Linea d'ombra - anno VIII - n. 48 - aprile 1990

ILCONTESTO che questa gente si occupi di politica", con tutte le terribili conseguenze. Questa è una delle tante correnti nascoste _che scorrono al di sotto del dibattito sul controllo degli armamenti e sulle questioni della sicurezza. Le piccole officine . InFrancia e Italia le autoritàUSAperseguono scopianaloghi. In entrambi _ipaesi il piano di aiuti Marshall era condizionato dall'esclusione dal governo dei comunisti - ossia i maggiori elementi della tesistenza e delle associazioni sindacali antifasciste; una democrazia intesa nel solito modo. La miseria del dopoguerra fu sfruttata per indebolire il movimento sindacale francese, facendo ricorso alla violenza. Rifornimenti alimentari disperatamente necessari venivano rifiutati per costringere ali' obbedienza, e i gangster si erano organizzati per forniresquadre di sbandati e domatori di scioperi, come è descritto con un certo orgoglio nella storia semiufficiale dei sindacati USA, che elogia l' AFL per aver contribuito a_salvare l'Europa dividendo e inde- - bolendo il movimento sindacale (vanificando così i presunti disegni sovietici) e salvaguardandol'afflusso di armi in Indocina per la guerra di riconquista francese 19 • La CIA ricostituì la mafia con questiintenti, fu una delle sueprime operazioni.Il qui pro quo fu il ripristino del racket dell'eroina. La connection del governo USA nel boom della droga prosegue a tutt'oggi. In Italia, la resistenza, che aveva liberato la maggior parte dell'Italia settentrionale, si era dispersa, assieme alle strutture di governo locali aveva tentato "di creare le fondamenta per uno stato nuovo, democratico e repubblicano, nelle varie zone che si era riusciti a liberare dai ·tedeschi" (Gianfranco Pasquino) 20 • Venne istituito un governo di centro-destra con lapartecipazione dei neofascisti, e la rapida esclusione della sinistra. · Anche qui il piano era che l'onere della ripresa ricadesse sui poveri e·sullaclasse dei lavoratori, con l'abbassamento dei salari · e numerosi licenziamenti. Gli aiuti dipendevano dall'allontanamento di comunisti e socialisti di sinistra dai loro incarichi, perché difendevano gli interessi dei lavoratori e questo, secondo il punto di vista del Dipartimento di Stato, ostacolava il tipo di ripresa economica auspicata dagli USA. Il partito comunista era collaborazionista: la sua posizione "fondamentalmentesignificòla subordinazionedi tuttele riforme alla liberazionedell'Italia e in effetti scoraggiò nelle aree settentrionali qualsiasi tentativo di introdurre cambiamenti politici irreversibili,comemodificazioninella proprietà dellecompagnie industriali, rinnegando e scoraggiando quei gruppi di lavoratori che volevano l'esproprio di alcune fabbriche" (Pasquino). Ma il partito tentòdi difendere il lavoro, i salari e il livellodi vita medio dei poveri e questo "costituì una barriera politica e psicologica a un potenzialeprogramma di ripresaeconomica a livelloeuropeo" commenta Io storico John Harper riesaminando l'insistenza di Kennane di altri affinché i comunisti fossero esclusi dal governo, anche se sarebbe stato "auspicabile" includere delle rappresentanze di quella che Harper chiama "la democratica classe lavoratrice", intendendo chi non avrebbe difeso i diritti della classe lavoratrice e dei poveri. La ripresa economica, era sottinteso, sarebbe stata a loro spese. A causa della loro sensibilità nei confronti delle necessità di qùeste fasce sociali, il Partito Comunista (per non parlare dei gruppi impegnati con la democrazia radicale) venne etichettato come "estremista" e "non democratico" dalla propaganda USA che inoltre manipolò àbilmente la presunta minaccia sovietica. DietropressioneUSA iDemocristianiabbandonaronolepromes- . se fatte nel periodo della guerra circa la democrazia nel lavoro e lapoliziavenneposta sottoil controllodi ex fascistie incoraggiata a reprimere attività sindacali. Fu sufficiente una combinazionedi violenza, manipolazione degli aiuti, e una enorme campagna di ' propaganda,per determinare il risultato delle crucialielezioni del 16 1948,in sostanza compratedall'intervento e dalleminacceUSA. La politica USA in preparazione delle elezioni venne progettata in ·modo tale che "perfino il più ottuso degli immigrati avrebbe fiutato il movimento" come dichiarò segretario italiano · alDipartimentodi Stato, conla caratteristica eleganzadellaclasse dirigente. Questa politica includeva l'intervento violento e le minacce della polizia di non distribuire le derrate alimentari, di interdire l'ingresso negli StatiUniti a chiunque votassenel modo sbagliato, di estradare gli italQ-americani che sostenevano i comunisti,di escludere l'Italia dal Piano Marshall ecc. Lo storico delDipartiméntodi StatoJamesMillerosserva chevenivaattuato un ulteriore sviluppo economico "alle spese della classe lavoratrice"datoche la sinistrae ilmovimento sindacalevennero"frammentati con il sostegnoUSA", e che gli sforzi USA stroncarono .una "alternativa democratica" al candidato governo di centro destra, che si dimostrò inetto e corrotto. La premessa politica di base era che "in quanto entità strategica, il destinodell'Italia era troppo importante perché fossero gli italiani soli a decidere" (Harper)- specialmentegli italiani sbagliati, con il loromodo di fraintendere la democrazia. Nel frattempo gli USA progettavano un intervento militare nel caso di una legale vittoriapolitica dei comunisti nel 1948,e di questo veniva fatta chiara allusione nella pubblica propaganda. Kennansuggerivainvianonufficiale di mettereal bando ilPartito Comunista così da prevenire una sua vittoria elettorale, ammettendo che questo avrebbe probabilmente portato a una guerra civile, all'intervento militare statunitense e a una "spartizione militare dell'Italia". Ma non venne ascoltato, nella convinzione che sarebbero bastati altri mezzi di coercizione, come in effetti accadde. Il Consiglio di Sicurezza Nazionale, come sempre, richiese segretamente aiuti militari per sostenere le operazioni in Italia e anche una mobilitazione nazionale negli Stati Uniti, "nel caso che i comunisti ottengano·con mezzi legali il dominio del governo italiano" 21 • La questione della fine della reale democrazia in Italia veniva presa seriamente in considerazione. Le linee di condotta politiche della fine degli anni Quaranta avevano "colpito soprattutto le regioni più poverè e gli strati socialipoliticamente meno influenti" osserva Harper, ma riuscirono a spezzare "la rigidità del mercato del lavoro" e a facilitare lacrescitadella spintaalle esportazione degli anniCinquanta, che facevaaffidamentosulla "continuadebolezza e notevolemobilità della classe lavoratrice italiana". Queste "felici circostanze", prosegue, conducono a un ulteriore sviluppo economico di un certo tipo,mentre la CIApredisponeva nuovi finanziamentisotto banco di migliaia di dollari e campagne di propaganda per assicurare che il "lieto accordo" sarebbe stato duraturo 22 • Alcune ripercussioni all'estero A parte il riarmo della Germania all'interno di una alleanza militare occidentale, che nessun governo sovietico potrebbe facilmenté accettare per ovvi motivi, Stalin considerò tutto questo conunacerta calma, apparentementecome se fosse la controparte di quello che lui stava facendo nell'Europa Orientale. Tuttavia questi sviluppi paralleli erano destinati a portare alla guerra. Riesaminando il "reverse course" in Giappone John Roberts osservache "la riabilitazioneamericana delle economiemonopolistichedellaGermaniaOccidentalee del Giappone(inlargaparte guidatedalle stesse leadershippresenti prima della guerra) fu una causa, non un risultato, della guerra fredda. La loro riabilitazione fu senza dubbio parte vitale della strategia del capitalismo americano nella sua vendetta incondizionata sul comunismo" -intenden_doinnanzi tutto un attacco alla partecipazione della "classe popolare" in qualche significativa sfera decisionale.Concentrando l'attenzione sull'Europa, Melvyn Leffler commenta che affrontare la questione della ripresa economica europea permise agli ufficiali americani di agire "per salvaguardarej mercati, le

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