Linea d'ombra - anno VII - n. 44 - dicembre 1989

SAGGI/CAPITIMI è visto poi che la cosa non era così semplice come pareva ad alcuni stalinisti nel primo decennio dopo la Liberazione; oggi, vista la rivoluzione violenta inattuabile e cresciuta l'esigenza di un'articolazione democratica in cui il "basso" conti effettivamente, ferventi comunisti arrivano a scrivere la formula "socialismo e libertà". Dico questo delle due forze di massa in Italia, perché nel ventennioesse hanno occupato, anche con una largaproduzione libraria, il campo in Italia. Perché si arrivasse a capire il valore e l'efficienza della sintesi da me proposta (di riforma religiosa, di metodo nonviolento, di democrazia diretta e proprietà pubblica) era necessario che dessero quanto potevano, mostrando i loro limiti, le due concezioni etico-politiche precedenti. Difatti . oggi erompono più chiare, anche se di gruppi limitati, le esigenze religiose e sociali, perlomeno nella forma di richieste più indipendenti e più severe di prima. Con ciò non voglio dire affatto che proprio le mie proposte religiose e politiche troveranno chi le farà suee le svolgerà. Tutt'altro che questo! Si vedràmoltodel laicismo anche notevolmente critico accettare prima o poi l 'influenza americana, anche se essa si farà meno democratica, ma giudicata da quei laici pur sempre il male minore, in una certa circolazione di culture e di beni. Si vedrà anche la spinta rivoluzionaria farsi sempre più estremista, attuando anche colpi violenti se non di guerra, di guerriglia, fino alla speranza di un controimpero che spazi tutto il vecchio. Dopo i due terzi di secolo siamo arrivati ad un punto da cui si vede tutto questo. Nell'ultimo terzo del secolo Croce e anche Gramsci saranno meno presenti nella nostra spiritualità. L'Europa, unita al Terzo Mondo e al meglio dell'America, elaboreranno la più grande riforma che mai sia stata comune all'umanità, quella riforma che renderà possibile abolire interamente le disuguaglianze attuali di classi e di popoli, e abolire le differenze tra i "fortunati" e gli "sfortunati". Non con piani di assistenza e di elargizione sarà possibile costituire una nuova societànel mondo, in cui tutto sia di tutti, con la massima naturalezza, superando il vecchio individualismo borghese che ho visto così fiorente all'inizio di questo secolo. Ci vorrà una profonda concezione religiosa che abbia arricchito l'uomo, e fors'anche una grande semplificazione nella vita, che non impedirà ai più alti valori di avere il primato, perché diventi conseguente un modo di trattare tutti, nel modo più aperto, con crescenti uguaglianze, con la gioia di portaregli ultimi tra i primi. Questacomunità nella societàsarà la premessa di una vittoria sulla stessa natura, diventata al servizio di tutti come singoli. Non molto lontano dai settant'anni, e in un momento in cui meno che in ogni altro posso prevedere se potrò anche nell'ultimo terzo del secolo dare un contributo, questa visione religiososociale di tutti mi eleva. Ho insistito per decenni ad imparare e a dire che la molteplicità di tutti gli esseri si poteva pensare come avente una parte interna unitaria di tutti, come un nuovo tempo e un nuovo spazio, una somma di possibilità per tutti i singoli, anche i colpiti e annullati nella molteplicità naturale, visibile, sociologica. Questa unità o parte interna di tutti, la loro possibilità infinita, la loro novità pura, il loro "puro dopo" la finitezza e tante angustie, l'ho chiamata la compresenza. Perugia, 19 agosto 1968 A·P·E·R·T·U·R·E LACOLLANA DILINEAD'OMBRA I dilemmidel nostrotempo • del nostro futuro. Il pensieroche puòaiutarcia comprenderlie ad agire e le polemichepiù necessarie. · le aperturedel '900 al secolo incipiente. UN RACCONTO-PAMPHLETDI LIVN. TOLSTOJ D E N A R O F A L S O UN PADREAUTORITARIOEUNO STUDENTESENZA SOLDI • UN "PAGHER0" FALSIFICATOCHE PASSADI MANO IN MANO PROVOCANDODISASTRI•UNA NAR· RAZIONEE UNA REQUISITORIA, LUCIDE IMPLACABILI,SULDENAROCOMESTRUMENTODICORRUZIONE SOCIALEE INDIVIDUALE, tT'b'l-4.\~l{is~~~~~;, 1 }LT?i RIGOROSOE ATTUALE Lev N. Tokto~ Denaro falso. Unracconto-pamphlet sullopotenzacorruttrice deldenaro. · pp. 112L 12.000 VOICU1 CHANNEL FOUR EBERTRANDRUSSELHOUSE GLISCRITTORI ELAPOLITICA ILMONDO DOPO LA FINEDELLA SECONDAGUERRAMONDIALE• STORIEDI GUERRAEDI PACE,DI RICCHEZZAEDI POVERTÀ• LE RESPONSABILITÀ DELL'EUROPA• ~~i~ •• ~l/~~~~~~O: GORDIMER,GRASS,HALL,HALL/. DAY, KONRAD, RUSHDIE,SONTAG, THOMPSON, VONNEGUT. ''Voices• Gliscritt~ri e lo polltico. Chefannoechedicono, gti ntellettuali? Parlano: Boll, Chomsky, Eco, Gordimer, Gross,Hall,Hollidoy, Konrod,Rushdie, Sontog, Thompson, Vonnegul. pp. 144L 12.000 LETESISULL'ERAATOMICA DI GtlNTHIRANDHS DISCORSOULLE TREGUERRE MONDIALI OWERO, I MORTI• SEGUITODA • HIROSHIMA~ DAPPERTUTTO• CHIHA LA FORZADI IMMAGINA• REMILIONI DI MORTI! CHI HA LA FORZADI PIANGERLI• IL LUTTO CIECO• NOI I SUPERSTITIEILNOSTRODESTINO• LA PRODUZIONEDIARMI • COLOROCHECl RICATTANO, COLOROCHE Cl Ml• NACCIANO • SCIOPEROE RESI• STENZA• A CURADI EA MORI GuntherAnders, Imorti. Discorso sulletreguerremondiali. DopoAuschwitz edopoHiroshima: noi,isuperstiti. pp. 128L 12.000 LETECNICHE DELLA NON VIOLENZA LA NONVIOLENZA COME RIVOLUZIONEPERMANENTE• TECNICHE INDIVIDUALI E TECNICHE COLLETTIVE• LA NONCOLLABORAZIONE • L'ESEMPIODI GANDHI • LOTTA NONVIOLENTA CONTROILRAZZISMOIN AMERI• CAEIN AFRICA• UN "MANUALE PRATICO" PER L'AZIONE POLITICA AldoCopitini, Letecniched llononviolenza. Untestodousare, unmetododilotto. pp. 176L 12.000 dafebbraionlibreria Distribuzione Giunti - Firenze

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