CONFRONTI fonti giàpubblicate! Le biografie contemporanee sono più professionali e vi è ben poco spazio per l'immaginazione; inoltre si è affermata una forte distinzione tra biografie di letterati e biografie storico-politiche e l'attuale 'Zeitgeist è ostile alla biografia come genere, anchè nella variante dissacrante di Strachey. Per finire, i crescenti rapporti con le 'vedove' e una certa confusione sullo scopo ultimo di una biografia allontanano la nostra epoca da quella di Strachey. Oggi, a differenza di allora, le biografie fanno molto i conti con Fr~ùd e· con le varie 'teorie della personalità'. · Cosapensa delle biografiepsicanalitiche? Le difficoltà delle biografie freudiane, in particolare la tendenza a fare del conflitto edipico la chiave esplicativa di una personalità, sono note. Eppure hanno avuto un ruolo importante nello svelare la dimensione sessuale, che per certi versi è 'sociale'. Inoltre, la visione della politica come sublimazione, le opere di Reich e di Bruno Bettelheim hanng gettato nuova luce sulla dimensione privata e sulle fobie delle personalità politiche. Un pericolo che vedo oggi è il riduzionismo: dire cioè che ogni cosa dipende da qualcos'altro. Al contrario, io insisterei sulla relativa autonomia dei risultati ottenuti dal nostro protagonista. Non sono però affatto contrario a cercare di rapportare le personalità dei nostri eroi a determinate tipologie o categorie che vanno da quelle della 'tragedia classica fino al mondo animale. Nicholas Mosley disse del padre, Oswald, che era come 'Edipo a Colono', colpevole di un peccato irremediabile, mentre Beatrice Webb scrisse che gli Inglesi sono come 'cani e uccelli, meno spesso cavalli e gatti, quasi mai maiali'. Keynes si riteneva uno stregone, un mago: mi sembra una definizione appropriata! Qual è lo scopo ultimo di una biografia, tanto più di un economista? Credo eh~ la maggior utilità di queste biografie risieda nella possibilità di ricostruire la storia intellettuale e il contesto nel quale operava il nostro uomo. Le faccio un esempio keynesiano: nel TreatiseonProbability, noi sappiamo che la parte sull'induzione, che occupa gli ultimi libri, è stata aggiunta successivamente, per completare l'opera e darle una veste definitiva, ma non ·era l'induzione il movente primo che spinse Keynes ad occuparsi di probabilità. Egli voleva trovare una via per uscire dai dilemmi etici che gli poneva Moore. Le biografie devono essere in grado di ricostuire quelle che furono le preoccupazioni intellettuali cruciali di Ùn uomo. Se vuole scrivere una storia dell'idea di induzione, allora citi pure il Treatise, ma non sarebbe una storia intellettuale di Kèynes., La suabiografianon è stataaccoltabeneda alcunieconomisti. Perché? È vero. Ad esempio Peston dice che 'la validità logica di una teoria e la sua rilevanza empirica sono indipendenti da chi le ha formulate'. Questo presuppone che gli uomini siano come le stelle, fissi e immutabili. E che vi sia un unico modo di 'parlare del mondo', slegato dal concreto soggetto che produce il discorso. Ma anche gli economisti - dopo tutto- sono uomini che parlano di altri uomini e del mondo! Lo storico deve mettere a disposizione del lettore gli elementi biografici, ricostruire l'ambiente nel quale il suo personaggio operava, delineare quali erano i problemi che lo toccavano nel profondo. Non è detto che la vita rifletta l'opera e viceversa, vi è peròun ampio spazio di indagine tra questi due poli, che deve essere esplorato volta per volta. Anche le dottrine economiche non possono essere scisse dal contesto nel quale _nascono e dietro certe dottrine ci sono certi uomini. A -P--E·R ·T ·U ·R ·E LACOLLANA DI-LINEAD'OMBRA I dileminldel nostrotempo• del nostrofuturo. · Ilpensierochepuòaiutarcia comprenderli• ad agir~ e le polemichepiùnecessarie. le aperturedel '900 al secoloincipiente. UN RACCONTO-PAMPHLETDI UVN.IOUlOJ DE NAR O 'FALSO UN PADREAUTORITARIOEUNO STUDENTI:SENZA SOLDI • UN "PAGHERÒ" FALSIFICATOCHE PASSADI MANO IN MANO PROVOCANDODISASTRI•UNA NARRAZIONEE UNA REQUISITORIJ,, ~~t=~6~~~ ZIONE SOCIALEE INDIVIDUALE. ~ML';5~~~~i. 1 fLT~ RIGOROSOEATTUALE Lev N. Tokto~ Denarofalso. Unrocconto-pomphlet sulla potenza corruttrice deldenaro. pp. 112L 12.000 GLISCRITTORI ELAPOLITICA ILMONDO DOPO LA FINEDELLA SECONDAGUERRAMONDIALE • STORIEDI GUERRAEDI PACE,DI RICCHEZZAE Dt POVERTÀ•LERESPONSABILITÀ DEU'EUROf'A • ~~t.~ ,8h_T~t~NJo, GORDIME/1,GIV.SS. HALL,HALL/- DAY, KONIIAD, RUSHDIE, SONUG, THOMPSON, VONNEç;uT. "Voices•, Gliscrittori e lo polltico. Chefannoechedicono, gtintellettuali? Partono: Boll, Chomsky, Eco, Gordimer, G ass,Hall,Hallidoy, Konrod,Rushdie, Sontòg, lhompson, Vonnegut. pp. 144L 12.000 DISCORSO SULLE TREGUERRE MONDIALI OVVERO,I MORTI• SEGUITO DA • HIROSHIMA t DAPPERTUTTO• CHI HA LA FORZA DI IMMAGINARE MILIONI DI MORTI!CHI HA LA FORZA DI PIANGERLI• IL LUTTO OECO• NOI I SUPERSmlEILNOSTRODESTINO• LA PRODUZIONE DI ARMI • COLOROCHECl RICATTANO. COLOROCHE Cl MINACCIANO • SCIOPEROE RE$1STENZA• A CURA DI EA MO/li GuntherAnders, Imorti. Discorso sulletreguerre,oondioli DopoAuschwitz edopoHiroshima noi,i superstiti. pp. 128L 12.000 LETECNICHE DELLA NON VIOLENZA LA NONVIOLENZA COME RIVOLUZIONEPERMANENTE• TECNICHE. INDIVIDUALI E TECNICHE COLLETTIVE• LA NONCOUABORAZIONE • L'ESEMPIODI GANDHI • LOTTA NONVIOLENTA CONTROILRAZZISMOIN AMERICA EIN AFRICA • UN "MANUALE PRATICO" PER .L'AZIONE POLITICA . AldoCapitini, Letecniched llononviolenza. Untestodausare, unmetododilotta. pp. 176L 12.000 dafebbraionlibreria Distribuzione Giunti - Firenze
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