Linea d'ombra - anno VII - n. 44 - dicembre 1989

IL VOLTO VUOTO La Germania federale e il definitivo raggiungimento della centralità Michael Kruger Traduzionedi GiusiValent 1 Siamo arrivati al centro.Lavoriamoinsieme gomito a gomito, ci teniamopermanoe tiriamo le somme.Ci sentiamo in forma, ci vogliamobene.Comunichiamo inmodoformidabile.Chi batte la fiacca viene subito sostituito.C'è poco sopr~.poco sotto di noi, quasinullaadestraeasinistra. In compenso di centrocen'èaiosa. Tutti ne possonoapprofittare, e in abbondanza. Le vecchie domande sono state finalmentemesse a tacere. È statochiaritoinmodocompleto,o almenosufficiente,dadoveveniamo;versodove andiamo,si vedrà: per il momentorimaniamo al centro.Noi siamo chi e dove siamo. 2 Il cammino è stato lungo. Tante stampellesono state consumateper percorrerlo.Abbiamoraccoltoe catalogatoogni cosa, i nostrimuseisono l'orgogliodellanazione:mitiemitologie,racconti di divinità e di eroi, epopee, favole, canti. Inoltre abbiamo un ricco assortimento di romanzi, poesie, trattati, fino ai giorni nostri, all'epoca della centralità. Nulla è sfuggitoal nostrocampodi interesse,che si trattidimetafisicaoppuredel comportamentoanimale.Noi siamoingradodi soddisfare prontamente chiunque desideri informazioni sulla storia del fazzolettoo sulla sociologiadel sapone. Le nostrebibliotechesono colme. Quello che desideravamo,era avere tutto. Adesso ce l'abbiamo. 3 Le nostregiornatemensilidel sociologosonofamosein tutto il mondo; la biennale del filosofopu6 andare fieradel successo ottenuto; il festival del teatro di centro, dato l'enorme afflusso di pubblico, è stato prolungatoa tutto l'anno. Neanche la musicaviene trascurata: nelleprime tre settimanedi ogni mese vengonoindettii giorni dellaNuovaMusica, laquartasettimana è dedicataalladiscussione,ladomenicaè riservata ai nonudenti.Musica da camera più o meno antica, ma anche opere sinfoniche e Lieder vengono trasmessipraticamentesempre e ovunque;provateaentrareunavoltainunsupermarket,inuncaffèo inunabanca.Lebanchepoi hannoancheassuntoilpatronatodelleBelle Arti, .siaper quantoriguarda lapittura che per tutto il resto cosa difficile da definire. In questomodosono stati eliminatianche il cosiddetto"travaglio dell'artista", la "lotta" perenne, la "crisi dell'io", come li conosciamodalle infelici biografie degli artisti di epocheprecedenti a quelladi centro.Chi dipingenei dovutimodi vieneassistitodalle banche, chi utilizza l'abbecedario per fini letterarisi rivolge allo Stato, i suonatoridi arpa e gli oboisti rientranonelleareedi competenzadelle compagniedi assicurazione, i tenoripiùbravi se li accaparral'industria automobilistica,gli al48 tri quella meccanicadi precisione e cosìvia. Di "crisi dell'io" non vogliamo sentirnepiù parlare. Chi ne manifesti comunque i sintomi viene spedito all'estero, con una sovvenzionedelpartitoo tramite il Goethe-lnstitut, oppuredirettamenteper raccomandazionedell'ufficio esteri.Fuori dallaGermania la "crisi dell'io" tedesca va ancora molto forte, soprattutto tra gli artisti,ma anche i filosofipossonoregistrareottimi successi,specienel campoeducativo.Qualcheproblemal'hanno dato gli insegnanti,gli eternicritfooni,in particolarmodogli esperti in didattica. Soloquandoabbiamo promessoche - a parità di stipendio- non avrebberopiù avuto a che fare con i ragazzi, si sonomessi l'animo in pace. Anche le accademieda noi godono di ottima salute, da quandopaghiamo meglio i loro critici. 4 Ma chi è in definitivache paga tutto questo? Di questo parleremopiù avanti. 5 La nostradiplomaziadi centro ha vintosu tutto il fronte:ci siamoaffermati come il cuore dell'Europa, paghiamopiù di tutti - e irradiamopiù di tutti. Niente più scioperi"inItalia; un solidocetomedioinInghilterra,a capodellaFranciaun sign9re(anche se socialista)che cerca la riconciliazionee usa le buonemaniere, un Portogallo docile che ritiene tremendamentenecessari i nostri ordini e li accogliecon riconoscenza,una Spagnademocraticacon tantodi re, paesi scandinavi ben governati.Anche al restosipu6porre rimedio,se vogliamocrederealleparoledei nostridiplomatici,cosacheperaltroall'estero nessunometteindubbio. I nostri diplomaticihanno il sangue blu. Restano i paesidel bloccoorientale, che adessopremono, anche loro, verso il centro, verso di noi, dove c'è un po' più di abbondanza,dove tuttoèpulitoe reale.Noi vaglieremoattentamente ogni richiesta. L'Europa, il continentedelle più sanguinoseguerredi questo secolo,saluterà senzaconflitti il nuovomillennio,perchè tutto si sta spostando verso il centro.Questa è, modestamente,la nostra missione!Un ceffone qui, un calcio negli stinchi là, tra gente irruente (catalarii,baschi ecc.) o a cui piace alzare il gomito (irlandesi, sudtirolesi) qualche volta puo' anche scappare,ma la tendenzadi fondo, vale a dire l'integrazione globale, che la nostra ideadi centropersegue,quellanon è più arrestabile.Tutte le forzecentrifughe,che un tempodilaniavanol'Europa deturpandone il volto, adessoconvergonoverso il centro, dovepossonooperare come forze docili, equilibratee benefiche. Le avanguardie le abbiamoridotte a puro folclore,che rallegra tutti quanti. 6 Ma da dove viene tutta la ricchezza? Vi prego, ancora un attimo di'pazienza. 7 Noi mangiamotuttoquello che offre il mercatomondiale, anche i frutti dei paesi del terzo mondo, se confezionaticome si deve.Così facendocollaboriamoallo sviluppoautonomodi questipaesi. Le macchineconfezionatricidobbiamofornirglielenoi, a tantonon sono ancoraarrivati. Comunque i frutti, anche le no-

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