Linea d'ombra - anno VIII - n. 48 - aprile 1990

CONFRONTI ho la ventura di conoscere meglio ho trovato svarioni che è difficilestabiliresenascanopiùdall'ignoranzae dallasuperficialità oppure dalla meschinitàe dalla maldicenza.Se anche così fosse, tuttavia,Johnsondovrebbedimostrareche l'incoerenza di queipersonaggineavrebbeinficiatoilmessaggioe l'opera (illoro valoreartisticoe culturale),e checiò non accaddeinvecead altri intellettualimoralmente più meritevoli. Se di questo non vi .è dimostrazionenon è certoperpigrizia,maperché è questioneche si consideragiàrisoltae scontatainpartenza,risolvendosituttoin un ripetitivoelenco di accuseche dimentica, tra l'altro, le differenze.di epoca e di cultura,di realtà geograficae politica. La sensazione, che diventa certezza man mano che da Rousseaue da Shelleysigiunge,attraversoMarx,IbseneTolstoj, ai più vicini Hemingwaye Brecht, Russell e Sartre, Wilson e Hellman, è che Johnson sia mosso nella sua requisitoriada due mollefondamentali:dall'invidiadel piccolo intellettualesconosciuto, che è del resto una delle caratteristichedella categoria, verso i pochi e più fortunatiintelletti dotati di talentoe capacità superiorialla media; dal risentimentodell'intellettualecoerente, che difende i valori del sistemacui appartiene,nei confronti di · colorochesi sonopermessidi opporsialmondocircostantesenza che su di essi calasse l'ostracismo culturale, l'emarginazione socialee 1'obliodella storia.Non sarebbestato inutileindagareil rapportodi odio-amore,di ripulsa-strumentalizzazionecheanche i più alternativi intellettuali hanno avuto nei confronti della società del loro tempo, se ci si fosse sollevati dal livello del pettegolezzoe dell'insulto per cercare di cogliereuna costante, siapurecontraddittoria,di unacategoriache si è mutatacol corso dei decenni mantenendo inalterate alcune caratteristiche.Così come un intreccio tra il pubblico e il privato degli intellettuali avrebbe avuto senso nell'ottica di un ripensamentodel primo aspetto. Tutti gli autori messi alla gogna da Johnson, invece, sfuggonoa qualsiasidimensionestorica, astrattidallaloro stessa produzioneculturale, ricostruitiattraversogiudizie pettegolezzi di contemporaneialtrettantoinsinceriodi biografialla"Reader's Digest". · Non è giusto, comunque,che solo il recensoreabbiaavutola possibilitàdi goderedi unosforzointellettualecosì titanicocome quellodiJohnson.Unapiccolaselezionedi alcunipensosigiudizi· potrà forse indurre qualche lettore ad acquistareun'opera che è · stata tantopropagandata. Rousseau:"fu figlio unico, come del resto molti altri esponenti intellettualimoderni...finoa trent'anni condusseunavitadi sconfitte e dipendenza, soprattutto da donne...·abilissimo nel maneggiarele parole, nelle letteresapevain particolarevolgerea suo favorei fatti,a costodi stravolgerli... è verocheebbe sempre dei problemi al pene... aveva uri continuo stimolo a urinare e ·questolomettevaindifficoltàquandofrequentaval'alta società". · Shelley:"amava l'umanità in generalema era spessocrudele congliesseriumaniinparticolare...seè veroche inuncerto.senso erano ragazzi (lui e Mary Shelley, che scrisse con Frankestein "l'opera, si può dire, di una ragazzina''), è anche veroche erano adulti che rifiutavano, un po' come gli studenti sessantottini, i valoricorrentie propagandavanosistemialternatividi lorocreazione". Marx: "non sembra abbia mostrato mai doti tali da poter aspirareallacarrierauniversitaria...non funéunostudiosoriéuno scienziato.Nongli interessavatrovarelaverità,bensìproclamarla... era però, per certi aspetti, un bravo giornalista... tutta la filosofiadi Marx si.è salvatadall'oblio nell'ultimo quarto dello scorsosecolosoprattuttoinvirtùdel suoocchiodi giornalistache sa coglierela frase concisae vigorosa" lbsen:"forse la suaprod1,JZione t atrale,tuttapercorsada una rabbialatenteche talvoltatrabocca,era un unicograndeesercizio di autoterapia?... mantennequalchecontattocon la sorellaHedvig, probabilmente,però, a causadi qualchedèbitononpagato... 22 J tutta la sua vita sembra modellata sullo schema (jei drammi ibseniani...eraspessobruscoe villanoconlamoglie,laqualeperò sapevarivalersi...in lui l'odio era un sentimentomoltopiù autentico.E dietroali' odiosi celavaun'emozione ancorapiù profonda e primordiale:la paura". . Tolstoj:"come accadeallamaggiorepartedegli intellettuali, venne il momentoin cui Tolstoj sentì il bisognodi identificarsi con i lavoratori". · Hemingway:"il suo rifiuto della religione fu quello tipico dell'intellettualeadolescente... inHemingwayl'odio per lamadre assurgevaal rangodi sistemafilosofico... laguerrafacevavenire allo scoperto il bugiardoche era in lui". Brecht: "ebbe dei guai non per il suopacifismoma per aver copiatoagli esami...finda ragazzoaveva teorizzatoil servilismo a proprio vantaggio... dietro questa filosofia c'era l'egoismo a tuttaprovache sembracaratterizzaregli intellettualidi grido:..ina la sua voce, esile e stridula,chiaramenteavevaun suo fascino". .Russell: ''non pensò mai che il popolo potesse o dovesse essereincoraggiatoa penetrare le frontieredellaconoscenza... la storiainsegnache in tuttiimovimentipacifistisiarrivaa unpunto incuigli elementipiù attivisi sentonofrustratiper la lentezzadei progressie ricorronoalla disubbidienzacivilee persinoad atti di violenza... sull'assassinio di Kennedy formulò una teoria del complotto assolutamente puerile... aveva una risata chioccia, fattasisemprepiù stridulacon gli anni". , Sartre: "fu il classico figlio unico viziato... era ribelle di natura,maunribellesenzacausa... traledueguerrel'intellighentsia franceseaveva intensamentecoltivato la virtù del disimpegno... è l'archetipo dell'uomo che negli anni '60 verrà chiamato · maschio sciovinista... è lecito affermare che egli fu .il padrino teorico di molti movimenti terroristici che incominciarono a tormentarela società dallafine degli anni '60". ' Hellman: "a Lillian Hellman la menzogna veniva come la cosapiù naturaledelmondo...per più di unaragione,nonesclusa la sua .promiscuitàsessuale, il Partito comunista riteneva più opportuno mantenere segreta la sua iscrizione... ,non sapeva neanche lontanamentecosa fosse la classe lavoratrice, a parte naturalmentequalcheoccasionaleamantedi estrazioneoperaia". Conclusione:"Eccocidunqueal nodq di fondodell'intellettuale: l'atteggiamentoverso la violenza.E lo steccatodavanti al qualegranpartedegliintellettuali laici,pacifistie non,inciampano, cadendoin contraddizione,anzi nell'incoerenzapiù totale... si direbbeche esiste nella vita di molti intellettualiutopisti una sortadi funestoclimaterio,di menopausacerebrale... sembra si stiadiffondendola convinzionechegli intellettualinon sianopiù saggicomementorinépiùdegnicomeesempideglistregonio dei preti di un tempo". . Vienè da chiedersi perché mai un lavoro così inutile e ripetitivo,e neppuretroppodive~tentesul pianodelpettegolezzo, abbia impegnato in modo non lieve una casa editrice come Longanesi. Ma a un interrogativoancora più difficiledovrebbe rispondereMondadori,che ha lanciatonegli Oscar una storia di questosecoloin cuiLenin è descrittocomeunuomo''concentrato esclusivamentesullacreazionedi un piccologruppodi fuorilegge", Roosevelt come uno statista il cui "internazionalismoera essenzialmenteverbalee retorico,epocopratico",mentre"Hitler soddisfacevail latomoralistadi molti tedeschi".Questaulteriore fatica di Johnson merita l'Oscar della più brutta opera storica ·apparsa da tempo, ridondantee confusa, con paragrafi lunghi e ripetitiviche non si sa bene di cosa-sioccupano.Ma soprattutto congiudizistoricilapidari:uncoacervodellapeggioretradizione reazionariaamericana,come si può dedurredauna delle ultime veritàstorichepropinateci:Pinochet conobbeopposizionequasi solo all'estero, e sostituì Allende perché questi voleva armare l'estremasinistra.Speriamochegli anniOttantasianofinitianche per i nostri editori e i loro occhiuticonsulenti scientifici.

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