Linea d'ombra - anno VIII - n. 48 - aprile 1990

_NAZIONALISMO, BUROCRAZIA, GLASNOST Voci per un dizionario dell'URSS · · traduzionediAda Ceruti Dal volume 50 idées qui ebranlent le monde. Dictionnaire de la Glasnost, a cura cli Jurij Afanas'ev e Mare Ferro, edito da Payot (Parigi 1989), estraiamo alcune delle voci che lo compongono, da noi scelte tra le tante he ci sarebbe piaciuto tr~urre. Opera a più mani, mette a confronto su ogni argomento importante riguardante l'URSS di oggi e di ieri l'opinione di uno studioso sovietico e quella di uno studioso francese (a volte anche italiano). Ne risulta un volume di riferimento utile a comprendere anche le diversità di atteggiamento degli studiosi _sovietici tra loro. (Copyright Payot 1989) NAZIONALISMO GasanGusejnov Questo termine indica la priorità dei valori nazionali, etnici, sui valori individuali e sociali, di gruppo o universali. Descrive una pratica politica, una ideologia e caratteristiche individuali di natJlfa psicosociologica. Il suo uso corrente non è mai neutro, ma è peggiorativo o valorizzante. In politica, il nazionalismo è il principio su cui si fonda la grande maggioranza degli stati del pianeta, per i quali la nazione rappresenta la forma statale dell'etnia. In quanto principio politico, il nazionalismo è all'origine del disgregarsi degli imperi, del loro frazionamento in stati mononazionali e della separazione delle colonie dalla metropoli. Si è rivelato quindi un fattore politico molto più potente delle grandi religioni per le società precapitaliste e della costituzione degli stati di tipo imperiale dei tempi moderni. Nel primo caso, il nazionalismo si contrappone al cristianesimo e al cosmopolitismo e nel secondo all'imperialismo e all'internazionalismo. Il nazionalismo può costituire il fondamento della strategia politica concreta di un movimento sociale di massa, all'interno di un paese o di una regione, e determinare sia un orientamento di estrema sinistra che di estrema destra, che va dalle lotte di liberazione nazionale nelle piccole colonie, dove il successo del programma nazionalista richiede un sostegno internazionale, fino all'espansionismo nazional-socialista, dove confina con il razzismo. Negli stati fondamentalinente mononazionali il nazionalismo determina uno spettro di tendenze politiche dominanti che va dall'isolazionismo, "modello albanese", fino all'espansionismo, "modello giapponese". I paesi multinazionali, che vivono sotto la spada di Damocle del conflitto fra nazioni "dominanti" e "dominate" (Lenin), si trovano di fronte a due tipi di nazionalismo in rapporto fra loro: quello del piccolo popolo, del "piccolo fratello", che è una forma embrionale di movimento di liberazione nazionale, e quello del grande popolo, del "grande fratello", che viene chiamato sciovinismo e che è la forma embrionale dell' aggressività nazista. · In un paese multinazionale, il n~ionalismo rappresenta così la compensazione politica del conflitto inevitabile tra i principi dell'identità nazionale da un lato e della sovranità dello stato dall'altro, che in uno stato multinazionale centralizzato non hanno lo stesso. statuto, sia in materia di politica interna che di politica estera. · L'introduzione di un parametro uni versale di etnosociometria '36 ., come quello di "violenza nazionale", proposto dall'etnologo sovietico I. Krupnik, permette di mettere in evidenza come la creazione di sovrastrutture "sovranazionali", siano esse di classe, non di classe o altre, in uno stato multinazionale, rinforza il nazionalismo che da manifesto diventa latente. In questi stati, la società diventa indifferente alla sorte di alcuni popoli; le minoranze nazionali, e di conseguenza non è preparata all'esplosione di movimenti di liberazione nazionale, né al terrorismo con giustificazio e nazionale. Per quel che riguarda la pratica politica concreta, il nazionalismo dà luogo a un largo ventaglio di programmi amministrativi, dal genocidio al federalismo nell'ambito di un paese multinazionale, sulla base di una autonomia locale che garantisce la salvaguardia, da parte dei gruppi etnici, dei loro diritti nazionali e culturali imprescrittibili, indipendentemente dal luogo di residenza delle persone e dagli altri diritti dell'individuo nello stato in que~tione. Le frontiere storiche del nazionalismo come pratica politica comprendono l'epoca del crollo degli imperi e della loro sostituzione con federazioni multinazionali di tipo nuovo. Lo sviluppo ineguale delle diverse regioni del mondo fa del nazionalismo una delle costanti della realtà politica lungo tutto l'arco di questi ultimi due secoli. L'ideologia del nazionalismo, questa '.'bandiera delle passioni popolari malsane" secondo V.S. Soloviev, consiste in una serie di assiomi: il primato dei valori nazionali, etnici, sui valori individuali; il primato, in una certa misura, della propria cultura nazionale su quella degli altri, soprattutto su guelfe che si pretende siano "denazionalizzate" o "cosmopolite"; il primato dello stato su tutte le altre forme di organizzazione sociale dell'etnia; il primato del passato nazionale (spesso mitizzato) e del futuro sul presente, considerato nell'ideologia nazionalista come una "svolta" della storia; il primato della vita "popolare" e della "cultura della terra" sui comportamenti dell'élite intellettuale "despiritualizzata" e "sradicata". Ciascuno di questi assiomi è tanto più elaborato dal punto di vista filosofico o artistico quanto più la crisi dello stato-nazione è profonda (la Germania delle campagne napoleoniche o la Francia della fine del XIX secolo). L'ideologia del nazionalismo si sviluppa nell?ambito di una secolarizzazione della vita politica e del comparirè di nuovi valori che tendono a uniformare la società eliminando le contraddizioni, con il metodo della "acutizzazione della lotta di classe" nella variante staliniana o l'instaurazione della "pace fra le classi" nella variante hitleriana. La base teorica del nazionalismo si trova nell'affermazione che la "natura" ("il sangue e la terra") sia il fondamento più solido dell '"idea nazionale". Il nazionalismo costituisce un' aggregazione dinamica di patriottismo e razzismo. Il nazionalismo, questo "prosternarsi davanti al proprio popolo", non tollera una coesistenza stabile e pacifica con altri sistemi ideologici, ma pretende un dominio totale della coscienza di massa e ostacola le forze suscettibili di unire i popoli in una solidarietà universale. L'esperienza del XX secolo mostra come il nazionalismo in uno stato mononazionale possa far propria l'ideologia socialista e trovare presso i suoi difensori un solido sostegno per condurre una politica di genocidio. In uno stato multinazionale, il naziona-

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