STORIE/DONGALA ...Uomo-popolo, uomo-stato, uomo-partito, uomo-massa, l'incarnazione della Rivoluzione, presidente del CC del Partito, presidente della Repubblica, capo dello Stato, presidente del Consiglio dei ministri, capo supremo delle Forze armate,,Maresciallo a vita! . J sottrarsial sole cocente e alla stanchezzadelle gambe... tranne i professoriche,ansiosidi conservarela lorodignitàdi intellettuali e di élite della nazione, erano rimasti in piedi sotto l'ardore del sole equatoriale,grondando sudore sotto il panno pesantedelle loro toghemedievali.Quanto a me,mi ero intrufolatoall'ombra della tribunariservataalle personalità,facendofintadi sistemare unà poltronadi qua o di raddrizzareunabandieradi là, insomma facendoin mododa rendermi indispensabile. Allediecie quarantacinquefecela sua comparsalamacchina del compagnoSegretariodel sindacatounico, precedutada due motociclisti.In tutta sinceritàdevodirLeche sono stato il primo a cominciareadapplaudire;glialtri,inclusoilnuovodirettoreper il quale la cerimoniaera stata organizzata,lo fecero solomolto dopo di me.Meglio ancora, approfittandodei miei dieci anni di esperienza di guardiano e della mia perfetta conoscenza dei luoghi,riusciiad arrivareper primoallamacchinadel Segretario. Fui io ad aprirelo sportelloe lui mi strinse la mano,primache a tutti gli altri,tantoche il fotografodel giornalerivoluzionariodel nostro Partito, sul quale non si scriveniente altro che la verità, sorpreso,scattòparecchie foto,pensandoche fossi unapersonalità. Forseho involontariamentetrattenutopiù deldovutolamano del compagnosegretario, il temponecessarioperché il fotografo potesse inquadrarmi bene; ma, deve credere alla parola di un militantesincero,onestoe modesto,non l'ho fattopermemaper il benedellaRivoluzione,affinchési potessevederecheil nostro compagno Segretario generale, benché alla testa dell'apparato politicodel nostropaese, non esitavaa mescolarsi,conversaree vivere con le masse e col più piccolo e oscuro degli operai proletari. Raggiunseil suo posto; tuttoormaiera pronto,mancavasolo il capo dellanostraRivoluzione. Aun traµo si udì il suonodellesirene.Il capostavaarrivando. Parapiglia. La gente si precipitòapplaudendoverso il viale dal quale sarebbesbucato. lo, da degnoesperto militante,rimasi al mioposto,poichéero riuscitoa farminominareresponsabiledel microfono: l'uomo, cioè, che aveva per compito di alzarlo e Foto di Sven Simon Bonn {G. Neri). abbassarloin funzionedell'altezzadegli oratori.All'inizio volevanoaffidarequestocompitoa un agentedei servizidi sicurezza, cioè a uno della polizia segreta, ma alla fine sono riuscito a convincere il responsabile della cerimonia che quell'incarico doveva essere affidato a un anziano della ditta, a un operaio modello,inmodoche lo spiritodellacerimoniavenisserispettato. Eraunuomoragionevole,e sonoriuscitoa convincerlofacilmente, anchese alla fine, di frontealla sua esitazione,mi sonovisto costretto ad allungargli un biglietto da mille, non certo per influenzarlo,ma semplicementeper ringraziarlo per avere io abusatodel suo tempo; d'altronde ho notato che qui, nel nostro rivoluzionariopaese, spesso la gente, non so bene perché, si dimostramolto più disponibilequando gli si allungaqualcosa. Forsesichiederàperchétenereilmicrofonofossetantoimportante? Perché quando ci si occupa del microfono, si precede ogni oratorealzandoeabbassandoilmicrofonoe provandoloanche,se è necessario.Supponiamochesi trattidefpresidentedellaRepubblica in persona: se uno ci sa fare può persino riuscire a farsi fotografarein sua compagnia.Si rende conto: finire sulla stessa fotodelcompagnocapo supremo!Mi trovi unmodomiglioreper farsi notare! Non è opportunismoo un atteggiamentoanarco- · approfitto-burocratico-situazionistaS.i mettanei mieipanni:ero esperto,erorosso, mi restava solodi farmi notare.Ma come?In quantomilitante, è evidente.E alzare il microfonodelpresidente dellaRepubblicaera un mododi militare! Allora, le sirenee i motociclisti.Poi i soldati armati,davanti, dietro e ai lati. Beh, deve saperlo, il nostro presidente è molto amato.In mezzoal popolo lui si sente, secondol'espressionedi MaoZedong,come un pescatorenell'acqua, no, comel'amo nel pesce,no,coQ1el'acqua nelpesce,insommaqualcosadelgenere. E i soldati armati?Erano lì per evitare che i mercenarireclutati dallaborghesiapluto-anarchica,nascostidall'altra partedel fiumee dellaforesta,venisseroconi loromissili teleguidatie le loro bombea neutroni,arnesi anarchicie capitalistici,per aggredireil capo dellanostraRivoluzione;questa~ l'unica ragioneper cui è sempreaccompagnato,anchenei minimi spostamenti,da quella coorte armatafin sopra i capelli.A volte certo, succedonodelle sviste!comequel tizio che unavolta durante una visitadel capo dellaRivoluzionenellanostrafabbrica,avevaalzatolebracciaun po' troppoin frettaper acclamarlo,tantoera il suoentusiasmo:fu abbattuto all'istante, avevano creduto che voleva uccidere il capo. Ma bisogna perdonarequesti incidenti al nostrogrande e storico esercito perché, mi dica Lei, in che paese al mondo l'esercito e la polizia non prendonodelle sviste? Il capo stava arrivando, il capo arrivò. Evviva!Me ne stavo accantoalmicrofono,drittocomeunapalma sottoil sole,pettoin fuori, pronto per la Rivoluzione.Il capo scese dalla sua bianca Mercedes a sei porte. Alto, bruno, niente male, baffi sottili, andaturamarziale e prestanzapretoriana, uomo-popolo,uomostato, uomo-partito,uomo-massa, l'incarnazione della Rivoluzione, presidente del ComitatoCentrale del Partito, presidente dellaRepubblica;capo dello Stato,presidente del Consigliodei ministri,capo supremo delle Forze armate,·Marescialloa vita! Comepuò.ilventesimosecoloignorareun uomosimile!Il nostro sarà forse un piccolo paese ma l'ùomo che è alla sua guida è grande!E comenon si può parlaredellaFrancia senzaparlaredi 65
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