Linea d'ombra - anno VIII - n. 49 - maggio 1990

IL CONTESTO Il voto tedesco-orientale Il votonellaDdr ha avuto inevitabilmentecaratteristichelegate alla sua specificità.Nel corso della sua quarantennaleesistenza la Ddr è stata innanzi tutto una marca di frontiera, uno statoèsteuropeo i cui cittadini avevano automatica cittadinanza nella Rft quando riuscivano ad espatriare, per anni finanziato direttamente dallaRfte indirettamentedallaCee. Nessunaltrostatoesteuropeo ha mai godutodi taliprivilegi. La tanto declamata stabilità della Ddr, i giudizi relativamente positivi sul funzionamento dell'economia, vanno visti in questa prospettiva. Il fallimentoeconomico della Ddr è quindi molto più grave di quello degli altri stati 'esteuropei.(Proprio in virtù della sua particolare posizione internazionale, la Ddr ebbe anche il vantaggio di una introduzione tardiva del modello stalinianorispetto agli altri paesi esteuropei.)8 A tuttociòsi aggiunge l'assenza di una opposizioneconuna ampia base sociale (sul modello polacco) o anche di una opposizione piccola ma consolidata e credibile (sul modello ungherese). Il processodi unificazione tedesca va visto in questocontesto. Honecker è caduto solo e soltanto quando i sovietici gli hanno apertamentenegato la loro copertura.Uno stato di polizia che non può più ricorrere pienamente alla polizia non è più uno stato.9 Se Krenz fosse stato un uomo politico in senso pieno (e non semplicementeun pezzo di nomeriklatura) avrebbe potuto lasciar cadere il muro di Berlino (come fece) avanzando però una reale alternativa politica e indicendo subito le libere elezioni. Non lo fece, si limitò a lasciar cadere il muro, e lasciò che si creasseuno spaventoso_vuoto politico e soprattutto economico nella Ddr. E probabile che il comportamento di Krenz fosse inevitabile; ma in tal caso tutta la catena di eventi che è culminatanel risultato delle elezioni della Ddr diventa inevitabile. I proletari della Ddr hannovotatoogni giorno con i piedi, facendo i pendolaricon laRft e a BerlinoOvest HannoestrattodallaRft tutti i beneficiche erano stati loropromessiper anni. La catastrofeeconomica,che derivava , dall'impossibilità di mantenere la finzione della moneta non convertibiledella Ddr, era alle porte. Se Kohl non avesseproposto l'unificazione accelerata, i proletariavrebbero ripresoa votare con i piedi.Certo, sarebbe statomoltomeglioper tutti (acominciaredai tedeschi della Rft, che pagheranno i costi) se ci fosse stato un processodi unificazioneper tappe.Ma il fatto è che nessuna delle alternative (o mezze alternative)proposte da sinistra è risultata né credibilené accettabile al grosso degli elettori della Ddr, e soprattutto a quelli proletari, che avevano molti meno motividi identificarsi con la Ddr di quanto non ne avessero gli intellettuali. Il risultato èlettorale della Ddr (l'unico voto esteuropeodestiSotto, un manifesto del Forumdemocratico ungherese: · "Pulizia di primavera''. A destra, manifesti dei Liberi Democratici con scritto 'Soppiamo/Osiamo/Facciamo", e del Partitosocialista (ex comunista! con scritto "Noi/Socialisti un~heresi/ Abbiamo saputo/ Abbiamo osato/ Abbiamo fatto/ Facciamof" (folografie di LiviaCasesl. 10 nato a ricevere uri effettivo servizio stampa) non è quindi poi così sorprendente.La tenuta degli ex-comunisti del PDS (Partito per il socialismodemocratico) di Gysi non è poi tanto sorprendente (la percentuale del 16,3% è un poco superiore al livello di tenuta finoradimostrato inPolonia e inUngheria, e che probabilmente si ripeterà negli altri paesi esteuropei). I socialdemocratici si sono fermatial 21,8 %, dal momento che il voto strumentaleche avrebberopotutoricevere dadestra è andatodirettamentealladestravera epropria(a differenzadi quantoavvenneper i socialdemocraticidi Soaresnelle prime elezioni libere in Portogallo). Il risultato è che quindi il voto per PDS e SPD ha in genere una correlazione positiva: salgono e scendono assieme, anziché rubarsi voti a vicenda.10 Il votodi destra ha inveceunacorrelazione positivacon le zone industriali,soprattuttoa sud, e soprattuttocon lezonecon ilpiù alto tasso di inquinamento. In altre parole, i proletari hanno votato a destra. Ma la vera anomalia sta nel fatto che la destra che è stata votata è stata proprio quella che proveniva dalla coalizione dei partiti satelliti del vecchio partito comunista, la Sed. (Gli elettori della Ddr hanno quindi votato in maggioranza per i partiti della vecchiacoalizione governativa comunista. Non sorprende quindi che almeno il 10%dei deputati eletti siano stati collaboratoridella polizia segreta, la Stasi.) · Il voto della Ddr, al di là della prospettiva dell'unificazione accelerata, presenta una ulteriore anomalia rispetto alle altre elezioni esteuropee: quella di essere basato su un sistema che si avvicina molto alla proporzionale pura (più ancora del sistema italiano).Tutti gli altri paesi esteuropeihanno adottatoe adotteranno sistemi diversi da quello tedesco-orientale, che aveva fissato unasogliaminima dello 0,25%, favorendo la n:iassimapolverizzazione politica. Le prospettive La situazione di tutta l'area esteuropea rimane quindi non ·definita, e anche gli assetti che si stanno definendo sono destinati anch'essi acambiarenel prossimofuturo (ilmutamentonei rapporti di forza in Ungheria è esemplare sotto questo profilo). Questi mutamenti non significano però né la scomparsa dei partiti ex comunisti,né tantomenoquelladei sovietici. Adessocontano tutti, dopo che per anni hanno contato solo le divisioni militari. Ma questo vuol dire proprio tutti, non solo i propri amici intellettuali, secondo un sistema .di affinità elettive. Contano i coraggiosi, coloro che hanno saputo resistere per anni ali' emarginazione politica che poi diventava emarginazione sociale. Ma contano anche i timidi, gli opportunisti, gli apatici, i dubbiosi. È un loro diritto. La democrazia consiste proprio in questo. (Ringrazioper la lor.ocollaborazioneLiviaCasese Gabor.)

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