Linea d'ombra - anno VIII - n. 48 - aprile 1990

SAGGI/MIIGGI mentocheera internamenterettodaunapoderosaautodisciplina ma non rispettqva le sottomissionie i modelli tradizionalidi comportamento,inparticolarenel rapportotra i sessi. L'autorità carismaticadi Tullio Vinayfu dunque decisiva nell'intera vicenda. Nella schiera dei volontari e dei giovani collaboratoridi Vinayalcuni,cheavevanoottimi rapporticon i propri genitori, ebbero qualcheoccasione di ribellarsia quel secondopadre. Erad'altrondeinevitabilechesorgesseroincertezzeediversitàdiveduteriguardoalfunzionamentodiAgàpealmomentoin cui il fulcro dell'attività doveva spostarsi dal lavoro allo studio. Venutamenolatensionedelcantiere,occorrevaindividuarelinee di programma, temi stabili di ricerca e discussionee reti di scambio culturale, che non risultassero riduttive ed estranee rispettoallaprecedenteesperienza. . Vinaytrovòsubito l'intesacongli esponentidel rinnovamento teologico.Giovanni Miegge trasferì ad Agàpe gli incontri periodiciche,apartire dal1935,avevanoavutosedenell'antico tempiodel Ciabas,nellaValPellice. Efin dall'inizio era statoafianco di Vinay un altropastore valdesedi orientamentobarthianoe dotato di grandee sereno equilibrio,Neri Giampiccoli.Non vifurono dunquedifficoltà-a coinvolgere nelle attività di Agàpe alcuni protagonisti della vicendaprotestqnteeuropeade/Novecento.I campiinternazionali di studiofurono animati dallapresenza dei tedeschiMartin NiemoellereHorstSymanowski,deifrancesiJacquesEllulePaul Ricoeur,edi moltidirigentidegliorganismiecumenicicheavevano sedea Ginevra. Più lentamente,allafine degli anni Cinquanta,Agàpe incominciòa definire la propria collocazionenello spaziopoliticoculturaleitaliano.Il villaggioerastato costruitonegliannipoco esaltantidellavittoriademocristianaedellaguerrafredda (19481953). I volontari,concentratinell'operamanuale,non si erano avvicinatiprecocementeallapolitica.Ma avevanotrattostimoli e orientamentodalleincessantidiscussioniconSandroSarti,che era stato a diciotto anni partigiano nelle -brigatevalligianedi "Giustiziae Libertà" efu per lungotemporesidenteadAgàpe. All'inizio del/'anno elettorale1958 un campo invernaledi studioebbecomeinterlocutoriLelioBassoe TristanoCodignola: presenze.significativedi una sinistra non molto vincolataalle disciplinedi partito.Al gruppopiù stabilmenteimpegnatonella gestione dei campi di Agàpe si unirono alcuni torinesi, come GiovanniMotturae VittorioRieser, che avevanoseguito I' esperienza siciliana dt Danilo Dolci e divennero, due anni dopo, collaboratoridiRanieroPanzierinellaredazionedei "Quaderni Rossi". AnchePanzierivenneadAgàpe inpiù di unaoccasione. Unaltrosocialistaper nullapropensoaglispostamentidi campo chesistavanogiàdelineando,MarioMarcelletti,portònei campi di studioil prezioso contributodella sua esperienzanel Bureau /nternationaldu Travail. · Nei programmi e nelle discussioni di Agàpe presero cosi consistenzai riferimentiali'indagineeconomicae sociologica,ai conflittidi classe,all'imperialismoe alle lottedi liberazione:in particolarenellaintensaseriedei "campidiincontrotraAfricaed Europa",chefuiniziatadalnuovodirettore,GiorgioGirardet,nel 1962eproseguìfino agli anniSettanta._ 76 _J TullioVinay aveva lasciatola direzionedi Agàpe nel 1960. Nella lungaavventuradellasuavita non si è maiattardatosulle operecompiuteed è continuamenteripartitoinavanti,lasciando soventesconcertati i suoi amici e collaboratori. Nel 1960alcuni di noi erano inclini a pensare che l'attività formativae culturaiediAgàpedovesseconfrontarsiconlenuove figure di conflittoe con i segnali di mutamentoche si venivano annunciandonel/'area industrializzatadel paese. Vinay invece riteneva che le forme di vita e di testimonianzacristiana che avevasperimentatonelcampodi lavorodovesseromisurarsicon la realtàpiù deprivilegiata,e si trasferì in Sic,ilia. Nella costruzionedel centrocomunitariodi Riesi egli coinvolsemolteenergiee,ancoraunavolta,la creativitàdiLeoRicci. Ma, nell'Italia degli anni Sessanta,l'attenzioneaiproblemi del Mezzogiornosi eraattenuataoper lomenospostatasuiflussi migratorichestavanotrasformandoil tessutosocialee leorganizzazionisindacali delle metropoli settentrionali.L'esperimento diRiesifu dunqueseguitoe sostenutomaggiormentedal circuito internazionaledegli amici di Vinay. Ma il distacco tra le generazionie le differenzedi orientamentodovevano ridursi col passare degli anni, grazie alla incoercibiletendenza di Vinay a reinventare leforme della sua azione. La convivenza con gli esclusi della società opulenta lo ha reso disponibile alle iniziative di solidarietà con la lotta e le sofferenzedelpopolovietnamita.Legatoda intensaamiciziacon ParriedEnriquezAgnoletti,nel 1973parteper Saigon,condon EnricoChiavacci,in missioneesplorativa clandestinaafavore dei prigionieripolitici. Da questo viaggio e da altri successivi egli ha trattonon soltantola stima e lafiducia dei dirigentidel FrontediLiberazione,maancheuninteressee unacomprensione per i problemi del Vietnamassai più durevolie profondi di quelli di molti militantidegli anni Settanta. · Vi è certamenteunnessotraquestaesperienzae ladecisione i Vinay di accettare, tre anni dopo, la candidaturaal senato italianonelle liste del Pci. Egli ha voluto dare ai suoi mandati parlamentarila stessa connotazionedel "predicaresullepiazze" che avevapraticato nelle difficili assembleedel campo di lavoroepoi a Riesi. Quellaelezione è statamotivodi scandaloper alcuni amici luterani di Vinay nella repubblica Federale Tedesca; molto menotraglievangeliciitaliani.Nella vicendaecumenicadel dopoguerraAgàpe è statainfattiunasedepreminentedellacontroversiariguardoai rapporti tra "fede" e "politica": negli anni Sessantaun intelligenteafricano,JosephMbelolo,l'aveva definita "l'écoledes contradictions".QuandoVinaydivennesenatore,vi eranel nuovogruppodirigentediAgàpequalcheriserva "da sinistra" (come allora si diceva) nei confrontidel Partito comunistaitaliano.Ma lasceltadi Vinayfu condivisaesostenuta da tutti. • Alla parola e al talento dir.ettivodi Tullio Vinay è difficile opporreresistenza.Ma nellamia memoriadi molti anni rimase soprattutto l'immagine di un volto sempre intento agli altri e costantementegioioso.L'anno scorsoVinayha compiutoottant'anni enon ha perso quelsorriso:comese davantia lui stessero ancorainnumerevoliincontrie infinite vie dapercorrere.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==