pendenza, ma il problema doveva esser risolto in altra maniera. Ma la logicadiversa, non comune,del nostro mododi procedere si spiegavamale, né i giovani sonoi più adatti a farlacomprendere, tantoche il ridicolo cominciòa circondarci unpo' daper tutto econgrandedanno,primadi tuttodelprogetto.Maeraunaviaper la quale dovevamo passare. Infine; sorse allora anche una polemica fra noi e diversi pastori. Noi rivalutavamo il laicato delle nostre chiese ed il suo . affrancamentoda un certo clericalismo(ora pienamentesuperato) molto diffuso ed anche passivamente accettato dalle chiese. Non che si svalutasse il pastorato,ma lo si vedeva nel contesto della comunità ecclesiale dove la sua specializzazioneaveva la suaragiond'essere nellapreparazioneteologicadei fratellii quali dovevanoessere ipredicatoriedi testimoninelmondocircostante e non soggetti passivi di un pastorato che assorbiva in sé tutti i compiti come se fosse l'unico ministero cristiano della chiesa. Ançhe in questo si appariva alloracome dei ribelli. In "Gioventù Evangelica"troviamodei segnidi questodibattitoessenzialeche · molti anni più tardi entrerà nelle tematiche della Chiesavaldese e con molti essenziali chiarimenti. In questa atmosfera cominciarono i lavori di costruzione, in un giornodella prima metà del giugno 194 7. Ai primi lavoratori lessi e spiegai il 13° capitolo della prima lettera ai Corinzi. È l'insuperabile inno all'"agàpe" scritto dall'apostolo Paolo. È il vero ritrattodel volto di Cristo. Cristo è l"'agàpe", incarnazione dell'"agàpe" diDio. E dovevaessercidinnanzicome lineadi vita, come stimolo nelle nostre limitazioni materiali e spirituali, soprattuttocome tensionee speranzaversoil futuro.Poi sicominciò subito a lavorare. Era l'"amen" di tutti alla predica appena terminata. Il cantiere aveva, allora, due settori: quello a Prali e quello a Parrantnei boschi di Manigliaa circa quattroore di camminodal primo, per la fabbricazione della calce. Il primo grosso problema di quelli che lavoravanoa Prali era relativo al trasporto dei materialidato che non v'era strada fra il fondo valle e i "Crò". Come risolvere questa difficoltà? Si discusse a lungo su un progetto di teleferica e come realizzarla. $AGGI/VINAY Era un'impresa non da poco: uno sbalzo di 500 metriper un dislivellodi 100 metri.E senzaalcunaesperienza di telefericheo cose simili.Eravamopropriodegli incoscienti.Ma il Signoreèil Signore. Ha preso questa nostra incoscienza per fedee ci h~ aiutati! Ha accettato.proprio quel niente che eravamo,i nostri "cinque pani d'orzo"! . Secondoquantodiscusso, ci volevanoper la telefericadeicavi di acciaioportanti moltogrossi (22mm), poi quelli traenti,poile ruote in basso e in alto. E comefarla funzionare?Nonavevamo certo il denaroper l'energia necessaria,né elettrica,nédipenzioa. Facciamolaandare a contrappeso!Un gran bidonepienod'acq_ua_ scendendopoteva tirar su un bidone di materiali!Ci si entus1~- smava nei discorsi, ma poi, alla fine, chi ci avrebbedatotuttoti necessario? Mi decisiadaffrontarelaSig.raVilla,presidentedelleminiere di Talco e Grafite, alla sua sede di Pinerolo. Mi ricevette. Le esposi il progetto del Villaggio futuro. Co~ entusiasmo le dissi che esso avrebbe accolto i giovanidiog~t nazione.Che quello era il momentodella riconciliazione...evia via tutta la canzone di Agape... Poi passai al progettodella telefericaindispensabile ai lavori. - Ci occorrerebbe circa 1000metri di cavo di acciaioper reggerei carichiduranteilpercorso...PotrebbeLei imprestarceli? ~ Va bene, ve li presterò. - Ma ci occorrerebbe anche altrettanta:lunghezzadicavo traente. - Vi darò anche quello. - E poi le ruote. - Va bene. Vista la disponibilità della presidente azzardaiancorauna· domanda. . -,- Pensiamo di far funzionarela telefericaad acqua,maci occorrerebbero due cassoni di ferro per caricare l'acquache discende ed il materiale che sale... - Questi non li ho... Ebbene li farò fare. Avevamo, dunque, tutto. Ma a quel momentofeciun passo falso. claudiiiila AA.W. .BARTHCONTEMPORANEO acuradiS.Rostagno, pp.200 Glinterventi alConvegno suBarthtenutoaRoma pressa l facoltàValdese diTeologia. • KarlBarth L'UMANITÀ DIDIO pp.88,L6.000 li testochiavedellausvolta• teologicab rthiana KarlBarth PREGHIERE . pp.96, rii. L14.000,bross,L9.000 Le preghiered icultidiBarthperognioccasione d ll'anno. KarlBarth VOLONTÀ DIDIOEDESIDERI UMANI l'iniziativateologicadiK.BarthnellaGermania h tleriana pp.192,L17.000 l'essenziale d llaunovità" teologica diBarth sullosfondodellebattaglied glianni '30. Eherhard Jungel Il BATTESIMO NELPENSIERO DIK.BARTH . pp.160,L10.000 . La tesirivoluzionaria diBarthanalizzatad Jiingel. lAQAUDIANAEDITRICE -ViaPrincipe Tommaso 1,10125Torino, tel. 011/689804 · distr:SEDIT, Firenze
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