STORIE/CARPENTIER generale Mabillan furioso. E fu il pandemonio per mezz'ora. Gli aerei passavano e ripassavano senza nulla sapere di proiettili teorici, sempre diretti dove loro non erano. Alla fine ritornarono alle loro basi. Quando tutto finì, il generale tornò molto di malumore a Palazzo Miramontes. "Mettete in carcere il metereologo", disse. "Nei quartieri poveri ci sono state molte vittime della caduta naturale dei proiettili. Potete immaginarvelo: le loro case hanno tetti di cartone. Diciassette morti e molti bambini feriti", disse quietamente l'aiutante: ".Blocchiamo le notizie?". "Immediatamente. E avverta i giornali che se si fanno scappare qualcosa, impongo, sì, impongo la censura". Poiché la Querelle delle Frontiere si andava acutizzando, pensai che in qualcosa potevo aiuta- " - re il Signor Ambasciatore, di cui la bella sposa mi ha detto ieri: "E un cretino". Senza sapere con sicurezza ciò che avrei potuto trovare, incominciai a studiare la storia del Paese Confinante. Fu scoperto da Colombo nel suo quarto viaggio e se nulla disse di esso fu - sappiamo ora dagli scritti postumi di un matematico moro, allora mozzo della nave ammiraglia, che apparteneva alla famiglia di Ibrahim Al Zarkali, quello del trattato sugli astrolabise non disse nulla, ripetiamo, fu perché il giorno di quella scoperta Colombo, essendo prostrato dalle febbri, non volle sbarcare in gran velluto, stendardo in mano, per "prendere possesso di questa terra in nome di ...", eccetera, eccetera. Neppure volle delegare un altro, perché sapeva che lo stendardo gli avrebbe dato alla testa, dato che il gonfalone di broccato, mosso dalla brezza, gli avrebbe spolverato il volto con incitante dolcezza. Rimase, lo stendardo dei Re, al suo posto, quando le navi salparono, e così il Paese Confinante rimase senza cognizione della sua scoperta, in mezzo a una sempre rinverdita. controversia accademica fra i partigiani del "sì, scese" e del "no, non scese", finché una dotta fondazione creata per promuovere lo studio delle lingue arabe pubblicò il testo rivelatore di Al Zarkali. Scoperto il Paese Confinante, approdarono ad esso quelli della prima infornata di civilizzatori: governatori, encomenderos, idalghi rovinati, truffatori di gonzi sivigliani, tutti abilissimi con i dadi piombati, tutti abboccati alla peggior freccia, tutti grandi fornicatori di indie; approdarono poi quelli della seconda infornata; magistrati e legulei, agenti del fisco e giudici, e la colonia si trasforma, per più di due secoli, in un vasto pascolo con bestiame e campi di mais, fino a dove arrivava la vista, con qualche gora di ortaggi di Spagna ... Ma, vai a sapere perché, appare un giorno, in quel paese, una copia del Contratto Sociale di Rousseau, cittadino di Ginevra (foedis exaequo-dictamus leges). E poi è/' Emiliò: i bambini, nel collegio di un istituto rousseauiano, smettono di studiare sui libri; si consacrano alla carpenteria, a un'osservazione della natura che si traduce in sventramenti di coleotteri e lucertoline date in pasto al- . le tarantole nelle loro stesse tane. I genitori energici si infuriano; gli spiriti semplici chiedono quando e su che nave arriverà il Vicario Savoiardo. E poi, alla fine, è l'Enciclopedia Francese. Compare in America, per la prima volta, il personaggio insolito del prete volterriano. E dopo è la fondazione della Giunta Patriottica degli Amici della Nazione, di idee liberali. E, un bel giorno, risuona il grido di "Libertà o Morte!". E, sotto l'egida degli eroi, si passerà un secolo di ammutinamenti, tumulti, colpi di stato, insurrezioni, marce sulla capitale, rivalità personali e collettive, caudillos barbari e caudillos illuminati. C'è chi vuole calmare gli 36 animi, senza successo, istituendo il culto a August Com te, erigendogli templi, e diffondendo, su larga scala, il Catechismo Positivista. (Poco successo riscuote, di certo, un culto senza santi visibili da adorare, come pure il Calendario Positivista, dove i giorni si consacrano alla memoria di Columella e di Kant, dei Teocrati del Tibet e dei Trovatori - avevano la loro data - e persino del Dottor Francia, tiranno del Paraguay, lì dove si aveva gran devozione per San José, San Nicola, San Isidro Contadino, chetoglieva l'acqua e accendeva il mattino, e per la Virgen de Catatu- .che, che piaceva perché di carnagione olivastra, bella fanciulla e dispensatrice di miracoli di manica larga). E così si arriva, il paese rovinato, spogliato dei suoi allevamenti dalle bande armate e . dai ladri di bestiame, affossata la sua agricoltura, al momento (1907) in cui si pone per la prima volta la Questione dei Confini. Ma mi sembra che abbiano dimenticato, quelli di là, che le due commissioni interessate e la còmmissione tedesca che ebbe l'incarico di assisterle per la parte tecnica, erano arrivate a un' eccellente soluzione. Erano cinquecento chilometri di selva quelli che reclamavano - e reclamano ora - i miei compatrioti. In quella selva non c'è un solo concessionario di terre vergini che sia di questo paese, dove la popolazione tende in maggioranza ad affluire verso la capitale. In cambio, ce n'è, numerosi, della Nazione Confinante. Soluzione: si risolverà che il fiume Iripare sia di uso comune. La frontiera, più teorica che reale, rimarrà dove si trova. In cambio, quelli di là offriranno straordinari privilegi in utensili agricoli, eccetera, ai coloni di qua - nessuno - che vogliano installarsi nell'area disputata, considerandoli come fratelli, giacché mai si potrà sapere quando una terra affidata a qualche pioniere o civilizzatore vada a rimanere dal lato di qua·o dal lato di là della frontiera- quando non rimanga a cavallo di essa. C'è di più: il Paese Confinante farà straordinarie concessioni -diritti di passaggio, franchigia da pedaggi... - a coloro che vogliano acquistare terre all'interno dell'area considerata come territorio limitrofo ... "Splendido! Ma splendido davvero!", proclama il Signor Ambasciatore alla notizia di questa soluzione possibile: "Il Generale Mabillan apparirà come un magnifico negoziatore. Non c'è modificazione di confini teorici. E dopo l'insuccesso delle esercitazioni di dife~ antiaerea, il nostro generale potrà dichiarare che non ci sarà guerra. Restituisce i figli alle madri; gli uornini ai loro focolari domestici. E l'onore del mio paese è salvo" ... "Questa soluzione avresti dovuto trovarla tu", dice la Signora Ambasciatrice che, questa sera, mi guarda in modo strano. 5. Venerdì in lunedì o giovedì nel martedì prossimo Erano mesi - dal successo della soluzione proposta per la Querelle delle Frontiere- che il Rifugiato era diventato un personaggio dal lavoro imprescindibile per l'Ambasciata. Grazie a lui si era negoziato un fruttuoso scambio di cotone contro tabacco; grazie a lui si era commerciato in cose fino a ieri inerti, trascurate, come le lane montanine, tessute a Londra, che erano parte del costume nazionale del Paese Confinante; si erano portati alle confetterie di qua uccelli di zucchero candito, animali di miele lavorato, confetture in brocche di terracotta; nei negozi si vendevano cinturoni, cappelli di feltro villoso, camicette dalla scollatura quadrata, che erano caratteristici dell'industria confinante. Con ciò, e le chiese di fango per le sacre immagini, le chitarre di fab- ·
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==