IL C<)NTIESTO Analisi sociologica di una penosa vicenda Un percorso dell'handicap Luigi Manconi ·Vada sé che nella vicendadi MiriamMassari non c'è alcunché di "penoso". (1) · . I fatti: il 20qttobre 1989,Miriam,Massari,afflittada wiagrave forma di artrite reumatoide, si deve recare a Torinoper il con- .vegno "I percorsi dell'handicap". La carrozzella su cui è costretta a muoversiè troppo grandeper i vagoni destinati ai passeggeri e, dunque,deve fare il viaggioincarrozzamerci:ovveronel bagagliaio. La partenza viene ripresa dalle telecameree, per alcuni giorni, la vicenda occupa ampio spazio su tutti i giornali. Si tratta di un episodio paradigmatico, che - forse - può essere descritto . e interpretatoin termini di sociologiadell'azione. Provo a farlo, utilizzandocome "base empirica" ledichiarazioni(che riporto tra virgolette)dell'attore, la Massari. Da quelle dichiarazioniemerge qualcosadi simile a una sequenza di atti, mosse, movimenti: qualcosa che allude a un sistema di azione: a) "La pubblicità è la cosa chemenò avrei voluto.Che, almeno, perdere l'intimità serva alla battaglia". Il disabile-la vittima-decide di "mostrarsi" e di mostrare il proprio handicap: di fare della propria condizione di debolezza un motivo di forza . . b) "Al capotreno che mi spiega i regolamenti, dovreste dirglielo voi che non può nascondersidietro la burocrazia.L'handicap è unaemarginazionedoppia:per noi, certo, maancheper voi che viprivatedell'apporto umanoche un cieco, unnanoo unoche vive sedutopossono darvi". Gora sportivo di handicappati in uno foto di Edoardo Fornaciori. . La sofferenza-il limite,/' handicap-viene giocata,dentro l'arena pubblica, al fine di attiva.re uno schieramento etico simbolico: da unaparte, la-dignitàdel malato che non si occulta e che reclama rispetto, riconoscimento e tutela; dal/' altra parte, l' indifferenza del sano, che oppone ragioni burocratiche e tecniche . Gli spettatori - il terzo- vengono sollecitati a pronunciarsi e a prendere p9rtito. c) "Per il viaggio di ritorno,mi sono state offerte tre poltrone di prima classe, ma io non voglio privilegi, voglio sollevare un problema:e non è con la concessione ai singoli ché lo si risolve". La soluzionefilantropico-assiste"tiale viene rifiutata in quanto offensiva e discriminatoria. d) "Il 7% dei cittadini italiani si trova pressappoconelle mie condizioni. Si deve ottenere che tutti possano spostarsi agevolmente, compresi i disabili". (2) La vertenza individuo versus apparato- il personale ferroviario e le barriere architettoniçhe nei treni -viene trasformata in un conflitto generale che coinvolge un i11tero"gruppo sociale" e' lo oppone a un avversario che ha responsabilità complessive: il ceto politico-amministrativo. e)"Far sì che inogni carrozzavi siano spazicon sediliadeguati, pedane e scivoli; conquistareanaloghe condizioni negli aeroporti, nelle banche, negli uffici pubblici". La questione al centro del contenzioso viene articolata in un sistema di rivendicazioni e trascritta in una piattaforma di obieta tivi. · f) "Occorre che tutti si rendano conto, specie i politici, che l'handicap è un accadimentodella vita. Devono essere le istitu15
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