ma inquellamanierache lo spiritorussoautorizzae giustifica. La sensibilitàrussaè fattadi corde e registriche spessoagli occidentali paiono sdolcinati,ma Aleskandr Galic e Elena Kamburova. 91

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