RIDERE PER NON PIANGERE Incontro con E. B. Dongala· a cura di Alain Brezault e Gérard Cravreuil traduzione di .SaverioEsposito Tutti gli autori congolesiriconosconounanimementeche unadelleparticolaritàdellasua operasta nel non averfatto vivere i personaggi;meno che nel primo romanzo,in regni immaginari.Lei evoca ilperiodosuccessivoali'indipendenza con un profondo pessimismo, espresso però attraverso un humorcorrosivo,che è un'altradellesue caratteristiche. È vero,inparticolareper i raccontidi Jazzet vindepalme. È inpienacoscienzacheli colloconelCongo,alpuntocheci sono precisi riferimenti topografici.Volevo chiamare in causa là societàcongolese,volevoriferirmia essaconmoltaprecisione. Quantoal mio pessimismo... Avevo sedici o diciassetteanni quando è venuta l'indipendenza.Aquel tempoeroal liceo,e ci sono stati momenti di tremendaeuforia. Credevamodavvero agli sloganche dicevanochela storiaeradallanostra parte. Era anchevero,su scala'globale,maquandosi guardaallasituazione con una generazionein mezzo,ci si rende contoche tutti i sognisi sonofrantumatiechesi è percorsoappenaunquartodel cammino. La parolapessimismo è forsetroppoforte,mainogni. casoladomanda è questa:esisteunfuturo? lo cercodicompen- .sarequestopessimismoconl'humor. La gentedevescoppiarea ridereprimadi porsidelledomande.Secondome,unaletteratura è più corrosivaquando è caricadi humor.Moltepersonemi hannodettodi essere scoppiatea ridere, soli nellalorocamera, alla lettura di Jazz et vin de palme. Scrivere in un romanzo . qualcosadi troppo serio non quadra con la mia visionedella letteratura,che dev'essere qualcosadi letturapi~cevole.Il riso ha caratterieterni.Molti popoli sono sopravvissutigrazieall'- humor,peresempiogliebrei.Ineriamericanidiconospessoche ridonoper non piangere. Il suolungosoggiornonegliUsa ha avutoqualcheinfluenza Sifllasua ispirazione? · Eevidente.Iljazz è presenteintutti imieiraccontisoprattutto negli ultimidellaraccolta.Ho avvertitotra i duepopolineri separatidall'Atlantico l'eco nostalgicadi un passatocomune. D'altro canto,esiste inAmericaun mododi praticarel'umorismo,siapressoi neri chepressogli ebrei,chemi haaffascinato. Hosempredettoche sedovessirinascerediventereidi sicuroun musicistadi jazz!... (...) SonostatoinfluenzatodaLeroyJones, ai mieiesordi, e da musicisticomeJohn Coltrane,OmetteColeman,DonCherrye ArchieShepp. Cosapensadell'attualeritornoalle origini di unmusicista comeArchieShepp. che dopoesserestatoali'avanguardia di unfree jazz destrutturantee rivoluzionario,sembratornarea unaconcezionequasiclassica,anziconservatriced, ellamusica · neraamericana? ~ Tuttal'epoca della"Newthing"era inseritainun'ebollizione intellettualemolto intensa,che rimettevatutto in discussione. Molti musicisti della generazione precedente ne furono scombussolati.Nonpotevarisultarneche unritornoalleòrigini, versoilclassicismopiùpuro,comequellodiWintonMarsalise di suofratello.ArchieSheppsi trovaanche hri nellanuovalinea, è tornatoalla tradizione. ··Checoncezione ha del ruolodelloscrittore? C'echi ci attaccacol pretesto.chescriviamo,infranceseper unaéliteche è làsolaa potercileggere.Macontemporaneamente ci censurano.Si decidano!O scriviamoper nessuno,e allora possono làsciarci scrivere quel che vogliamo, visto che non STòRIE/DONGALA contaniente,oppurequelchescriviamoha unpeso,vistocheci impedisconodipubblicarelj.briearticoli!Il ruolodelloscrittore inAfrica è importantenellamisuraincui leparolehannoancora unlorovalore,contrariamentea quelche succedeinOccidente, dove lo scrittorecommetteatti gratuiti senza conseguenze. I governisembranoampliarel'importanzadi untesto,censurandolo... Propriocosi! I governiafricanihannoun controlloassoluto sui mediae hannotutto il poteredi diffonderesolo le loro idee · ei loroautori.Quelliche nonstannoal gioco fannofaticaa farsi conoscere,labattaglia è impari. Ma è comunqueincoraggiante pensareche vengonoconsideraticomepericolosie che la censuradà'lorouna ver~importanza. In Jazzet vinde palme leiparladi un "popolochedicenoe cheveglia".Cheintendevadire? C'e sempreuna parte nascosta,in un popolo,e il giorno in cuiquestapartenascostasiliberanientepuò fermarlà.Perfinoin un paese di dittatura totale arriva il giorno in cui il popolo si desta. È unarealtà che abbiamovisto in molti paesi afrjcani. Checosapensa della negritudinee del ruolosostenutoda Senghornellapromozionedelle letteratureafricane? . Contrariamenteamoltimieiamici,non daròaddossoa Senghor.Moltihanno costruitola loro carriera scrivendonemale. La negritudine è stato un movimento storico capitale, nella storiadella letteraturaafricana.Ma oggi viviamoin unmondo moltodiverso:dopo le indipendenze,abbiamoprobleminuovi da risolvere, in particolare quello della modernità, ed è per questocheil quadrodellanegritudineci sta troppostretto. Io mi colloconellà·piùassolutamodernità.Nel mio teatro,per esempio, mi servodi tutte le influenze,di tutte le musiche,di tutto quantomi è accessibile. Lei ha ottenuto il "Masterof Sciences" negli StatiUnitie insegnachimicaali'università.Comeriescea conciliarenelle sue scelte letterarie la modernitàimposta da una carriera scientificacon la volontà di preservarei valori tradizionali? Non è così difficile come lei pensa. Molti miei colleghi hanno scrittolibri sulle difficoltàd~lrapporto tra modernitàe tradizione.Personalmente, non ho di questi problemi. Mio padre è congolese,miamadrecentroafricana,e primadiandare al liceofranceseepoi negliUsaerogiàcresciutotradueculture. Diciamoche il passaggiodalla tradizionealla modernitàio lo trovoappassionante.E sonoaffascinatodall'approccio ai valori ancestraliattraversolo studiodel racconto tradizionalealtrettanto che dalla conoscenzadei limiti attuali della ricerca nel campo della fisica. Non mi sento affatto a disagio, assumo pienamentequestamodernità. L'incontroconJohn Coltrcinè statoper lei d'importanza capitale,esidirebbechecisiastataunaveracomunicazionetra lostudenteafricanoe il musicistaneroamericano.Eralegataa quellache lei chiamala suapersonalericercadell'assoluto? Ad attrarmi in Coltrane era innanzi tutto l'ambiguità che rappresentavaper noi. Sembravalontanissimodallecontingenze quotidiane,cercava l'assolutoinmusicaattraversouna forte - influenzaorientale.In queglianni le battaglieeranobenreali, i poliziotti ci· manganellavanoquotidianamente. La musica di Coltraneera in totale opposizionecon quello che vivevamo, eppureci affascinavaper la suadimensionemisticae ci riguardavamoltodi più di quelladiMilesDavis.Questaricercadella perfezione, questa ricerca dell'assoluto, la ritroviamomolto similenelle scienzematematiche. · Dal volume Conversatio~ congolaises, I.;-HarmattanP, arigi 1989. 63
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