Linea d'ombra - anno VII - n. 44 - dicembre 1989

SAGGI/KRUGER fendono degli organismi unicellulari, si difendono delle specie animali. I nostri vitelli vengono allevati con ormoni, ciò rende felici loro e noi. Provate a prendere un aereo e a guardar giù il centro.Tutto verde. Noi siamo verdi. Tutto è nel pieno del vigore, non ultimo grazie alle nostre industrie. 27 Naturalmente il centro può essere allargato. 28 La parola chiave del centro è "postmoderno", un dono dei nostri esteti che utilizziamo spesso e volentieri. Il moderno era lotta, discussione, litigio. Il postmoderno è pace. Pace con lanatura, con i vicini di casa, con noi stessi. Noi siamo identici a noi stessi. Questo è bello, se volete anche liberatorio. La nostra me- ~ è la riconquista della bellezza, come dicono gli insegnanti di educazione artistica. Non solo nella moda, ma anche in politica. Gettate uno sguardo in una sala plenaria del centro: bei visi, fortemente espressivi,raccolti, uniformemente illuminati dall'interno, in definitiva belli: postmoderni. 29 La società di centro comunica. Chi parla è benvenuto tra noi, anche se proviene dai ceti inferiori. Essere taciturno equivale a volersi estraniare, chi si chiude in se stesso viene tenuto in poco conto, l'introverso ha poche chances. Butta fuori tutto, dì la tua, che nessuna parola vada sprecata. Perfino la tosse è una forma di comunicazione, anche grugnire o fare le fusa sono manifestazioni di vitalità. 30 Ora è permesso interloquire. 31 Non voglio nascondere il fatto che anche dal nostro centro si levano occasionalmente voci che trovano noiosa la nostra filosofia e lo stile di vita ad essa conforme, e precisamente perchè ha solo funzione di tutela e conservazione. Cassa malattie, pensione, assicurazione sulla vita, sussidio per gli eredi, ferie garantite per legge- tutto ciò annoia perché viene versato in modo così regolare. Agli annoiati abbiamo detto: a partire da oggi non ci sono più pensioni- di colpo è scoppiato il finimondo. Abbiamo detto loro: venite a ritirare voi stessi il contributo per la cassa malattie, si sono offesi. La noia è molto più profonda, è stata la risposta. Questa gente se ne sta seduta al bar e fantastica su Dioniso, sono tutti nicciani. A volte li si trova anche nei circoli sportivi, sanno a malapena correre. Vanno in visibilio per le divinità greche, e riescono a malapena a correre. Spaventoso. Vogliono svilupparsi di colpo, in lungo e in largo, non solo in una determinata direzione come tutti gli altri. Anche l'apocalittico si mescola tra di loro, quello che non si fida della pace. È eternamente deluso, perché tutto funziona, gioisce di ogni incidente, anche se solo tra due biciclette. Quello che piace a questi nicciani è il collasso, il crash. Ma guai però se si rompono il dito mignolo o se la birra non è versata come si deve, allora diventano sgradevoli, si coprono di macchie, impurità della pelle. Evitano anche il club di surf, il teatro all'aperto. Vogliono la rivoluzione. Ma come intendono rivoluzionare il centro? Impossibile. I soldi ci sarebbero, non è questo il problema. Ma per fare una rivoluzione c'è bisogno di qualcosa di più, almeno a nostro parere. 32 E con questo credo di aver risposto a tutte le vostre domande. ABBONARSI È MEGLI CAMPAGNA ABBONAMENTI 1989/90 INREGALO lemigliori còpertine di Linead'ombra incartolina Abbonamento annuale(11numeroItalialire65.000 esterolire90.000suc.c.p.54140207intestatoa Linead'ombraEdizioniV aGaffurio,4 - 20124- Milano L'abbonamento comrrende9 numeria lire8.000(danovembre 16pagineinpiù:i supplemento spettacolodiventamensile) 2 numerispecialialire10.000: il numerodoppioestivo e il numerospecialedidkembre, facendorisparmiare lire27.000rispettoall'acquisto inedicola. Inoltrelacampag_na abbonamenti dàdiritto all'omaggiodellenovecartolineacolori realizzateconlemiglioricopertinediLinead'ombra. -53

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