Linea d'ombra - anno VIII - n. 47 - marzo 1990

sentimentale. Se avessero vinto la guerra avresti riso storto?" "Caro, nonesserecosì nazionalista,non ti si addice.E poi, cosa significa che avrei riso storto? Mi è sempre.sembratoun modo di dire villano. Magari sbaglio, ma mi ricorda una di quelle ridicole frasi che gridavamo a scuola." . \ Trevor sembrò sogghignare." · "Beh, che "motivoc'era di portarlo qui di punto in bianco?" chiese. "I tedeschi sono qui da un sacco di tempo e non ti sei mai accorta di loro." "Oh, caro, lo sai come rimango imbambolata se qualcuno mi colpisce.UscivodaGriffithe di colpo ho vistoquelmantelloe quei capellibiondi così orrendamentea spazzola-era così pjttoresco! Luimiha notatoehasorriso.Sentivochedovevofarequalcosa,così gli ho offerto un passaggio; solo che quando è salito in macchina, mi sono accorta che non doveva andare da nessup.a parte." . "Un incontro davvero fulminante" disse Trevor sorridendo. Stava riacquistando il suo naturale buon umorè. Flora pensò giunto il mpmento buono per rivelargli l'accordo sul giardinaggio. . "Chissà se ti faràpiacere...Gli ho propostodi venire la seraper aiutartiingiardino,a falciareea farei lavoripiùnoiosi. Ha accettato subito, tornerà domani." · · '.'Diomio! Andrà a finire che dissotterrerà i bulbi, romperà la falciatricee innaffieràquelloche non va annaffiato.Manonvoglio pensarci: mi arrendo. Avrai il tuo giocattolobiondo." "Caro, non essere così duro. L'ho fatto per te, sai quanto sei stanco·ultimamente.Il giardino è davvero troppo faticoso,ora che sei così terribilmenteoccupato a Londra." "Grazie a Dio non gli hai offerto il mio whisky" disse Trevor, versandosi un altro bicchiere. "Sarebbe stato il colmo." Il piccòloprigionieroapparvepùntualmentela serasuccessiva. Avevaappena avuto il tempo di tracannareuna tazzadi tèemandar giù uripanino, dopo una·dura giornata di lavoro nei campi; eppure aveva un'aria soddisfatta. Non era già venuto in questa graziosa casettadove una bella signora- pensò con un lieve fremito- era stata fin troppo gentile? Non gli aveva offerto una birra e un passaggi9 inmacchina?Nessun altro inglesegli avevamai chiesto notiziedella sua famiglia.Indossòuna camiciapulitae si dedicòai capelli spazzolandolicon cura particolare. · Trevor noqera ancora arrivato a casa e toccòa Flora accompagnare Harry nella rimessa degli attrezzi per mostrargli la falciatrice. "Faccia attenzione alle lame'' disse, "mio marito è così pignolo." . "Lo so. Io attento. Pietre molto male." Harry accennò un gesto come se raccogliesse una pietra e la · gettasse fuori dal prato. Più tardi, quando Trevòr rientrò, Harry aveva già finito di falciare il prato e i sentieri erbosi, e aveva iniziato a ripulirne e pareggiarnei bordi.Tutto senzascambiareunaparolaconFlora. Le manicherimboccatemostravanobracciabruciate dal sole. I lunghi calzoni scuri erano stretti alla vita da una robusta cintura di cuoio. Il modello, in piccolo, di un vero giardiniere. Appena arrivatoTrevor notò il lavoro fatto'e accennòun segno · di approvazione con un rapido saluto. U piccolo prigioniero si raddrizzò, e fece un inchino molto STORIE/WELCH · formale. "Li addestrano proprio bene in quell'esercito" pensò Trevor. "Dannatamentebene-,- perfinounpo' servilicon tuttoquell' inchinarsie obbedire." · La sera successiva arrivò a casa più presto e raggiunse Hairy nell'orto. Mentre aiutavaMargaretRose a preparare la c~na,Flora guardòfuori dalla finestradellacuciriae vide i due uominial lavoro - Trevor alto, forte, piacente; Harry preciso e veloce come un ometto di latta. "E senzamai scambiareuna solaparola;,pensò. "Magnifico,un silenzio perfino sgarbato. Se Trevor è scontroso, Harry non è da menò;maentrambi fanno il loro lavoroin santapace." Comemolte donne,ancheFlora avevaun'idea esageratadel cameratismoche si ' instaura tra due uomini. Tra i due, nonostante tutto, stava crescendo rapidamente una sortadi affiatamento.Flora avrebbe voluto, ogni tanto, coglierein Harry uno sguardo di ammirazione verso il proprio marito, come quello degli scolari, e avrebbe voluto vedere Trevor spiegargliper bene una cosa, con condiscendenza, in modo da rendere più evidente una reciproca simpatià che cercavano di mascherare. "Povera piccola bestiola" esclamò Trevor, dando alla sgradevole parola tutto il suo significato. "Che razza di vita.gli tocca.Lo sai che ha appena vent'anni?" Quelle parole produssero in Flora una fitta di dolore. Quando salì in camera da letto, rimase a lungo davanti allo specchio, a guardarsi il volto segnatodagli anni. Magari oggi era più elègante èli quantofossemai stata;ma leinonvolevaessereelegante.Voleva essere fresca,perfino un po' acerba.Detestava la propria ossessione di voler sembrarecosì giovane. "È patetico" dissefieramentetra sé, "ed è sbagliato.I giovani spessosono tutt'altro chebelli.Hanno la pelle brutta, i capelli trascurati,vestiti abominevoli,e non sanno mai come comportarsi. E bocche, occhi, gambe e braccia, se ne vanno tutti per conto loro." Cercava di fortificarsicòsì contro il peso degli anni. Si passò il rossettosullelabbradistribuendocon cura il ct>lore;nonvolevache il suo viso sembrasse una stanza imbrattata di marmellata di fragole. Dove aveva letto quest'incredibile descrizione? In un raccontodiJoyceCary?Si sorriseallospecchio,poi scesèper finire di apparecchiare. La sera le piaceva preparare la tavola nel modo più attraente possibile per Trevor. Dopo esser rimasto immerso tutto il giorno _insquallide complicazioni legali, Trevor aveva bisogno di qualcosa che lo facesse sentire ancora una·persona civile.Non aveva mai invitato a cena il piccolo prigioniero; la sua goffaggine avrebbe trasformato il loro pasto tranquillo in un cimento, in una penitenza. Di solitogli portava un boccale di birra in giardino oppure gliela offriva alla sera, quando lui bussava timidamente alla porta di servizio per salutare. Ricordava ancora ) come era arrossito d'imbarazzo e contentezza, quando alla fine della prima settimana lei gli aveva offerto i soldi che s'era guada- .gnato. Fu contentad.idarglielie lo ringraziòper il lavoroben fatto. Le era difficilenon far trasparirela sua freddezzadalla voce,mà lo guardò negli occhi con simpatica sincerità. A dispetto dell',imbarazzante passaggio di denaro, Flora si accorse d'improvviso che pagarlo le procurava uno strano, intenso piacere. Fu inteneritadal suorossoredi umiltàe di gratitudine,ma nello stesso tempo un delizioso, quasi imbarazzante senso di potere la 77

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