Linea d'ombra - anno VIII - n. 46 - febbraio 1990

STORIE/PERA Fotodi Elliott Erwitt (Magnum, 1974). quando i nostri padroni dormono. Ho notato che il tuo padrone ha il sonno pesante, e quindi di lui non dobbiamo darci troppo pensiero. La mia padrona invece è pericolosa, soffre d'insonnia e potrebbe sentirti. Non abbiamo scelta, dobbiamo ucciderla. Per fortuna, c'è un modo semplice: sputarle nell'orecchio. Lo so perché una volta una zingara le ha letto la mano, e le ha detto di fare attenzione a non lasciarsi sputare da nessun cane nell'orecchio, perché sarebbe morta sull'istante. La mia padrona ha riso, perché è una stupida razionalista e nella sua ottusità sconfinata non crede alle profezie; comunque le sembrava assurdo che un cane potesse venire a sputarle nell'orecchio. Ma io so che le zingare non mentono mai, e per questo confido che, se solo tu riuscirai a raggiungermi, la nostra fuga questa volta riuscirà. Caro Pit, rrii rendo conto di chiederti molto: la vita in Burundi deve essere così bella, che anche allontanarsene per poco deve essere un vero dispiacere - un sacrificio, come amano dire i proprietari. Ma pensa che te ne ho parlato io per prima, che dopotutto è anche per merito mio che sei riuscito a raggiungere quel meraviglioso paese da cui nessuno vorrebbe mai fare ritorno ... Torna solo una volta, e pensa che il tuo gesto eroico sarà impresso a lettere d'oro negli annali della storia gloriosa del Burundi, pensa che forse la tua azione leggendaria ispirerà le anime più nobili del Burundi ad attuare la liberazione dei confratelli prigionieri in questo gemebondo impero ... Diventerai famoso, carissimo Pit, così famoso che tutte le cagnoline del Burundi appenderanno il tuo ritratto nelle loro cucce, e tutte sogneranno di giocare con te ... E magari avrò anch'io il mio piccolo posto nella storia del Burundi, come colei che ispirò l'eroica e audace impresa ... Pensa che bello, vivere nel Burundi omaggiati delle attenzioni di tutti i bellissimi cani flessuosi e felici che vi abitano ... Sto sognando, me ne rendo ben conto, ma cosa posso ormai fare per consolarmi, se non immaginare un radioso futuro nel paese dove si respira l'aria profumata della libertà ... Ti bacio, e prego gli dei che questa mia ti giunga. La tua Ro che langue nella sventura, e non cessa di amarti. Carissimo Pol-Pit, a questo sìamo arrivati!?! Mi tocca leggere di te sulla Gazzetta Internazionale? Sono già due settimane ormai 74 che i nostri giornali non fanno che parlare del colpo di stato in Burundi, sono preoccupatissimi di quanto sta avvenendo. Il tuo padrone ha visto sul giornale la foto del nuovo dittatore, e ti ha riconosciuto! Avresti dovuto vedere la sua faccia. Era costernato: "Ma come, il mio fedelissimo Pit, il mio ubbidiente schiavo, cane e compagno, cosa mai si è messo a fare!". L'articolo spiegava che secondo l'uso locale il nuovo dittatore aveva adottato il titolo di Pol, ossia "Dio e sovrano", "Lord and Master", "Gott und Kaiser"~"Dieu et Empereur", "Bog i zar" ... non mi ricordo più come si dice nella lingua locale ... ma no, che stupida, si dice appunto Pol. Pol-Pit, dunque ... Si dicono di te cose terribili, e per questo anch'io ho ritenuto opportuno conformarmi immediatamente al tuo nuovo titolo. Scrivono che non hai nessuna pietà dei tuoi oppositori, e ti compiaci delle peggiori nefandezze. Il tuo ritratto è esposto ovunque, le tue opere vengono recitate nei teatri, i tuoi libri sono gli unici pubblicati nelle case editrici dello stato del Burundi... Mozzano le mani a chiunque osi impugnare una penna, tagliano la lingua a chiunque osi recitare in pubblico, sottopongo- 'no a lobotomia chiunque osi dissentire dalla tua filosofia politica... No, mio dolcissimo Pit (permettimi di chiamarti come ai vecchi tempi!), non posso credere che tu ti sia così trasformato ... deve trattarsi della propaganda della stampa locale ... È vero che noi non abbiamo mai parlato molto di queste cose politiche (avevamo ben altro da fare, e comunque, ci siamo visti per così poco ...), però ... tu che mi hai resa così felice, puoi adesso essere diventato così feroce? Qui hanno scritto moltissimo di come hai fatto a fettine il nostro ambasciatore, Andrea di Pian del Carpine: si scrive che lui fosse più che disposto a riconoscere il tuo potere in Burundi, e che fosse venuto nella tua reggia a renderti la consueta visita diplomatica, quando tu l'hai interrogato chiedendogli se aveva letto le tue opere ....si dice che Andrea di Pian del Carpine non avesse ancora fatto in tempo a ultimarne la lettura, che tu ti sia adirato moltissimo con lui, e che nonostante tutte le sue più tremebonde scuse tu l'abbia condannato a una morte atroce facendolo tagliare a fette sottilissime dal boia nella pubblica piazza. E per giunta davanti a sua moglie, Donna Lavinia, che è svenuta e non si è più ripresa ... Pit! come è possibile che tu abbia fatto una cosa del genere?!? Scrivono anche che tu abbia somministrato cianuro a un nostro scrittore, Albino Tassi, che era in Burundi in vacanza: e tutto questo perché costui non sarebbe stato all'altezza di sostenere una discussione filosofica con te. Come hai potuto! Era solo uno scrittore, di filosofia ne aveva soltanto sentito dire al liceo, ma era tanto una degna persona ... una degnissima persona ... E poi, Pit! Da quando mai ti occupi di filosofia? Non ricordi come deridevamo i nostri padroni e i loro discorsi intellettuali? Certo, mi sembra di capire: devo mancarti molto, e nell'impossibilità di giocare con me ti set ridotto a dedicarti anche tu alle occupazioni del tuo ex padrone ... Sei incrudelito anche tu come loro ... Ma perché perdi così il tuo tempo? Il NOSTRO temt,o! È più di un anno ormai che non ci vediamo, e io aspetto ancora che tu venga a liberarmi ... È veramente impossibile organizzare la nostra fuga senza tutto questo dispendio di energie politiche? Era veramente necessario che tu facessi nientemeno che un colpo di

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