Linea d'ombra - anno VIII - n. 46 - febbraio 1990

Il giovane sorrise. Fabio sudava. Era ancora intabarrato,cosìcomeeraentrato. Ma, soprattutto,era la consapevolezzadìesserefuorpi ostoafarlo sudare. Raccomandò a Anna di darglidamangiare letrasmise le poche istruzioni del pastore. Poi salutò. Si commosse al breve bacio che lei gli stampòsullaguancia. Fece solo un cenno del capo al giovanecheglisorriseinrisposta, senza più, nello sguardo, quell'espressionecosìseriaevigile. Al suo "Grazie", Fabio rispose "Auguri". Uscendo in strada non pensava a nulla.Quell'e~isodsioi spiegava da solo: un fatto concluso, chiaro.Comechiaroerail solo intento che ormai lo muoveva.Sarebberitornatol'indomani con un nuovo profugo. E ancora nei giornisuccessivCi.ercando di non farsi prendere. pi farsi prendereil piùtardipossibile. TRELETTEREDI RO Pia Pera Carissimo Pit, dobbiamo fare qualcosa al piùpresto. La nostra felicità è in mano a una massa di scriteriati,i nostripadronsiono degli impotenti incattiviti e invidiosi, degli.orribilificcanaso invadenti, che non impareranno mai,a lasciarci np~ce. Li hai sentiti, l'altro giorno: non dobbiamofarcitravolgere dal sesso, dobbiamo parlare, dobbiamoparlare...Visto.chpeaura che hanno di noi, quei fetenti?Vorrebberocontrollarcmi,etterci a regime, sarebbero perfino capaci di impedircidiincontrardci, separarci per sempre. Triste destino il nostro, essere stati vendutischiavaiquegli esseri... quegli esseri asessuati e infelici,quegliesserriivoltaneti autoritari che non contenti di averciderubatodellanostrlaibertà, adesso pr~tendonoanche di vietarciquei pochimomendtigioia che riusciamo, malgrado tutto, a conquistarci. Soloa pensarci mi ribolle il sanguenellevene.Diomios,ono così pretenzio~i! Si credono così intelligenti!Co~tu~tiiloro discorsi, non si rendono nemmenocontochesenzad1n0.1..senza di noi sarebbero delle nullità complete.Senzadinoinonsaprebbero nemmeno che dirsi. Ipocriti schifosi. Se ne vanno a passeggionelp~co,tu~atigghindati nei loro ridicoli abiti, ci tengonoal guinzagliom, aiunavolta che ci tolgano il collare e ci lascinodivertirepercontonostrNo.on sia mai detto! Certo, gli piace fare gli evoluti,i pro~essisiti, libertari, così ci concedono graziosamentedi annusarcfiradinoi durante le loro passeggiate. · Fra i due non saprei veramentechi è il piùinsopportabile. La mia padrona è una disgustosa bugiarda.Va al parcoale~gerSei. siede su una panchina, pretende di farmi starfe~a tutto~tlempo al suo fianco, mentre sfoglia quei libricciniches1 porta dietrFo.a finta di interessarsene appassionatamente,mainrealtàt,elodico io, non si diverte affatto. È un essere completamentveuotosi, annoiae non sa cosa vuole. È per questochemitien_egaul inzaglio e non mi permette di lasciare il suo fianco. Mi fa stare lì, a STORIE/PERA sbadigliare,io friggo di noia, con questa differenza fra me e lei: chementreìo so benissimo cosa farei se solo potessi agire di testa mia, lei non ne ha la minima idea. Ogni tanto smette di leggere, ioprendoa mugolare, a premere col muso contro la suamano, lei allorami rivolge uno sguardo distratto, mi accarezza, io le lecco lamano, cerco di impietosirla, di indurla a lasciarmi andare, ma lei,crudele,pretende che iomi accontentidelle sue carezze, crede di potermi fare star buona così. La odio.· Ma la cosa ,peggiore è quando si mette a fare la padrona illuminata.Di solito succede così:vede seduto su un'altra panchinadelparcoqualche altroproprietario dall'aria distinta, e simette aguardarlosorridendo. Be', ti racconto un caso concreto. Tempo fa era al parco a leggere un romanzo. Nella panchina di fronte andòa sedersi un signore con barba occhiali e cravatta che stava leggendo una rivista di economia, un signore dall'aria molto distinta,moltoper bene. La miapadrona l'ha guardato perun po', ha continuato a leggere, ma la conosco io, sai... Non stava leggendoproprio per niente, faceva finta: cambiava posizionedi continuo, stava lì a provare tante pose diverse, tutto per avere l'aria interessante:..Lei, interessante!Be', l'hai vista tu, cosapuò mai averci di interessante..: Il signore seduto di fronte se n'è accorto.Anch'io mi ero messa a guardarli, lui e il suo cagnolino. Ed ero molto preoccupata: lui, si capisce, era uno stronzo di proprietario, tutto sussiegoso e soddisfatto di sé, ma avresti dovutovedere che razza di bestiola si tèneva al guinzaglio: un rivoltanteruffiano, non faceva cheguaireper attirare l'attenzione del suo padrone, lui lo accarezzava e quell'idiota mugolava di piacere... Stava lì a guardare il suo padrone come se fosse un genio, nel più completo asservimento, e a me, nemmeno uno sguardo.Anzi! Auncertopunto la miapadrona ha lasciato cadere laborsetta. Il signore con barba occhiali e cravatta l'ha guardata, facendo fintadi non averla vista fino a quel momento, si è alzato e si è precipitato a raccogliere la borsetta della mia padrona. A quel punto- vecchiocopione! - si sonomessi a chiacchieraredelle .cos<p; iù scipite e più scialbe di questomondo: lui, che la fantasia mancosa dove stia di casa, sollevando il libro ne ha letto il titolo, hagratificatola mia padrona con un gesto di apprezzamento,poi naturalmentesi è messo a parlare del libro e dell'autore, da lì, comeè ovvio, sono passati alla letteratura in generale, poi dopo unpo' sono riusciti a parlare di sé, sonoseguite le solite domande chesi fanno i proprietari: e lei, signorina,di cosa si occupa? ciove vive?quanti anni ha? è da molto inquesta città? posso permettermidi chiederle il suonome? viene spesso in questo parco?mache stranoche non ci siamo mai incontrati prima! e, mi dica, le piace andareal cinema? l'ha visto l'ultimo film di... Davvero?E come le è parso? E giù la mia padrona che cinguettava: O; certo, un grandissimoregista! per non parlare poi del dibattito straordinarioche ha suscitato, e poi, devo dire che a me piace di più andare a teatro... ma via, diamoci del tu, in fondo abbiamo tanto in comune! · Tanto in comune! Razza di stronzi! Perché mentre loro dicevano tutte le loro scempiaggini, c'ero io, poverina, che dovevosbrigarmelacol volpino del signorebarbuto e occhialuto, che era quanto più di nauseante mi sia capitato di incontrare in 71

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