STORlli/MACHADO Così chiamavano quel vecchio robusto, tre volte sposato, figuraemii:iente proprietariodi quasi tutto il villaggio,cheaveva riempito di figli e nipoti. - Vedetevela con le donne. Sono state loro a inventare quest'affare del cimitero. Quanto a me, quando sarà la mia ora, moriròsolo soletto lassù nel bosco, già l'ho detto. Uno dei giovani si intristì improvvisamente. - Non angosciarti, ragazzo, disse il Fundador battendogli sulla spalla. Vi·farò fare un altro stadio. - Non penso allo stadio, penso ai defunti. - Finge, Fundador! intervenne il compagno. È al campo sportivo che pensa, non pensa ad altro. E anche io. La nostra squadra è stata sfidata, lo sa. Ci allenav~o tutti i giorni. Adesso, dopo che il morto sarà stato seppellito, come la metteremo? Eha aggiuntocon astuzia:-Non crede che ununicodefunto sia troppopocoper darglil'aspetto di uncimitero?Ep€rdipiù uno sconosciuto... neanche cittadino di Arraial. - È così e così! sussurravo io ali' orecchio del ragazzo. Ma lui non mi sentiva, non mi poteva sentire. - I colpevoli siete voi, disse il Fundador. Io ho fatto fare un camposantoe voi avete fatto uno stadio. -È stato un puro caso, Fundador, un puro·caso... - Anche le dimensioni, identiche, così mi hanno detto! Il primo ragazzo si zittì, l'espressione frastornata.E, seguendo un impulso che ebbe la meglio sulla sua timidezza, si rivolse al vecchio: - Fundador, non lo abbiamomai avuto! Nessunoparlava di morte. Tùtti,J>ensavanosolo a lavorare e a vivere. Lei poteva salvarela nostra squadra. La partita è fissataper la fine del mese; la nostrasquadra è giovane,ma la vittoria è certa. Verràgente dai dintorni, e sarà un onore per Arraial. Se permette, troviamo una sistemazione al cadavere, si rimanda l'inaugurazione, e in tre settimanefacciamo un altro camposanto, forse anchemiglioredi questo... - Adesso è tardi, rispose il Fundador. Eradavvero tardi. Le vecchieoramai mi avevanolavato e mi stavanovestendo. Mai mi ero visto così elegante. Buttati gli stracci, mi hanno infilato in una indefinita giacca nera, a metà tra la giubba e la marsina.II risultato è un defunto abbastanza presentabile,perlomeno pulito. Lamaestraha assuntoun'aria dolente.Vestitaleipuredi nero, l'aspetto piangente, sebbenesenzalacrime -era lei il maestrodi cerimonielapadronadel funerale.Le stavanoattornoaltredonne. Si comportavacome se fosse la mia vedova... I ragazzi avevano notato nei modi reticenti del Fundador una certa indifferenzaper i preparativi. Andavanofacendo lostessosordo lavoriocontrola cerimonia dell'inaugurazione. Portavanodue argomenti: uno, io non ero del post6; l'altro, riempiendosi il villaggio di cadaveri, sarebbe scoppiata presto un'epidemia. Se qualcuno avesse avuto dubbi, bastava andare a chiedere ai medici della dttà vicina. Il Fundador invalidò il secondo argomento ordinando di chiuderetutte le strade e seppelliresubitogli altri mor~i.Al primo risposeroledonne,che nessunosaquandosaràlanostraora.Quale 72 Bombini del Nordeste (foto di Alain Keler/Sygma/G. Neri). destinazionesi darà dunque alla nostra carne? I ragazzi ascoltavanosconcertati.Di queste cose non si erano mai curati. - Sì, siete giovani e nonci pensate, insistevanole donne. Ma sappiate che a questo mondo non si muore solo di vecchiaia. Pensiamoun po' al futuro: la morte ci è incollataalla pelle. E nonappena si sonouditi i primi rintocchidellecampaneche annunciavano il mio seppellimentoper il giorno dopo, i ragazzi si sono ritirati, scoraggiati, e sono scesi fino alla piazzetta. Un nuovo sentimento amareggiava adesso i loro cuori. - Tuttoperduto.Dobbiamofarliavvisareche lapartita è stata rinviata. Che scalogna! Nella conversazionevicino fontana, circolavanotermini fino allorasconosciutiad Arraial:"bara", "feretro", "funerale" e altri, lanciati dalla maestra. Le ragazze non parevano tristi. Si sarebberopersa la partita, è vero; ma in compenso, il funerale equivaleva a una festa. La primacerimonia pubblicadi quel genere ad aver luogo a Arraial. Molte rimasero in casa, a preparare i vestiti. Vedendomiin nero tra ceri e donne che pregavanoo fingevano di pregare - i ragazzi si impressionarono. Risuonava in loro l'avvertimento funebre della vecchia, rafforzatoadesso dall'incessante rintocco dellacampana.Rinunciaronoaboicottare la cerimonia:lo stadiosarebbediventatounvero camposanto... lo ero, in effetti, un defunto convincente. I bambini si arrampicavano sulla predella per spiare, 'e retrocedevanoper la paura, invariabilmente allontanati dalla lancia puntuta del mio unico dente. L'indomani, il villaggio si svegliò di buonora. Era stata una nottedifferente, unanotte incui ciascuno si era coricatoconvinto di avermi lì, al suo fianco. I cani guaivano ininterrottamente. Nessuno si affacciava alla finestra.
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