Linea d'ombra - anno VIII - n. 48 - aprile 1990

di lotte femminiliche incidesserosul costume.L'incontro tra la Parlamentaree la Prostitutanon deve essere stato, insomma,un incontrofacilenegli anni Cinquanta.E quindi, nonostantetutto, brava.Merlin! Negli anni Settanta le cose erano, in questo senso, molto cambiate.Il femminismoav~vaallentato certi pregiudizi,certe distanze.Alcune prostitute facevanoparte di gruppi di autocoscienza,edebbero,rafforzatedalmovimentodelledonne.momenti di lotta molto importanti in Italia, in Francia e in tutti gli altri luoghitoccatidal femminismo.Di questodiversoatteggiamento, più sororalema anche non privo di acutissimepuntedi sadomasochismo,dovutoalla fortevolontàdi identificazione,ai sensi di colpadelle"borghesi",all'aggressivitàdelleprostitutechefinalmente avevano spazio per dire, rimane traccia in un libretto di KateMillet, Prostituzione,quartettoper vocifemminili. Un altro documento~verità,uno sconvolgenteritrattodel clientevistocon l'occhio freddoe professionaledella prostituta èA. A. offresi di RonyDaopouloe AnnabellaMiscuglio. È il famoso"casoVéronique": commissionatodalla Rai, non andò poi in onda,perché coffgrande scandalosi fece notare che, non sapendoi clienti di essere stati filmati, si contravvenivacosì molto gravementeal rispettodi ogniprivacy.Era forseinpartevero,ma le sceneerano statefilmateinmodoche il clientenon fossemai riconoscibile(se non, eventualmente, da se stesso). Di questi documenti, in particolare, Prostituzione di Kate Millet brutalizza le visioni culturali sull'argomento, le immancabili e facili citazioni di Baudelaire,per schiaffarci, dalla voce colta dell'intellettuale a quellaincoltae tuttaimpastigliata,"fatta", delleprostitute,in una speciedidelirioincui droga,venditadelpropriocorpo,soldisono un tremendomagma, e la cultura,il pietismo, le facili identificazionivengonorese impotentidalmale,cheapparesenzarimedio, delprostituirsi,per sopravvivere,per comprarsiladose. È un tete à tete tra donne, senza pudori, quello che ci presentaMillet in Prostituzione, mentre le due autricidi A. A. offresi, attraversogli occhidi Véronique,prendonodimira soprattuttoil cliente, il suo approccio, i vizi, le vigliaccherie, i ricatti, giacché, dal.lecase · chiuse all'appartamento della massaggiatriceo al marciapiede, sempre ci sarà chi approfitta, il magnaccia o il poliziotto, per riscuoteresoldi o per prestazionigratis. Insomma,.su questo argomentodella prostituzionesi rischia didiresempree solodesolazioneorabbia.Ed è giustochesiacosì, giacché la realtà non prospetta finora soluzioni soddisfacenti. Comunque,la difficoltàdi parlaredi prostituzionee di prostitute è una difficoltàche non riguardasolo gli uomini,siache vadano o non vadanopiù a puttane, sia che le guardinocondistaccoo si identifichino; è una difficoltàche riguarda, anche se per motivi diversi, tutte le donne che non fanno la "vita", almeno in modo manifesto.Evienvogliadi riflettereunpo' dipiùsull'argomento. Paradossalmente, anche se in pochi casi, ho visto solo la letteraturasaper trovareil tono"giusto" per dire, per rappresentare questa condizionecosì estrema,proprio perchécosì cruda- . menterivelatricedei rapportiumani.Ed il pensierocorre (il mio, almeno)a un'autrice, aMargueriteDuras,pocoamatafinoapoco tempo fa, per la prevalenza, nelle sue opere, di una fastidiosa macchinaletteraria, com~una nevrosi che imbrigliae soffoca nell'artificio, in unasortadipreziosafrigidità,unmaterialedi cui non riesce mai a toccare il centro.Un piccolomiracolosembra inveceessereavvenutocon L'amante (Feltrinelli1985).In seguito,MargueriteDuras ha pubblicatoaltri libri e haancherilasciato. una lunga,estrosa intervistaaL. PallottadellaTorre (La Tartaruga, 1989),ma ho citato L'amante perché in questo romanzo la prostituzione è continuamentepresente, o almeno il suo fantasma.Perchinonl'avessemailetto, è la storiadi unamoreaSaigon tra unaquindicennee ungiovanecinesemoltoricco.Giovinezza, miseria,fame, perbenismofamiliare, facilmentevinto dal bisogno,quandotutta la famiglia,madree fratellomaggiorecompresi, accetta i lauti pranzi offerti dal cinese nei miglioriristoranti, ·ripagandolocon uno sprezzantesilenzio, tuttoquesto è superbamente raccontato da MargueriteDuras, come pure la parade sessuale dell'adolescente, la consapevolezzafredda del valore delpropriocorpo, il piacerechesimescolaai soldi,allapossibilità di.ottenere tramite il corpo, prima che tramite i sentimenti,che pure il cineseprova per lei. Questa piccola .adolescente francese di Saigon, impavida esploratricedel proprio e dell'altrui corpo, rimane alle soglie dellaprostituzione,riesce a non soggiaceredel tutto né all'indigenzadellasua famigliané al denarodel cinese,chepure la ama. Vivelaprostituzionecomeunapossibilitàsemprepresente,vive lo scandalo,e riesce a viverloin unmodo, 12erlei e per noi chela seguiamonell'avventura,non degradante.E l'ardite'.?za,la capacità di dire e di trasgredire, che sempre più raramente ha la letteratura,non tantoperchénarra,ma perchénarraori'entando il nostropensiero,snebbiandolo,riattivandonela libertà.Di questa letteratura,sempre più rara, si apprezza la presenza, e non per sottolinearei limitipiccolo-borghesi(Merlin)o laparalisicheci procurano le crude descrizioni (Millet), ma per sottolineare il bisognoche tutti abbiamodi respirare più a fondo, ahche nelle situazionipiù difficili, di guardare lo scandalosenzaorrore,che è poi il poter sentire la libertàanche nelle rappresentazionidelle . Travestili napoletani (foto di Luciano Ferrara). 19

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