Linea d'ombra - anno VIII - n. 49 - maggio 1990

dell'Europa orientale, Danilo Kis, è come già detto un'altra delle vittime del censore. Così anche la letteratura rimasta, avanzata o rinata nell'Europa occupata, o Europa rossa, comunque pubblicata, è stata cancellata dalla memoria o le è stato vietato di entrare nella memoria di Cuba. E bisogna notare il meraviglioso paradosso: tutta la buona letteratura che viene fuori dal blocco sovietico è anti-sovietica! La letteratura filocomunista di valore viene solo dall'Ovest, dal blocco filo-sovietico della cosiddetta sinistra "progressista" (Garda Marquez, Gilnter Grass ecc.). Per quanto riguarda i libri in lingua straniera, gli "internazionalisti" marxisti sono curiosamente monolingui. I terroristi baschi esiliati dalla Spagna, che sono estremamente nazionalisti e rifiutano il castigliano universale a favore del basco universale(!) e firmano i loro manifesti parrocchiali in nome dell' "Internazionalismo" marxista, nel caso in cui le loro domande di essere mandati a Cuba anziché in Africa vengano accolte dalle autorità francesi o spagnole, non troveranno nulla da leggere in basco. La più affollata (inrealtànonmolto affollata, tranne che intorno ai tavoli con la scritta Juvenil) delle librerie vicine all' Habana Libre Hotel, punto di riferimento dei simpatizzanti rossi di tutto il mondo, vantava un libro in inglese: Decorative Arts in the Hermitage Museum (Leningrad). Non era mai stato né sfogliato né ,esposto in vetrina. E parliamo della stampa cubana, la "stampa popolare": esistono solo i giornali di stato, magri, aridi, ripetitivi, basati su slogan. Pubblicano lunghissimi servizi speciali sui Capi dello Stato e sulle loro opinioni, sempre di tono altamente esortativo. Le informazioni dall'estero tendono a essere decisioni prese dai vari partiti comunisti del mondo e notizie sulle risoluzioni dei vari plenum, I fatti veri e prorpi (sucesos) dalle notizie di nera ai viaggi nello spazio (lo sbarco americano sulla luna non venne riportato per settimane) o sono considerati "sensazionalisti", e perciò non pubblicati, o sono vividamente interpretati e riscritti secondo il dogma. Le notizie dagli Usa sono sempre negative - e spesso prese direttamente (con citazioni), dai racconti del "New York Times" che suggeriscono l'idea che l'intera nazione viva di droga ai rapporti che dimostrano l'invariabile malasorte dei negri e degli indiani oppressi e tenuti perennemente in condizione di virtuale schiavitù. I fatti di Chernobyl, incandescenti durante la mia visita, erano non-fatti, Un discorso contro "l'intervento straniero in Afghanistan" (di Gorbaciov) fu pubblicato un giorno senza ulteriori spiegazioni. Non ho mai letto sul "Granma", il quotidiano di partito, nonché giornale più letto del paese, Fide/ Castro (foto Effige). ILCONTESTO una sola riga di cultura generale o di argomento artistico, o un solo paragrafo in cui la cultura o l'arte fossero separate dal programma del partito. . Proprio come negli Stati Uniti, dove (con l'eccezione del "New York Times") sologli atleti o i personaggi dello spettacolo (odell'informazione) sembra che muoiano o che attirino l'attenzione sulla loro vita morendo, a Cuba solo la morte dei bolscevichi fa notizia. Un giorno tutti i giornali erano pieni di pagine di necrologi per un comunista nordvietnamita di storica e cosmica importanza - il cui nome ho dimenticato, benché gli sia stata promessa una strada ali' Avana. La morte di americani Usa non viene presa in considerazione, giacché apparentemente non vi sono americani Usa importanti né marxisti teoricamente puri nel nord di lingua inglese. Non vale la pena di leggere altri giornali oltre al "Granma", il quotidiano organo del partito, poiché la stampa, come l'intero paese, ha raggiunto una condizione di squallida unanimità, Non c'è stile, non c'è spiritualità residua, letteraria o non. Perfino i materiali (la carta dei giornali, le stoffe, i materiali da costruzione) sono tutti di scarsa qualità, quando non decisamente cattivi. Sicché il sistema rappresenta un trionfo del materialismo senza i materiali della civiltà materiale. Il livello di civiltà dei paesi occidentali in questo periodo storico si sta lentamente ossidando a Cuba, sì che a occhio nudo la parte più civile dell'Avana, per esempio, è quella. vecchia, costruita dagli spagnoli quando Cuba era una colonia e i cubani si definivano espanoles americanos. L'Avana vecchia sta per essere restaurata-dall'Unesco. Per parte mia, non potevo fare a meno di confrontare, basandomi sulla memoria, la cultura che avevo a disposizione da bambino, crescendo a Cuba, e più tardi da ragazzo, quando studiavo all'università dell'Avana e quella città era una specie di Parigi tropicale. E c'era naturalmente el carnaval ! Durante il mio ultimo viaggio a Cuba, mi capitò di coincidere (coincidir, dicono in spagnolo) con l'annuale carnevale estivo, In luogo della spontanea e gloriosa gioia che ricordavo, fui testimone di una fesia che avrebbe potuto essere rappresentata da un gruppo di visitatori sulla Piazza Rossa. Lungo il Malec6n, di fianco al Mar dei Caraibi, c'erano le Masse in marcia a ranghi serrati (benché abbastanza tropicali nel loro disordine) che cantav·ano slogan all'unisono. Niente del genere, prima. Adesso si sentivano canti orchestrati: "Viva las masas!" "Viva la revoluci6n!" in un 'infinita noia programmata, Che tristezza notare la mancanza di ogni spontaneità, di ogni libera sensualità e spiritualità individuale. Proprio le masse liberate! Chi di loro avrebbe potuto progettare o realizzare l'unanimità? L'accordo totaleverso I' autoadulazioneorchestrata?Nessun baccanale pubblico, sensuale (non diciamo neppure sessuale: carnevale: oh carnevalesco!), avrebbe mai potuto raggiungere un tale risultato di meccaniche grida comandate all'unisono. Come già detto, gli scaffali delle librerie che attraggono il maggior numero di potenziali lettori erano quelli pieni di libri per bambini. I neoalfabetizzati, di qualunque età, sembrava che si trovassero più a loro agio, che si sentissero più sicuri tra gli innòcenti juvenilia, i libri destinati specificamente ai bambini. Sembrava un commento senza bisogno di aggiunte al grado di cultura raggiunto dopo la massiccià - e universalmente elogiata - campagna di alfabetizzazione. Un'ultima domanda retorica: adesso che i cubani si suppone siano alfabetizzati, perchénon lisi lascia votare e scegliere?Coloro che scrivonoemanifestano per libere elezioni a Haiti, in Sud Africa o in Cile sembra che non manifestino mai per libere elezioni a Cuba. Nessuno ha eletto il governo che ha proclamato che l'isola debba essere un monolito rosso. Dopo aver tenuto una conferenza universitaria su questi argomenti, mi venne chiesto -da unmarxista- se in fondo non si tratti di rompere qualche uovo per fare la frittata (la rivoluzione). Quasi trent'anni di uova rotte, e la frittata non è ancora fatta! Cattiva cucina, cattivi cuochi: non è necessario essere buongustai per accorgersene. Post scriptum Carlos Franqui, un tempo diarista di Castro, racconta in un articolo pubblicato sul "Corriere della Sera" nell'agosto del 1988 che quando l'Ambasciata sovietica importò copie del libro Perestrojka diGorbaciov, nell' "Edizione cubana" in spagnolo, il libro fu ben presto messo all'indice e si potè comperare solo al mercato nero, dove viene valutato dieci barattoli di latte condensato, una misura standard nel baratto 17

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