Linea d'ombra - anno VIII - n 45 - gennaio 1990

le antropologie e le storiografie, per ospitare anche Hans Kohn che della teoria della politièa fondata sulla guerra scrisse una alta confutazione in tempo reale (Not by arms alone. E se pubblicò, in inglese non fu colpa sua, altrimenti lo ammazzavano). Il merito dei costi tuenti, dei resistenti, non sta nell'essersi rappresentati i fascisti come nemici totali per ucciderli e sconfiggerli (cosa che per fortuna non sempre fecero) ma nell'avere scritto la costituzione che hanno scritto. Come esegeta della resistenza preferisco Meneghello a Salvatore Natoli. Il libro di Natoli ha un solo aspetto positivo: è una segnalazione di un autore. Gentile si legge poco: bisognerebbe leggerlo di più; studiarlo di più. Qualcuno ha scritto che una buona dose di preghiera obbligatoria è uno dei fondamenti di una buona educazione dei giovani perché protegge per tutta la vita dalle origini religiose. Mi auguro che i giovani leggano Gentile, che possano mettere a confronto la sua concezione dello stato, del diritto, della politica, della democrazia, della nazione con le culture del mondo, con i fatti del mondo: un mondo in cui Presentiamo, in questo breve scritto, i primissimi risultati di una ricerca sull'opera di Francesco Alberoni. La ricerca, finalizzata alla formazione di un completo lndexAlberoniarutS, comprensivo · di Concordanze, Lexicon (lndex VocabulorumN otabilium) e/ndex Auctoritatum, è promossa dalla Accademia di Filologia Avventurista (AFA) e si avvale della collaborazione del centro di Analisi Linguistiche Diabolicamente Ostiche (CALDO). Si tratta - ben si comprende - di un lavoro estremamente impegnativo, sia per la vastità del corpo alberoniano, sia per la complessità dei criteri adottati nella compilazione degli strumenti bibliografici e linguistici. La ricerca prevede infatti non soltanto I' analisi filologica e l'esegesi di tutti i testi dell'Autore (naturalmente nelle diverse edizioni e traduzioni), ma anche l'accurato controllo di tutte le sue fonti, primarie e second.arie. Nonostante il CALDO abbia messo a disposizione i più moderni congegni per I' elaborazione dei dati - per usare le parole del Nostro, uno "straordinario apparato di calcolo e di memoria extracranica" (F. Alberoni, Genesi, prima edizione: capita sempre meno di leggere qualcosa di interessante che sia scritto da persone con una definita appartenenza a una cultura nazionale. Ame accade di far parte di una generazione che Gentile se lo è trovato tra i piedi per forza: negli anni cinquanta la facoltà di filosofia ali 'università di Roma era ancora dominata da discepoli di Gentile: dalle opposte sponde, Spirito e Calogero. Anche un ingegnere come me non poteva far finta che i gentiliani (e gli exgentiliani) non ci fossero. E si davano tesi sulla derivazione di Gramsci da Gentile: Del Noce non ci colse addormentati. Se mai è col '68 che il gentilianesimo eterno della sinistra italiana ha cominciato a svanire. Solo cominciato. Proprio perché l'autore l'ho letto mi indigna un poco che si faccia un libro che consiste nel giurare su di lui; preferisco di gran lunga un puro e semplice invito alla lettura, che mi consenta di prendere tutte le distanze necessarie. Che cosa possa farsene un filosofo, anche gentiliano, del cadavere di Gentile a me poi resta misterioso. Ci sono cadaveri con scheletri duri, ben strutturati, che anche dissotterrati a lndex Alberonianus Maria Turchetto Garzanti, Milano 1989, p. 523)- il programma non potrà essere completato prima del 1996. L'ineluttabilitàdei tempi tecnici costringe a frenare l'impazienza: in ogni caso, è doveroso esprimere il più vivo compiacimento per l'avvio di un'impresa di cui gli studiosi avvertivano da tempo l'esigenza, "l'angolo pranzo della casa milanesedi Alberoni" (foto di Adolfo Costa da "Milleli~ri"). secoli o millenni di distanza ci danno qualcosa. Ma l'atto puro, la filosofia della prassi, da morti, che cosa ti danno? In ogni caso se a qualche filosofo piace, sono fatti suoi. Non è il solipsismo che mi preoccupa. Anche gli autistici hanno diritto di crescere e moltiplicarsi. A me, come si sarà capito, preoccupa la mancanza di distinzione tra etica, politica e diritto, in pratica. Preoccupano la guerra vista come fondamento della politica, la democrazia intesa come volontà una e inscindibile della nazione (o della classe o del popolo), non in quanto vengano dette, ma in quanto qualcuno si r_iprometta di farle o, direttamente, le faccia. Mi preoccupa un possibile, embrionale nazionalismo europeo fatto ad imitazione di quelli subeuropei che tanto danno hanno fatto. Non vorrei ritrovarmi (ahimé no! non vorrei che si ritrovassero, i vivi allora) a · piangere sulla guerra civile atlantica o eurasiatica. Meglio pensarci prima; leggere Gentile e seguire altre vie. e che la "struttura estremamente complessa" dell'ultima opera (cfr. dedica "Al Lettore", in F. Alberoni, Genesi, cit., p. 7) rende assolutamente indispensabile. Segnaliamo comunque che I' AFA pubblicherà nel proprio bollettino ("Il mese dell' AFA", . Edizioni di Ferragosto) i risultati parziali degni di rilievo. Che al corpo alberoniano sia ormai impossibile accostarsi nudi e disarmati, senza il sostegno di adeguati strumenti filologici e bibliografici, è risultato chiaro anche all'Editore Garzanti, il quale ha provvisto la prima edizione di Genesi di un Indice dei Nomi di 509 voci. Si tratta, tuttavia; di uno strumento estremamente rozzo, frutto di criteri discutibilissimi: a modo suo dà un'idea del respiro dell'opera (la sola lettera "A" esibisce un arco temporale che va da Adamo ad Alberoni Rosa Giannetta, passando per Anassagora, Aristotele, Agostino sant' e Alberoni Francesco), ma non rende giustizia all'Autore ed è di scarsissima utilità al lettore bisognoso di orientamento nel mare magnum di questo straordinario volume. In termini tecnici, non è altro che un /ndex Nominum Notabilium formato col criterio del "nome proprio", vaie a dire mediante laricer - ca delle iniziali maiuscole. Per chiarire il problema ai non addetti ai lavori, scegliere i notabilia in questo modo significa che al nome proprio facente parte di un' espressione idiomatica, proverbiale o gergale viene data la medesima 35

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