SCIENZA/THTART to preciso dell'edificio naturale provoca necessariamente uno squilibrio dell'insieme) e dal suo disprezzo per le modalità di conoscenza che gli sono estranee (quelle derivate da altre discipline scientifiche ma soprattutto quelle che sfuggono al Metodo). Questo specialista che non rifiuta di essere chiamato scienziato è, secondo un liceale, "vestito di un camice bianco e sempre accompagnato da un nano", bella immagine del potere che non g~ vien~ contestato e che evoca i dipinti di Velasquez. Tuttavui certt adolescenti hanno una conoscenza infusa della competizione come molla della ricerca: "Il modo di vita di uno scienziato è quello di una persona che pensa in continuazione al suo lavoro al fine di trovare la risposta a: un problema a cui tutti pensano, e per questo sarà il primo a trovare la soluzione ..." Il nostro obiettivo non è di fare un'inchiesta fra i giovani bensì di denunciare l'immagine caricaturale del ricercatore presso il pubblico che, d'altra parte, egli si guarda bene dal contestare poiché è su questa immagine che egli costruisce il suo diritto alla libertà d'azione indiscussa. Su questa immagine e anche su quella di una scienza obiettiva, indipendente dalle pressioni economiche o militari, e il cui movente sarebbe l'incremento della conoscenza, un'altra idea edificante ... Oggigiorno viene chiamata "fondamentale" la ricerca che necessita di metodi moderni per mettere a punto una tecnologia, piuttosto che quella che ha come obiettivo l'elaborazione di concetti nuovi, per il semplice motivo che la seconda diventa inesistente. Non è cosa indegna praticare una ricerca "applicata" ma ci si deve chiedere se la volontà di camuffare questa attività sotto il termine più nobile di "fondamentale" non contribuisca a rinvigorire il mito della Scienza neutra, quella contro cui non si deve opporre alcun sbarramento. Un'istanza etica a monte della ricerca Anche se rimane un luogo prestigioso di elaborazione, la ricerca scientifica, come pure i suoi attori, non deve sfuggire al controllo della società, la quale deve essere debitamente informata dei progetti e delle realizzazioni e chiamata a esprimere un suo giudizio. Chi infatti finanzia la ricerca se non i cittadini? e in vista dello scopo che essi stessi dovrebbero determinare. Per questo motivo, ritengo che ogni ricerca a scopo tecnologico debba essere sottoposta all'approvazione di strutture competenti prima di essere attuata, vale adire a monte della produzione di una tecnica utilizzabile; Si può constatare infatti che costitutivo della tecnica è la promozione di una pressione tale da creare un bisogno che no!1 sempre preesisteva, incoraggiando così le decisioni lassiste. E urgente la costituzione di un organismo europeo capace di tradur- . re le aspirazioni dei cittadini in una serie di protocolli. In questo organismo, i promotori di tecnologie dovrebbero avere soltanto una funzione di periti (dire ciò che si può fare e perché) ma essere esclusi dalla formulazione di pareri in cui siano insieme giudice e parte in causa. Toccherebbe allora alle strutture politiche comunitarie assumersi la responsabilità delle decisioni, come accade per ogni altro problema in seno a un sistema democratico. La ricerca scientifica non deve diventare una superstruttura che elabora le proprie giustificazioni senza curarsi dell'opinione pubblica o avvalorando i fantasmi con le sue secrezioni ininterrotte. Tutti dobbiamo morire, oggi o domani, qualunque cosa accada, ma quello che ci resta è saper vivere nella dignità umana, 60 anche al prezzo di rinunciare a inseguire tutte le promesse scientifiche. Lo sviluppo tecnologico è inesorabile, ma se va troppo in fretta di che utilità ci può essere il pensiero? C:r~o che invocare un principio etico non debba avere altra amblZlone se non quella di limitare l'incremento del_lavertigine di ~r<?nteal possibile e, di conseguenza, l'i~pov~nme~to ~elio spinto ne! momento in cui cerca di adeguare 1suoi valon ali mflaz1one degh artifici. L'intuito permette a ognuno di convincersi che la propria vita intima, sensibile, non ha nulla da attendersi dai metodi della scienza, che non ha bisogno di diventare intellegibile per restargli intelligente. Voglio credere che anche i miei coHeghi! i q~ali guardano il mondo con le sole lenti ristrett~ de_lla_razionalità: sappiano questo: in altre parole che non accettmo mtimamente d1 essere ciò che il loro metodo può descrivere. Ritorniamo ai nostri liceali. Uno di loro scrive: "lo scienziato non deve aver timore del risultato finale che otterrà, deve essere sicuro di sé ..." Come Dio, potremmo aggiungere. Ma certi giovani devono essere segretamente inquieti per il potere che accettano di affidare al ricercatore, come quello che, con una certa ingenuità, scrive: "uno scienziato noto è Frank Einstein ..." COMITAPTRO MOTORE PERLAFONDAZIONE LUCCAOPPOELGAIANCARLO PRATI NelungtoempcoheègiàtrascordsoallascompardsiaLuceaGiancarlo, moltdiinoihannosentitlo'~sigendziaonorarnilericordo ~ ~ ini~iaticvhee continuassaefraorcense ntirleapresenzpae, rquantpooss1bn1cleo,nducendocvi iciniellospiritaollorotragittaortisticeodumano. PerquestèonatounComitacthoeintendperomuovenreimodfiissati dallaleggeunafondaziodnedicaalailoroduenomi. Sivorrebbpeartirceonunprem.dioestinaalogiovanain,uovai,debuttanti (maforsequalchveolta vecchissmimisiconosciuti) sianoregisotiattori,ma anchsecenografui,tortir,aduttocrih,esidistinguapneorlapassiondeloro viverielteatroe,l'originalditeàlmanifestarelsae,mbrinqouindmi eritareseconduonagiuriancoradacostrui-r.e unriconoscimenutnoaiuto, eventualmeunnteaborsadistudioc,onferiutanatantumcolcapitalcehe riuscireamcoreare. La manifestazihoangeiàtrovalsoedenelteatrocomunalediGubbiaos,ettembrgeraziaelladisponibidlietàlAl' udaecdelComune. IlComitatsopetta~siondi isocsiostenitcohrieconsentadnioallargare ilcampdo'azioniencuimuoverbsia;stersàcriveirnetalsensoall'indirizdzeol Comitaptore, ssMo ichelCe orlCaoppovlaia,G.B.Morgagni 1,20129 Milano. Icontribuvtainnoinvialcionversamenstuol(/CN. 11822, CARIPLO, agenzi4a,piazzaOleberda4n, 20129 Milaniontestaatol"ComitaPtroomotoreperlaFondazioLnuecCa oppoelGa iancarPlroati"I.fondsionoindispensabilpierconsentdirieportaraevantainchleasolainiziatiovraaprospettata. IlcontcoorrenètestatoapertcoonunprimvoersamendteollfeamiglCieoppola ePratit;uttinoiabbiamo deciso di autotassarmcia,si è preferitnoonfissare unminimaollaquotap,ernoncondizionla'arebbracciollettidveoglaimici diGiancareloLuca. MaurAovogadGroi,anfranCcoapittVa,incenCzonsolCoa, rleaMichele CoppoNlaa, taldiaiJorio(perl'AssociazCiounletura"lIelMinotauroL"u),ciano PratiF, rancQouadrGi,abrielZlamparini.
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