Linea d'ombra - anno VIII - n. 48 - aprile 1990

BUROCRAZIA Len Karpinskij Il vero segreto della burocrazia è il fatto che si tratta di una corporazionedi proprietari. Per molto tempo abbiamo pensato che la burocrazia non facessechedirigerciechelofacevamale,senzaalcunaefficacia.In realtàessacipossiede,noi tutticheviviamoinquestasocietàe che vi esercitiamoun'attività qualsiasi,e, dal suopuntodi vista,lo fa piuttostobene, con:abilità ed efficacia.L'immaginedel burocrate evocavaper noi quelladi unaspeciedi mascherasottolaquale simuovevapigramenteuna creaturaumanafiacca,indifferentea tutto,pronta a far scomparirenelle tenebre della casisticaanche · la minimainiziativavitale. Ed è proprio questa la mascherache si dà il burocrate, è così che spessoci appare,ma in realtàegli è unabileimprenditore,ingegnosoepienodi risorse,chedirigecon energia i suoi affari, con mezzi particolari e in nome di un particolare"profitto". Comesappiamo,una societàvivedelle interazioniglobalitra gli uomini e le cose, e la burocrazia vive dell'appropriazione, ugualmenteglobale,di questeinterazioni,dacui trael'essenziale delle sue soddisfazioni.Ma la nostraburocraziaha avutoanche, nello stessomomentoin cui l'aveva lo stato, l'accesso illimitato alla direzionedell'economia e della cultura, e si è introdotta in ·tuttiicampidell'attivitàumana.Questa"stàtalizzazfone" è giunta alpuntochenel 1985,agli inizidellaperestrojka,era impossibile trovarenella societàspazi, ancheminimi,non gestitidallaburocrazia. Lo sappiamo, è impossibilevivere in una societàed esserne liberi.Al lavoro come in casa, durante i tragitti, semplicemente attraversandouna strada, facendola coda davantia un negozioo alla big1ietteriadi una stazione,aspettandol'autobus, passando dalcalzolaio,inriunione,ballandoal clubopranzandoalristoranteo cercandodi trovareunacamerad'albergo duranteunviaggio di lavoroo di piacere, dal medicoo, dio nonvoglia,all'ospedale, in breve,dovunqueci accorgevamoche in ogni circostanza,con 'pochissimeeccezioniche eranoaltrettantedivinesorprese,c'era qualcunochevolevautilizzarciper qualchefinee, ognivolta,con uno scoporecondito.Ci venivaconcessauna certa fugaceattenzione solo in questi stretti rapporti, in quanto oggetti a uso parziale,invistadi uninteressechecieraestraneo,eassolutamente non per noi stessi. Come è possibile, si stupiràil lettore,questaproprietàsenza materia"solida" né equivalentemonetario?Di che cosa esattamente si appropria la burocrazia,'con quali mezzi e in cosa consistonole sue entrate? La burocraziasi costituiscenelcampod'azionedellagestione e quindicoltivaquestospecificocampoimmateriale.Conformementeallanaturadellagestionedegliaffari,nonsonole coseo gli · uomini in quanto tali che sono oggettodi appropriazione,ma le correlazioniintime che esistonotra di loro e che sono assolutamente indispensabilialla vita. Cosl, ogni relazione sociale che l'apparato è ingradodi inglobarediventaproprietàdellaburocrazia.L'associazionedeiburocratinonsi impadroniscedeiprodotti in naturadi un qualsiasi lavoro specializzato,ma della funzione di disporne,del monopolio della loro ripartizione,e cioè delle condizioni e della possibilità di utilizzarli. Si può dire che la I SAGGI/KARPINSKIJ . burocrazia si impadronisce del senso funzionale del prodotto sociale(ciòper cui esiste in generale)e dell'accesso che l'uomo vi ha. Si impadronisceugualmentedei mezzi di-scambiotra gli uoministessi,per esempiotraproduttorie consumatorLLo stesso . processosocialediventaoggettodellaproprietàc01yo~ativda~ll~ burocrazia,ivi compresequindile istanzee le funzioniessenziali dell'attivitàumana,di cuilamaggioranzadelpopolo è defraudata per opera del potere amministrativoche ha saputo sfuggire al controllodemocratico. 1 Da molto tempo sappiamo che la proprietà ha una natura duale: è sia una cosa che un'attività vivente. Una cosa è avere, un'altra è possedere, avere realmente,nei fatti. Poniamoche mi abbiano legate le mani dietro la schiena o che mi abbiano semplicementeordinato "mani in alto". Io le ho, le miemani, e allora?Non possopossederle,altri ne dispongonoe hannointeramentela facoltàdi deciderea qualescopoe quandole libererannoperincaricarledel lavoroprescritto.Nellamisuraincui imezzi materialio intellettualiprolungano,rinforzano,arricchisconodirettamente gli organi del corpo umano, si può applicare loro pressappoco Io stesso ragionamento.Ma per applicare quest! procedimentia una societàbisognausarela forzae sononecessan potentimezzidi costrizione. "Io compro,diceval'oro. Io prepdo, diceva la spada". Per potersi appropriare del processo sociale, bisognaaverea disposizioneil mezzodi questa appropriazione. Questomezzoesiste da moltotempo, è lo statoe il suo apparato esécutivo,popolato da tutto un esercito di funzionari.In questi ultimi tempi, ci riferiamo all'analisi della burocra_ziafatta dal giovaneMarx.Tra le suedefinizionive ne è unamoltoimportante: "Laburocraziaha in suopossessolo stato,l'essenza spirituale della società è sua proprietàprivata". Il termine"spirituale",dal latino, dello spirito, significa qui anche non materiale, o non materializzato.Il funzionarioche ha il monopoliodella struttura statale e delle sue potenti funzioni diventa un proprietarioburocrate. È lui che gonfiamostruosamente il ruolo dello stato nella società,che ingabbia le istituzioni democratichefino alla "statalizzazione"di tutto il corpo sociale, estendendo così le dimensionidei suoi beni. Nella "statalizzazione",non è lo stato chepenetrala società,ma la societàche si dissolvee che, in certo modo, si assimilaallo stato. L'apparato amministrativodello stato cerca di inglobare e assorbireinteramente il processosocialenei suoiminimidettagli secondo lo schema dello "stato a ogni passo". Per esempio, l'apparato burocratico, che controllava fino a oggi anche il minimoaspettodell'economia, ordinava "dall'alto" chi doveva produrreche cosa e in qualemomento,chi dovevafornirecosa_e a quale prezzo, chi dovevapagare quanto per quellamercanzia fino nelle minime operazioni del lavoro, a chi attribuire quale sovvenzionee quanto tassare, quale tecnica e quale tecno1ogia utilizzaresecondoil caso, ecc. Nella misura in cui un'economia di notevole estensione richiedemilioni di operazioni e miliardi di interazioni sembra impossibilequantificaretutto,misuraretutto.E tuttavia è p~prio quellochecercadi fare il servitoredelpopolodallemillemanicon: i beni del popolo. Egli fissa così arbitrariamenteun prezzo :per ciascunadei 25 milioni di merci prodotte nel paese e determma per ciascunale spese n~essat?e inmaterieprime~denergia.Cip che lo motiva è l'attrattlva di un guadagno particolareche è 11. tentativodi ottenere,attraversola sua onnipresenzaa tutti i gradi . 41

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