STORII/HIRMUN vano, sono sacre. Siamo un popolo sconfitto e lottiamo con arm~ morali". Le sacre leggi e le armi morali saranno subito messe in atto con pieno successo. Coloro che sono caduti nelle mani degli assassini, vengono dapprima interrogati sulla loro identità. Il capitano Pabst dirà, più tardi, in tribunale: "Ho chiesto: 'Lei è la signora Rosa Luxemburg?'. Al che ella rispose: 'Decida Lei stesso, prego'. Allora ho detto: 'Dalla foto, dovrebbe esser Lei'. Al che ella rispose: 'Se lo dice Lei' ". Egli gli risposee disse:Tu lodici. Nulla può più salvarli. In quei minuti si decide la sorte non soltanto di due, ma di molte vite, di un intero paese. Molto più tardi, sorge il tormento di un'idea fissa: cosa sarebbe accaduto, che cosa si sarebbe evitato se si fosse potuto impedire tutto ciò. Il pensiero di quelle vite spente, quelle vite vissute invano, quelle vite martoriate. Non lo sforzo della natura che li ha espressi, non la grandezza . di un'idea, non il concorso di circostanze felici che ha prodotto una tale levatura interiore, potrà salvarli; né la Accumulazionedel capitale, né gli scritti contro la guerra, né le parole sussurrate dalle carceri, né la conoscenza di Bach ("Bisogna che ascoltiate la PassionesecondoMatteo. Avevo con me la musica quando ero agli arresti militari. La studio, prima. Non è molto facile capirla - contrappunto e fuga. Subito il primo tempo: coro a otto voci con canto fermo. A inda~are in profondità quel magico tessuto, se 68 n'esce inebriati"),'non l'infatuazione per Hugo Wolf ("Oh, Sonichka ..."), non l'amore per esseri umani e animali, per versi e fiori. Devono morire. IV Dall'interrogatorio degli imputati: "Ho ancora parecchie domande in merito al colpo col calcio del fucile. Secondo Lei, qual è stata la gravità della ferita?" "Molto lieve. Perché lui si è piegato in avanti, vi ha messo la mano sopra e ha detto: 'Ma, c'è sangue"'. "Pare che abbia detto 'Sono vinto' ". "Non lo so". "Prego voler chiedere all'imputato perché ha sparato". "Perché ha sparato il capo. Perché era naturale". "In c'he direzione ha mirato?" "Ho mirato per colpire, luce per la mira non c'è n'era più. Ne· ho tenuto conto". "A che distanza era, allora, da Lei, quando ha sparato?" "Calcolo da qui fino a quel tavolo tondo". · "Quanti metri stima che fossero?" "Direi circa cinqué metri".
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