CONFRONTI villaggio lituano o una cittadina ucraina. Se ormai appartenevano già al passato i contadini che parlavano l' yiddishdescritti da AlbertoGerchunoff nellepagine di Los gauchos judfos e nelle terre e negli agglomerati urbani della loro colonizUlZionequella linguaera rimasta soltantonei nomi o poco più ("Hola,Moische", "Hastapronto, Avreml"), riellacapitale era diverso. L'yiddish riempiva rumorosamente l'aria del quartiere VillaCrespo e anche, ma non così nitido, di quell'altro che aveva una forte presenza ebraica, Once, dove c'erano molti "turchi" (come venivano scherzosamente chiamati gli ebrei sefarditi, estraneiall 'yiddish) e dove il rapporto con i clienti dei tanti negozi e botteghe della zona aveva generato più in fretta che altrove la pittorescaparlata spagnolaincui si coniugavano ilgergodella città del tango con l'accento ebraico-slavo portatosi appresso dalla terra di nascita. C'erano due quotidiani in yiddish e tre teatri rappresentavano spettacoli in questa lingua. Era una festa ritrovarsi ogni tanto in una di quelle sale di calle Corrientes - laddove il lungo viale proveniente dal centro è già quartiere-, anche se non mancavano gli screzi; chi aveva preso i bigliettipiù cari perché volevafar vedere che a lui lecose stavano andandobenissimo e chi diceva sottovoce all'orecchio dell'amico che quello era in realtà indebitato fino al collo. Insomma c'era lì lo schtetl, con gli atteggiamenti di una vita tribolata trasferiti RomonVishnioc, Unmondo scomparso !Edizioni e/o, 1984). nel grande città in cui in ogni caso si mangiava tutti i giorni. La festaassumeva un carattere solenne quelle volte che il protagonista sulla scena era qualcuno degli attori ebrei di fama mondiale scesonella capitale argentina, Ben Ami o Bulowo Schwartz. Ma il pubblico già aveva anche i suoi beniamini propri: si raccontava. della folla immensa che una domenica degli ultimi anni Trenta aveva partecipato ai funerali di Hevl Katz, morto giovane dopo avere conquistato un grande successo attraverso il programma radiofonico "L'ora yiddish" grazie alle sue canzoni, che lui stesso interpretavaaccompagnandosicon una speciedi chitarrina fattasi fare apposta; canzoni, quelle, in cui il suo talento di autentico poeta popolare aveva espresso, in un yiddish costellato di parole spagnole imparate nella quotidiana fatica per sopravvivere, i sentimentidell'immigrato dal misero villaggio pur rimastogli nel cuore che ora si ritrovava, accanto a tanti immigrati da villaggi come il suo, apprendendo l'arte di campare inquesto stranopaese nuovo. Allo scoppio della guerra, l'yiddish era parlato da undici o dodici milioni di ebrei. Negli ultimi decenni del secolo scorso, prima cioè delle grandi ondate emigratorie, neIl'Europa orientale viveva la maggioranza degli ebrei del mondo. Popolazioni composte quasi interamenteda poveri e poverissimi. Tra esse era nato e cresciuto l' yiddish.Dialettodi gente umile, idiomaplebeo usato nella vita di tutti i giorni e lasciato fuori dal culto religioso, che sarebbe rimasto anche in futuro riservato all'ebraico. Ma in 23
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