Linea d'ombra - anno VIII - n 45 - gennaio 1990

americano, quello che va dalla fine degli anni Trenta ai primi anni Cinquanta. Dick Tracy è sicuramente di destra, difensore della legge, ed esercita la sua opera di repressore nei confronti di criminali cattivi e fantasiosi finché si vuole, ma sicuramente di mezza tacca Maivi si legge, se non per accenni - vaghissimi, alcun riferimento alle trasformazioni che le grandi organizzazioni criminali stavano imponendo in quei tempi all'economia e ai rapporti di potere negli Stati Uniti. L'immagine che ne esce della polizia americana non è sicuramente quella che fu, pasticciona, sanguinaria e corrotta, ma piuttosto quella di un'organizzazione efficiente e moderna, pulita Venticinque anni prima che Ed McBain pubblicasse le sue storie dell'87° distretto. Ma non è solo il suo ruolo sociale di tutore dell'ordine costituito, a fare di Dick Tracy un fumetto di destra: il poliziotto è infatti afflitto da un'evidente complessione moralistica che lo trasforma da investigatore a una sorta di "tutore morale" della famigliola media americana (di cui la sua rappresènta il moèlello ideale) in una sorta di estensione del controllo poliziesco anche alla vita privata della popolazione. Ma ... Ma dopo Mickey Mouse, è sicuramente il fumetto di Gould ad avere influenzato maggiormente generazioni di autori non solo di fumetti, ma anche di cinema e di lettaratura, soprattutto europei. Si pensi a José Munoz (in realtà argentino di nascita, ma europeo di adozione), o anche ali' Altan dei racconti lunghi, o anche a tutta la generazione degli autori degli anni Ottanta (anni che ben poche cose buone hanno dato, tra cui buoni fumetti), comeCarpinteri, Igort, Elfo, Loustal, Mattotti e tanti altri. La ragione principale credo risieda soprattutto nell'enorme fascino che la cruda immagine che Gould dà della struttura urbanistica e degli abitanti della metropoli americana inevitabilmente esercita su chi lavora nella narrativa per immagini. Il segno di Gould è di chiara matrice espressionista, dura, influenzata da artisti come Grosz, Feininger, Masereel e altri, che tra l'altro a quei tempi emigrarono in massa negli Stati Uniti (dalla Germania, le ragioni sono ovvie) lavorando per le riviste più prestigiose. Nonostante l'adesione contenutistica al progetto legge-ordine, la città di Dick Tracy CONFRONTI appare in realtà densamente popolata di mariuoli dalla forte carica eversiva, annidantisi in cunicoli, fogne , catapecchie e rogge limacciose: volente o nolente il nostro buon poliziotto, Gould gli disegna intorno un 'urbanistica assolutamente malata. Ho sempre pensato che Chester Gould amasse soprattutto i cattivi delle sue storie, la sua galleria di malviventi appare infatti sterminata, ed è lì che si evidenzia il suo maggior sforzo creativo; è una galleria lombrosiana dalle cui mostruosità penso che Fellini abbia tratto buona parte dell'ispirazione per molti personaggi. Basti pensare a 'Tue Mole", la talpa, semicieco e cagionevole di salute, abitante fogne e bassifondi molto bassi, o a "Prone Face" il cui viso ricorda appunto una prugna secca, o a "Shakey" colpito da costante tremolio della testa che gli ha spinto i globi oculari pericolosamente in direzione delle tempie, o ancora a 'Tue Brow" dalla fronte rugosa. I "buoni", invece, la piccola corte dei familiari e dei collaboratori di Dick Tracy, appaiono spesso stantii e melensi. Quando successivamente, negli anni Sessanta ha cominciato a essere chiaro che per rappresentare la vita metropolitana bisognava compiere scelte di campo più complesse ed elaborare analisi più ricche che non la semplice divisione in buoni e cattivi, quando i fatti di cronaca hanno cominciato a essere rivelatori di drammi sociali meno decifrabili, ChesterGould ha cominciato a spingere l'acceleratore del moralismo e del sentimentalismo trasformando il suo fumetto in una metafora sbiadita e oleografica di una società che invece, con l' avvento della guerra del Vietnam e dei movimenti politici degli anni Sessanta proponeva realtà non più spiegabili col semplice uso del "lie detector". Il semaforo di Barney Esce quasi in sordina questo Barney et la note Bleu (Edizioni Dolce Vita, L.30.000), notevole albo a fumetti disegnato dal francese Loustal e scritto a quattro mani con Paringaux. Bamey, bianco e sassofonista jazz compie all' incontrario il viaggio tipico dei jazzisti americani degli anni Cinquanta che vedevano l'Europa, e segnatamente Parigi, come meta mitica, tappa fondamentale del loro avvicinarsi alla musica colta del vecchio continente. Pochi Una tavola di loustal da Borney et lo noie bleue. artisti americani come i musicisti jazz guardavano con così grande curiosità e rispetto alla cultura europea. Charlie Parker, nero, autodidatta, provava enorme ammirazione per musicisti d'avanguardia come Schoenberg o Alban Berg e più volte cercò, senza mai riuscirci fino in fondo, e ciò era per lui fonte di grande frustrazione, un 'intesa con Edgar Varèse; francese, naturalizzato americano. Per tutti, Dizzy Gillespie, Lips Page, Dexter Gordon, e poi Charlie Mingus, solo per citarne alcuni, oltre che per Parker stesso, il rapporto con l'Europa rimane dunque fondamentale nella loro formazione artistica. Nella storia di Bainey s'intreccia, per accenni, quella di altri, molti altri musicisti del panorama jazzistico di quegli anni. Ci sono, in particolare, certi episodi tipici, quasi inevitabili nelle biografie di questi vagabondi: soprattutto il rapporto con le droghe, la vita in stanzette fatiscenti, il rapporto di amoreodio con il denaro, il sentirsi comunque fondamentalmente soli pur essendo bene accelli in qualsiasi luogo si tratti di suonare (meglio se ballabili), il rapporto con donne sposate a uomini potenti o comunque ricche e viste come mecenati. Storie d'amore in fondo piccolo-borghesi ma fortemente volute e inevitabilmente realizzate. Tutto questo c'è nel libro di Loustal e Paringaux; ma ci sono, soprattutto, i disegni: tavole intense e bellissime di uno dei pochi disegnatori europei di fumetti veramente malati di blues. DICK T RACY ,.,----=,..---------., -----..,,,..,,.---.--.----.. .----------- E NELLA ~UA =:>TANZA, BD. LOTTA Dl6PERATAMENTE CDL5LD ~PETID. 44 A'! I CAPELLI OAP06TO LAl3A.RE3 a;; __ _

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