Linea d'ombra - anno VIII - n. 46 - febbraio 1990

IL FIGLIO .ADOfflV0 Julio Ardiles Gray traduzione di AlbertoCristofori Eccola lì un'altra volta, fenna ali' angolo, che guarda verso la mia finestra.'Viene quasi tutti i giorni, dopo pranzo, e mi sorveglia. Non viene al sabato e alla domenica. Per questo suppongo che venga per il mio Marcelo, per portarselo via. Ma non può essere sua madre. Se vivesse, sua madre avrebbe una quarantina d'anni. E questa donna è molto vecchia. Deve averne più di sessanta.E poi è di condizione umile eJ osé Luis mi ha assicuratoche la madre di Marcelo aveva una buona posizione, come tutti loro. Apparten<?va una buona famiglia, solo che ha preso una brutta strada e le è capitato quello che le è capitato. No. Questa donna non può essere la madre del nostroMarcelito. Ma potrebbe essere una zia. Neanche. La madre del nostro Marcelito, secondo quanto mi ha detto José Luis, non aveva fratelli. Era figlia unica e per.questo sicuramente era una disgraziata ed è finita come è finita. Ma è possibile che sia una delle nonne. O una delle zie della madre del nostro Marcelito. Ma non credo che sappiano che il bambino lo abbiamo noi. Non possono saperlo. José Luis me lo giura e rigiura. Quando l'ha portato aveva due o tre mesi.Comunque, all'anagrafe c'è scritto che è nostro. Morivo dalla voglia di avere un figlio, ma non potevo: secondo il medico hounamalformazione che mi impedisce di restare incinta. Quando l'ho saputo, ho cominciato a pensare di adottarne uno. José Luis si è opposto, in principio. Più tardi è stato lui a portare Marcelito. Gli ha fatto tanta pena, dopo quello che era successo, che se l'è portato via senza dire niente a nessuno. Eccola lì. Guarda ancora verso la finestra. Muoio dalla paura chiepossa essere una delle nonne e che me lo porti via. Se fossi la nonna di Marcelito, muoverei anch'io il cielo e la terra. Ma non può farmi questo: l'ho allevato per dieci anni. Non ha conosciuto altri genitori che José Luis e me. Non gli abbiamo fatto mancare niente, mai. Gli abbiamo sempre comprato i vestiti più belli, i giocattoli più belli. Quando è stato male, l'abbiamo fatto vedere dai migliori specialisti. Lui non saprà niente. Non lo saprà mai, perché neppure alla mia famiglia l'abbiamo detto. Abbiamo detto che adottavamo un figlio che ci avevano dato, nient'altro. Non apriròmai bocca, e neanche José Luis. Lui moltomeno, perché separlagli può costare caro, soprattutto adesso che lecose sono cambiate. Adesso sta guardando di nuovo. Aspetta finché andiamo al collegio, perché io porto Marcelito al collegio tutti i giorni. E lo accompagnerò finché sarà grande, finché andrà all'Università, anche se si offende e mi dice che non è un frocetto perché la madre debba sempre seguirlo. Anche se mi dice che i compagni lo prendono in giro, io l'accompagno e Iovado a prendere. Non voglio lasciarlosoloneppure unmomento.Tremo al pensieroche gli dicano che non è mio figlio, che è un figlio adottivo. Tremo perché allora vorrà sapere chi è la madre, e come abbiamo fatto per adottarlo, e perché non glie!' abbiamo detto. E forse ci odierebbe, perché forse non potrebbe capire che José Luis stava facendo il suo dovere. E poi, noi gli abbiamo dato la protezione e l'affetto che la madre non gli ha dato in vita. Sì, perché quella donna doveva essere pazza per fare quello che ha fatto. Più passa il tempo e più è un'ossessfune. José Luis mi dice di non pensarci, che mi ammalerò, che finirò per impazzire.Ma come faccioa non impazzire? IIcuore me lo diceva: prima o poi do- ""' ,~ ... foto di MarceloMontecino. veva succedere.MaJoséLui~m~tranquillizzava,diceva che era impossibileche si sa~ss~.L unicochesapeva era Astorga, ma Astorgaè morto in un~cidentel''.111~0 scorso,sicché da quel la- • to non e' è pericolo.Pe:o_lecoses1nsanno.Possono passare anni e aqni,peròlecoses1n5:1nno. ~dessononso questa donna comeha fattoacapire.Perchesonosicurachese si ferma tutti i giorni dopopranzogiùall'~goloenonsen~v~finchénonporto~- celitoa scuola è perche ~ qualcosa.Ch1ssacome ha fatto a capirlo. lo nonhomaidettomenteanessuno.Puòdarsi che a JoséLuis si siascioltalalinguasullavoro,manoncredo.Giura erigi urache non l'ha maidettoanessuno. Al suolavorotutti credono che sia nostrofiglio.Solola?1ammas che~eli~ è a?ottato e che noi l'abbiamoiscrittoali ana~afeC?ncert1f1cat1 falsi come se l' avessimo avutonoi.Neppure Ii medicoel'ostetricache ci hanno µato i certificatisapevan_o da ~oveveniva.Abbiamodovutopagarli un bel po' per i certificati,eperquestonon hanno aperto bocca e fatto domande. . Adessoguarda di n_uovo lafinestradelnostro appartamento. Ho già dettoa JoséLmschequandovainpensione ce ne andiamo dal paese.In~ile,dovelecoseso~opi~ tabiliche qua:E poi saremoviciniec1sonodellebuoneUmversitadove Marcelitopotrà studiare. Oggi la vecchiaè venutaconquelsoprabitogr~gio.Ha sempre in manola stessaborsa.Staaspettandoche usciamo. Ma oggi nonloportoa scuola.Restoasorvegliarlae a vedere quelloche fa. l'h ·11 La coscienzaioce O tr~qma.Sesiscoprisse, anche seJosé Luis mi dice eh~n?n_scop_~ann? iente,posso dimostrare ai giudicicheinquestidieçianmlabb1'.11lloc~toe l'abbiamo ~ato propriocome se fossenostrofigho.Leinon lo amava. Se 1 a-, vesse amato non sarebbe ~da!<1 a mettersidove è andata, e a esporre suo figlio a tutto. Le! e I suoicompagniso~o i:nortinell~ sparatoria,e il nostroMarcelito~vrebbepotutomonrci anche lm. Dimostreròchelamadre raun'rrresponsabile e che noi abbiamo solo fatto un'o~ra dicarità.Gl_iab~iamodato,una casa, l'abbiamocircondatodi affetto.SeJoseLws, quando 1 ha scopertoa dormire in una coperta in una_ng?lo, allafinedell'operazione, non l'avesse portato a casa, chissacosanesarebbe stato, di questa creatura.Nonvoglio~eanchep nsarci,aMarcelito in un orfanotrofio.Diròcosì, sec1scoprono, a~cheseJosé Luis dice che non possono. Ol~e~tto Astorga, l'unicotestimone, è morto l'anno scorso in un mcidente. · Da La nochede cristal y otros cuenJos, TorresAgilero Editor, Buenos Aires, 1987. 51

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