Linea d'ombra - anno VII - n. 44 - dicembre 1989

L'editore Lateigne non ha pari nel lanciare, non disco e giavellotto, ma romanzieri. In otto giorni porta alla celebrità un uomo. Uno scrittore arrivato non ha alcuna probabilità di collocare un manoscritto presso questo Barnum della letteratura. "No", gli dice Lateigne, "preferisco uno sconosciuto ... Concostui io posso promettere al pubblico ogni cosa; mentre i lettori sanno ormai bene cosa può dar loro Ùn Paul Bourget o un Pierre Loti." · Lo scrittore nuovo, di cui non si è mai letto nulla, ha più probabilità di successo presso il grosso pubblico, sempre, beninteso, dopo che una abile pubblicità abbia imposto il suo nome e il suo libretto alla massa dei babbei. Gli ultimi successi editoriali di Lateigne dimostrano che non sbaglia. È così che nel giro di pochi mesi abbiamo visto arrivare alle più alte tirature alcuni libri che sembravano un sicuro fallimento, ma che il più audace degli editori aveva saputo lanciare con un in-· comparabile virtuosismo. Per un esempio puramente indicativo, qualche titolo: Voluttà solitarie, curioso romanzo autobiografico scritto da un collegiale di quattordici anni (premiato dalla Associazione nazionaledegli Amatori di Misirizzi). Saggi primi, di un vegliardo di cento e sette anni (premiato dalla Società d'incoraggiamento). Bocciolo di rosa, impressioni di collegio scritte da una persona di quindici anni (premiato dall' Accademia della vita felice). Mio zio Ernesto, romanzo di un negro albino omosessuale (premio Goncourt). I piaceri del/' obeso, di una signora di centoquarantotto chili (primo premio al Concorso agricolo). Infatti Lateigne colleziona le più alte ricompense; la sua scuderia trionfa in tutte le corse della stagione letteraria. A lui regolarmente tocca il Gran Premio Goncourt, il Derby Flaubert o il Premio delle Signore ... Sino ad ora questa lenza d 'uomo non ha pubblicato che autori fenomenali ... La loro età, il loro colore, il loro peso, gli hanno permesso di organizzare la fragorosa réclame che ha lanciato le loro opere. Ma ad un certo punto Lateigne capisce che è arrivato il momento di cambiare sistema. I romanzieri in erba, i saggisti nati all'epoca di •:•:•:•:•:•:•:•:•:•:•:•:•:•:•:•:❖:•:-:,:-:-:-:-:,:,:,:,:,:.:.:,:,:,:,:,:,:-:•: CONFR li lancio di un giovane scritto Clément Vautel Luigi XVIII, i negri, gli ermafroditi, i giganti, i nani e gli altri feno- . meni da baraccone della letteratura sono ormai passati di moda. Bisogna cercare altre attrazioni. Lateigneha scoperto uno scrittore di costituzione normale, di media età, di peso ordinario, bianco di pelle. Egli ha pubblicato il suo primo libro in tutta spontaneità, col titolo Semplici Amori. "Il libro non conta," dice Lateigne, "ciò che conta èla réclame." Per lanciare Semplici Amori, egli ha dato il via a una formidabile campagna pubblicitaria: gli aerei hanno scritto il titolo del libro nell'azzurro del cielo, alcune fanfare hanno percorso Parigi e le grandi città della provincia, accompagnando dei conferenzieri che pubblicamente e con poche parole vantavano, con l'aiuto di un altoparlante, il nuovo capolavoro della letteratura francese; nelle case dove le finestre sono sempre chiuse e la porta sempre aperta, Carmen, Gaby, Réjane e Manon portavano, scritte sul loro petto e sulle anche, queste parole, forse fuori posto: "Semplic'iAmort' ... Lateigne poi fece ripetere ogni giorno, attraverso la torre Eiffel, agli abbonati della T.S.F., quest'ossessionante titolo. E riempì i boulevards di uomini-sandwich che trasportavano dei cartelli pubblicitari a luce intermittente; fece dipingere "Semplici Amori" sui tetti degli autobus; lanciò un profumo, un nuovo tipo di bretelle, una marca di sigarette, una pomata depilatoria, un aperi tivo, un preservativo, che si chiamavano "Semplici Amori". Ma il romanzo non superò le duecentomila copie vendute ... E Lateigne ormai dichiarava; "Ci sto rimettendo!... Bisogna trovare altri espedienti." In quel tempo stesso si presentò al grande editore il giovane Félicien Paturon con un manoscritto sotto il braccio. "Io vi porto," gli disse, ''un romanzo ... con una idea." "Non mi interessano i libri con idee." Disegno di F. Gonzales Negrin. "No, l'idea non è nel romanzo... ma potrà servire per la pubblicità." "Ah! Così va meglio ... Parlate." "Durtque ... Che ne pensereste d'un delitto commesso da me una quindicina di giorni prima della pubblicazione del mio romanzo intitolatoL' uomo che io ho assassinato?" "In effetti, non sarebbe poi male ..." "In realtà io non ucciderò nessuno ... Ma ho un amico che è stanco della vitae vuole suicidarsi. Per farmi un piacere, egli lascerà questa vita in circostanze e condizioni tali da fare credere alla giustizia ch,esi tratti di un delitto. Io fuggirò e sarò subito sospettato e inseguito ... Peripezie e vicende volta a volta comiche e drammatiche. Grandi articoli in prima pagina, il mio ritratto dappertutto. Alla fine io mi lascio arrestare ... Il mio libro apparirà nello stesso tempo. Naturalmente io lascio fare ...Comparirò davanti alle Assise, e accettando ogni indizio e prova, sarò condannato a morte. In questomomento noi dovremmooltrepassare le trecentomila vendute... E solo quando si sarà sparsalavocedella mia prossima esecuzionevoi interverrete con ildocumentodella salvezza predispostodal mio amico, e che io vi avròaffidato. Non è dunque unabuonaideaper il lancio di un libro?" Lateigne, un po' umiliato, esclamò: "E dire cheiononciavevoancora pensato!Miocaroautore,passo immediatamenteil vostromanoscritto alle stampe... Usciremo in un mese. Dite perciò al vostro amico di suicidarsientroquindici giorni, al più tardi." E fregandosi le mani, aggiunse: "Credo cheabbiamotralemani un successo!" Le cose accadderosecondole previsioni di FélicienPaturon,anche nei minimi particolari. Il disperato amico commise l'insano gestodando le suedimissioni da contemporaneo,e lamessa in scena fu tantobenepreparata che lo stessodott.Paulnon dubitò che si trattassedi un delitto. Ma il finto assassinatoavevapreparato e debitamentefirmato un documento cheprovavail suicidio cosciente e organizzato.La testimonianza scrittafuaffidatada Félicien Paturon al suo editore con l'incarico di renderla pubblica al momento opportuno. . Il giovane scrittoreche ogni cosa accusavafuggì...Lapoliziasi mise sulle sue tracce:Ecoenorme nella stampa. V ari incidenti. Arresto. Apparizionenellevetrine dei librai deL'uonw cheio ho assassinato. Enormesuccesso. Quando il giovaneFélicien fu condannato a morte, il suo libro raggiungevalequattrocentomila... La vigilia dellasua esecuzione, erano superatele cinquecentomila. Ma Lateigne si guardò bene dal tirarfuoriil"docurnentosalva- · tore". Quandolessenei giornali il resoconto dell'esecuzione dello sventurato Paturon,disse semplicemente, fregandosile mani: "Conviene trarneun magnifico casodierroregiudiziario.Niente di meglio, comepubblicità per l'autore." E telefonòal suo tipografo di mettere inmacchinaaltricentomila esemplari del libro-capolavoro del nostro rimpiantoconfratello. Da Uf11iJristidelNovecento a cura di G. Bertoluccie P. Bianchi, Garzanti 1959, trad. di P. Del Giudice 21

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==