propriaidentità.Purtroppo la plausibilitàdi questeconsiderazioni non ha alcun riscontro demoscopicoo di altro indicatoreaffidabile d'opinione. Le pacifiche invasioni di Berlino e delle altre città di confine sono interpretateda alcuni comeplebisciti"con i piedi"per la riunificazione. Ma è una deduzioneassaidiscutibile. L'unica cosa certa inquesto fenomeno è la frenesiadi vederecon i propri occhi com'è l'altra parte del mondo. Più che "voglia di unitàtedesca" è vogliadi occidente,di Europa.Losieragiàcapito mesi primadalle dichiarazionidei fuggiaschi, spintial lorogesto. da motivazioni assai più disperate. . Insommail sentimentodi essereun solopopolocon i tedeschi d'occidente non si è prestato sinora nei tedeschi orientali ad una mobilitazionedirettaedesplicitaper unaunificazione. Ma è facile prevedere che questa mobilitazione avrà luogo se e quando i cambiamentiannunciati dovesseroritardare o fallire, generando ulteriori frustrazioni. 7. Nel frattempo in molti ambienti della DDR ci si deve attendere un profondo lavoro di revisione intellettuale,anche e soprattuttodi tipo storico. Sino ap oggi; nella DDR la ricostruzione della storia è stata una competenza politico-statuale (attribuita alle varie Accademie). La ricerca storica non è stata un'impresa affidabile a studiosi indipendenti, per quanto intellettualmente onesti. Il controllo della storia è diventato così l'inevitabile corrispettivo del controllo del territorio. Questa gestione politica della storia ha portato ad alcuni risultati che interessano il nostro tema. Ad esempio, sinora si è respintacome falsa e scientificamenteinattendibilel'idea che la foto di RegisBossu{Sygma/G. Neri) ILCONTISTO divisionedellaGermania sia stato il risultatodei contrasti"imperialistici" speculari delle grandi potenze vincitrici all'indomani del secondo conflitto mondiale.O quanto meno sia stata l'esito non voluto delle loro incertezze sulle reciproche intenzioni, donde scaturirono diffidenze, chiusure, ostilità di cui i tedeschi pagarono lo scotto più alto. Nella DDR si sostiene invece che la divisionedella nazione tedescaè frutto direttodellavolontàdegli occidentali di impedire il libero sviluppo socialista della zona sovietica. La creazione della Bundesrepublik, seguita dal suo riarmo,si inquadra in }-ID disegnodi integrazionecapitalisticacon fini aggressivi anti-sovietici,anti-socialisti, in uno spiritorevanscista e militarista, che non ha esitato a riabilitare i complici del passatoregime nazista.Di conseguenza la fondazionedellaDDR è stata una iniziativa di autodifesa sociale e politica "anti-fascista". È importantesottolineareche l'argomento principaleportato dallaDDR,ali' internocomeali' esièmo, per legittimarelemisure politicheemilitari del proprioarroccamentoideologicoepolitico è la lottacontro il "fascismo". Nel lessico politicodel socialismo tedesco-orientaleil concette di "fascismo" è assai ampioe include come semplice sottotipo la versione tedesca nazionalsocialista. Questa connotazione ampia consente di includere sotto la rubricadel "fascismo" unnumero indefinitodi regimi e compor- . tamenti anti-democratici e anti-socialisti contemporanei. Nell'immediato dopoguerra la lotta anti-fascistanon è stata soltanto il movente delle misure giudiziarie~ di epurazionedei criminali e dei complici del regime nazista. E diventataanche e soprattuttofonte e base di legittimazioneper misuredrastiche di statalizzazionee socializzazionedell'economia. Agliocchi della 13
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