Linea d'ombra - anno VIII - n. 48 - aprile 1990

. ,. vore sullatavoladei ranghi, avevaparlatopiù spessocheno, con unacertasufficienza,divoi,corteggiatorepocosolido;dellavostra galanteria sussiegosa, dei vostri ampollosi bigliettini cordiali, pullulantidi errori ortograficie di gallicismi fuori luogo, della vosb"acollezioneamorosa,ove(inognicaso, finoa tempirecenti) conservavatei suoifermaglie gliinvolucri,accuratamentelisciati, delle caramelleda lei mangiate,da voi furtivamenteraccolteai balli~Voieravate,naturalmente,unpartitoprestigiosoevantaggioso, ma la nonna vi trovavatroppogiovanee privo difinesse. Più tardi,quandofacesteamiciziaconmiopadree cominciasteadarmi pacchettineaffettuosesullanuca,nonchéa frequentarecasanostra secondoi dirittidell'amicizia,piùdi una voltami capitòdi udirvi dire (eanchequestononandavacertoa vantaggiodelmito)quanto eravatescontentodeivostriangeli,e financhedi udirviimprecare, assumendoun'aria tra lo scherzosoe lo schifiltoso,descrivendo questi fannulloniscimuniti,e la risata tesa di miopadre mentre prestavaascoltoal vostrochiacchiericcioconfidenziale... Ma dal tempo che voi, bruciando d'ira, perdeste il vostro rivestimentocorporeo; molto è mutato. Due anni di dialoghi molestinon sonopassati invano.Per due anni io ho condottocon voi, Conte, una conversazioneininterrotta, per due anni mi è toccato chiudere gli occhi, sdraiarmi sul divano, allontanarmi versola finestra,mentreuno Iuppitercancellerescomi si riversava sopraconseccapioggiaverbale,e io, bloccatocol cucchiaiodi minestradi cavolisospesoper aria,con la testainsaponataoppure duranteunapasseggiatasuglisci,odinuovoe di nuovomimettevo asederedi frontea voi,e gli interlocutorisiaddentravanonellacoriversazionelaquale,più si andavaavanti,più si trasformavsiin una garasull'artedi astrarsidallapropriasostanza.Similiin questoai virtuosistabilivamorecord, ci entusiasmavamoal puntodi assumereilsembiantedeglianimalettiallegoriciinceramicadellefiabe del vecchioKrylov, la cui inclinazionealla ghiottoneria,come deveesservinoto, era oggettodi conversazionea tavolaanche il giornodellagrandefestadi carnevale,quelladoveioandaia finire dopochemi ero perdutonel bosco,con un ritardoche nonavevo previsto,cosìche,quandoentrainellacasa,Kruglickijeragiàtutto agitato per la mia sorte, mangiava crépes con pesce rosso, e tracannavavodka. S'era in piena gozzoviglia.Kruglickije io ci rallegrammochiassosamentedell'incontro e ci baciammo tre volte, come vecchi compagni; la piccola società consideròcol dovutorispettoi nostribaci, e per un certo tempomi custodirono comeunsalvacondotto.Natal'ja,prontapadronadicasa,mipiazzò davantisenzaindQgiounamontagnadi crépes, Kruglickjimiversò di tuttocqoreuna porzionepunitivadi vodkae, brindandoall'incontro,rovesciammola testanellostessoistantç,perfinoNatal'ja ci gridòdietro,mentreuscivamo: "Potenzaegizia!". 1..e nostreconversazionisi svolgevanoiò una varietàdi modi: capitavache fosteamabileemimostrasteattenzionidi ognisorta, fino al puntodi porgermiun fiammiferoaccesouna voltache io tirai fuori una sigaretta, al che io mi profusi in ringraziarrienti, oppurecapitavacheall'improvvisosi cominciassea sentire"puzza di Siberia",tanto per prenderein considerazioneRozanov, il quale Rozanov, cosa che non mi sorprende affatto, Julija non potevasoffrirlo ( ah, l'uccellinomio!);ilventocambiava,eil vostro · volto,oscuratosi,assumevaunaspettoaridoeascetico;iom'inner- . STORIE/EROFEEV . vosivo;m'impigliavonellemie bugie, giravocome una trottola, ma la tempestamagicamentesi allontanava,e noi riprendevamo, quasiamichevolmente,a discuterele questioniglobalidell'organizzazionedellavita. In tali momenti,socchiudendogli occhialla dolcesperanza,inneggiandoallavostrabontàdi cuoree indulgenza,convocemalfermadiamicodell'ordinecercavodipersuadervi che, poniamo,.c'erabisognodi miglioriecosmetichenonper infrangerelo statusquo (1), a cui,credetemi,io appartengointegrai~ mente,bensìnelnome,credetemi,diconsidèrazionipatriottiche,e per unattimoavevol'impressionedi potere indovinarenel vostro baldovisoqualcosadi simileali'esitazioneo financheallapartecipazione.Infervoratoda questosegno davo libero sfogoallamia eloquenza,mi entusiasmavoe insolentivoun po'....Voi allorami guardavateconocchiospento,mi interrompevatee giùa strigliarmi comeunosbarbatelloper la confusionedèllemieconoscenze, per certi polaccucci,giudei e magiari poco raccomandabiliche eranovenutia trovarmiil meseprima. · In questodialogo io spendevotante mai energieemotiveda cominciarea tratti a borbottarecontro me stesso,controdi voi, contro tutto: "Signore - mormoravo- in cqsa se ne vannogli annimiglioridellamia vita?_!"E. mi veniva vogliadi lanciarmia rottadi collofuori di quellamia casa, dove Dorotejas'era ormai sfinitadelmiosilenziocronico,e - a propositoo a spropositodavalibereicorsoal suo sbuffopreferito:Al diavolo!... Io fuggivo dallemie bionde gemelle,attraversavodi corsa la città fino agli appartamentidei miei genitori,e inuno statodi spaventoconcentrato e di deperimentoirrompevoin camera da letto, e fin dalla sogliagridavoalla mia mammainvecchiatae piena.d'acciacchi: "Mamma!Allora,cometi è saltatoin testa,mamma,di generarmi, mamma..." - E così discorrendo... tuttoquestoplagiourlato,cui naturalmentenemmenovoivi saretesottratti,dovevaterimproverarmelo- non senzamalignità,accennandoallamiaimmodestia - nella riostra conversazionesuccessiva, e io ne converrò: il confrontoè inadeguato,mache farese la Provvidenzaci immette tutti, dal piccolo al grande ("risponderetedi voi stessi!"), va benissimo,allora, farmi girarecome se fossi la locomotivaindustriale di una strada ferrata infantile, in circolo, in circolo, in . l . . 1 ' . . crrcoo, mc1rcoo.... Manonfaiin tempoagridare,aprofferireparola-sulla soglia dellacamerada lettodei genitori,in unostatodi spaventoconcentratoe di deperimento- chelamamma·,notandomiattraversogli occhialiadibitialla letturadei romanzifrancesi,precipitosamente mettedaparteil libroe, avvertendolamiaagitazione,precipitosamentemichiede: "Ancoraunavoita, cos'è mai successo?". "Mais rien, - rispondoio il più tranquillamentepossibile, -1rl4is rien detout!... (2)Prestosaràcarnevale,mamma!...".Alche lamamma dirà: "Cosa ti sei legato a fare con quelle mezze cartucce, t_utti queglistraccioni?A che ti servonotutti queiKruglickij?":Allora voi, Conte,annuireteda dietro le quinte: "Effettivamente,a che scopo?"-Certo, cor~enonannuire?Voi conKruglickija_vetuen denteavvelenato.Tuttiricordanoi suoi versigeniali,circolantii_n variesemplari: "VostroSplendore!çome splendete?" "Comevi spegnete,VostraSpentezza?" Un parodi.staufficioso, una canaglia, sul genere di Nestor Kukol'nik:(3),cercòdiattenuarel'effettodatramontoapocalittico, 47

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