L'ORA CHE È PER TUffl LA STESSA Nikos Chuliaràs a curadi CaterinaCarpinato L'ora che è per tutti lastessa è il racconto della folliadi un uomo che ha perso, o meglio non ha mai avuto, contatti reali con il tempo. È la storia silenziosa e ripetitiva di una solitudinepovera, di unavita sempre uguale a se stessa e forse ugualea quelladi tanta gentedelle nostre grandi e piccole città. In uno stile strano, volutamentecostruito e volutamente spezzatoNikos Chuliaràs, come se fosse un cronista distaccato, osserva, dietro i vetri colorati del protagonista del suo racconto, la misera esistenza di un escluso. Osserva l'irreversibile processo che conduce Socratis Babanatzas allo squilibrio mentale. Lo scrittor~rimane quasi estraneo alle sue pagine, quasi volesse esprimere attraverso misterios.ialtri il doloroso destino di Socratis. Ma al di là dell'assurdità della vicenda, al di là del "distacco" emotivo, al di là dello stile "falsamente" scialbo e sciatto, vi è invece una forte carica espressiva ed una profonda partecipazionedello scrittore (e del lettore) alla narrazione.E se1astoria, apparentemente naturalistica, spezza qualsiasi convenzionalità, è perchéChuliaràs gioca amaramente con le parolecostruendo vicende fantastiche così tristemente vére. Il racconto è tratto dalla raccolta To allomisò, (Nefeli,Atene 1987, II ed.: il titolo della raccolta in italiano sarebbeL' altrametà: sono sedici storie "di passione controllata, come favole"). Nel mese di febbraio 1989 è stata pubblicata una raccolta di poesie di Nikos Chuliaràs. Nei suoi versi, come nei suoi racconti, lo scrittore è ossessionatodalla paura del tempo.Dall'angoscia delle ore che passano assorbendo le energie vitali. Chuliaràs osserva stupito l'evolversi dei secondi, dei minuti, delle ore e si ritrovadiversoda unmomentoall'altro. (Nel suoraccontoLospecchio il protagonista vede riflettersi nello specchio la simultanea trasformazionedel suocorpo).Le parole.diChuliaràsdescrivono inmanieradisincantata l'incomprensibileed inarrestabileprocesso mortaleche coinvolge (e sconvolge) l'esistenza umana.Per questo possono non piacere, perché, senza che il lettore lo voglia, si infilano come lame nei pensieri e perché il tempo è per tutti un inevitabile e insopportabile compagno di viaggio. Le poesie che pubblichiamo sono tratte da questo libro, O chronosinepanta me to meros tu. (Il tempo è sempredalla sua parte) e sono state scritte tra il 1983 e il 1988. Nikos Chuliaràs è nato a Ghiannina, nella Grecia nord-occidentale, nel 1940. Ha studiato all'Accademia delle Belle Arti ed è uno dei migliori pittori greci contemporanei (i suoi'quadri non sono in vendita, vengono riprodotti solo nei suoi libri.) Si è occupato di musica scrivendo testi di canzoni (1965-1970) e si è interessato di musica popolare, recuperando canti tradizionali dell 'Epiro. Dal 1962 scrive racconti e poesie. Ha pubblicato: Zografilà Kimena (1978), O Lusias, (1979, un romanzo dal quale la televisione greca sta girando uno sceneggiato a puntate), To ba- .kalwk (una raccolta di racconti 1981, II ed. 1987); To chioni pu icsera (premiato alla mostra internazionale del libro a Lipsia nel 1983 come migliore libro illustrato), Zoì tin alli forà (romanzo, pubblicato nel 1985), To allo misò (1937 sottotitolo: Sedici racconti di passione controllata, comefavole) e O chronos inepanta me to meros tu (raccolta di poesie, 1989). Vive e lavora ad Atene. Poesie Ai ragazzie~ dicoMdino; agli amici. A quelli chesi sonotuffati,ancheunavolta soltanto, nelle acquescuree senza fondo dellagodello zero ••• Invecchioconoscendoa fondo ciò che si nasconde bene. Ciò che in fondo non voglio. Il tempo è sempre dalla su~ parte Con un brandello di sognomisveglio,conunostraccioimputriditodal sonno; con "ahi"e"ohi"e~onunagonnellinastravagante, come una ragazzinasolacorromunastradabuia. Sono un bambino straniero,senzaneancheunamico;un drago con ali di fenice; con moschechepenzolanosull'abissodel cervello. Mi sveglioe mi sentomalato-:-un~am_bi~o enello stesso tempo un vecchio. Mi sentovecch~o,ant1ch1ss1~0.eperquesto, primadi alzarmi, guardol'orologwsulcomodmoeosservospaventato che il tempo è sempredallasuaparte. L'antico sospetto Il mio corpo questo sistema completo dotato sin dall'inizio della propria morte . con esattezza divide lecosebianche le morbide le rosse e tutte quelle, comunque,significative che con il tempo si rovinano . le cose logiche e quellefantaStI~he . quelle che abbiamoamatonegh~ltn e la paura che emettonole cosemteme come quell'antico sospetto . che, quando tutte questecoseandrannomrovina, questo corpo, in qualchealtroIJ?sto,. anche lontano da me,continuerascnvere. 63
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