Linea d'ombra - anno VIII - n. 47 - marzo 1990

DAL MURO Scrittori della DDR VIAGGIO NOffURNO E MAfflNO PRESTO Christoph Hein traduzione di MarinaCasamassima L'auto, una vecchia Opel, apparteneva al padre di Max ed era una macchina sgangherata, color malva, un informe cubo con il muso. Il parabrezza ribaltabile e i due posacenere del sedile posteriore erano l'unico lusso dell'Opel. Il cambio a cloche, una sbarra di ferro lunga quasi un metro con in cima un pomello di plastica, si ergeva tra i due sedili alìteriori. Chi guidava dove~a tenere la mano sul cambio per evitare che saltasse la marcia inserita. Ogni volta che gli si presentava l'occasione di guidare quella macchina Mmç lo faceva e, di tanto in tanto, chiedeva a me di accompagnarlo. Anche se non avevo la patente mi dava il permesso di portarla per un paio di chilometri quando capitavamo su dimen'ticate strade di campagna. Allora mi aggrappavo al volante con tutte e due le mani e sudavo. Il cambio lo teneva Max Un anno dopo il muro (foto di Horold Evons, 1962). che, eccitato, mi parlava come a volermi convincere di qualcosa. Un venerdì Max mi telefonò. Dopo il lavoro doveva accompagnare a L. un insegnante, un conoscente di suo padre, e P?i riportarlo a Berlino in nottata. Mi chiese di accompagnarlo e 10 dissi di sì. Aggiunse che aveva a disposizione otto ore soltanto e che doveva percorrere in tutto seicento chilometri, non avrebbe potuto quindi farmi stare al volante. Replicai che lo avrei accompagnato lo stesso. Quando nel pomeriggio arrivai da lui aveva già tirato fuori dal garage l'auto. Suo padre stava sul marciapiede con un uomo molto magro dal volto afflitto.L'uomo, forse più grande di Max di appena qualche anno, appariva davvero magrissim?. Salì in macchina e si sedette maldestramente sul bordo del sedile posteriore. Appena giungemmo all'autostrada M~ si ~PP?ggiò allo schienale. Parlavamo piano, l'insegnante, dietro d1no,, guardava nervosamente fuori dal finestrino. Più tardi cantammo canzoni, corali di chiesa e motivi di successo. Iniziava a tramontare quando lasciammo l'autostrada. Poco prima di L. l'insegnante ci chiese se eravamo già al corrente~ tutto. Io dissi che npn sapevo nulla, Max che la cosa non c1 interessava. Avrebbe portato a Berlino lui e la sua famiglia e non

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