Lo stratega disarmato Il microfono di guerra di George Orwell FrancescoBinni Al volto ideologicamente tramontato di Orwell la datacelebrativadell'84 ha impostounulterioresiparioideologico.Recenti punti di vista sul "mito" di Orwell includono segmentidella sinistrabritannicae statunitenseaccademica- la sinistraleninista e post-strutturalista- che, a parte l'ovvio litigiocon la politica esplicitadelloscrittore,concentranogli attacchisullanatura"reazionaria"del suo appello direttoal senso comunee sullasuaostilità alla "teoria". Occorrerebbe spazio per mostrare in dettaglio come, seancheOrwell fa insistentementeappelloal sensocomunee alla 'passività' dell' "uomoordinario", resta tuttaviasuperiore, come"teorico", ai suoi detrattori,pur in assenzadi una elaborazione sistematica delle sue idee. I passi 'teorico-politici' di Orwell convergono, si sa, essenzialmente su due punti chiave della comunicazione sociolinguisticacontemporanea:l'enorme potenzialitàmenzogneradella retoricalinguisticae l'analisi comparativadei codicisociolinguistici delle classimedia e operaia (inparticolare, l'analisi del codice dellaclassemedianel suorendereespliciti i propriprincipie operazioni linguisticicreando i propri metalinguaggidi critica,potere e controllo). Il lavoro orwelliano su questi punti appartiene strettamenteagli anni della seconda guerra mondiale ed è compreso in due saggi chiave scritti, uno nel '44 (Propaganda and Demotic Speech) e l'altro nel primissimodopoguerra, '46 (Politics and the EnglishLanguage). Ambedue sono vibranti,e ambigui (perchéno?), richiami a un rapportopiù strettofra intellettuali e' uominicomuni' e aunademocrazia,nonpigramenteottocentesca, guidata dal basso. Nello sforzo di arrivare a quest'ultima, dice Orwell, un governo genuinamentedemocraticoavrà urgente bisognodi "meccanismi per dire quello che realmenteaccade, i primi dei quali sono le parole giuste, il tono di voce giusto". QuandoOrwell scrivequesteparole conclusivedi Propaganda and Demotic Speech lui stessoha preparato quasi settimanale mente, per circa due anni (dal '41 al '43), programmi per l'EmpireDepartmentdellaBBC, rivolti all'India e ali' Asiasud-orientale. Orwell non condivide la politica governativadel momento sullaquestione indiana, ma decidedi accettare l'incarico di talks producer nella sezione detta per controbattere l'influente emittente indianapro-nazista di stanza a Berlino, radioAzadHind. Il risultato sono questi War Commentaries (Cronache di guerra, Leonardo, 1989), che sono resoconti puntuali dei vari teatri di guerra negli anni suddetti parlati in una lingua schiettae semplice, 'obiettiva', che non tralascia tuttavia il commentopolitico a monte degli avvenimenti e le immediate conseguenzein termini di perdita di democrazia. BernardCrick, il maggiorebiografo di Orwell, giudica, come molti amici di Orwell, che in quei due anni preziosiperla creativitàdelloscrittore il giocononvalsela candela: si trattò, insomma, di uno scialo di talentopercepitoda pochi e taleda non poter influenzareche in minimaparte la audience indiana,in unmomentoincui igiapponesipremevanoalleporte e le sorti della Birmaniaerano in gioco (questosembrasoprattutto turbare l'Orwell autore di Giorni in Birmania). Il periodo tuttaviarivestepiùdi un motivod'interesse nell'arco dellacarrieraorwelliana.Le trasmissionivengonoin unprimo tempo 'mascherate'anonimamentes;arà solo verso la fine del •42, un annoprima delledimissioni di Orwell dall'incarico, che lo scrittoreaccettadi apparirecolproprionome, non Eric Blair, maappunto'GeorgeOrwell'. Lo fa adducendo,però, ragioni che hannoa chefarecon la propriaintegritàpolitica, la propriareputazioneletteraria, la naturastessadell'uditorio. In poche parole, quellocheOrwellchiede è una"ragionevolelibertàdi parola", la possibilitàdi discuterela politicadel gov_ernobritannico nello scacchiereindianocosìdanonsembrare"solo un altro rinnegato"alpubblicoindianocheglistapiùacuore,"la popolazionestudentesca"- e conclude:"Pensochequestecronache settimanali possanoservirea qualcosasolose posso farle da una posizione antifascistapiuttostocheimperialista,evitando di menzionareargomentisuiqualinonpotrei ntuttacoscienzaessered' accordo con la correntepoliticagovernativa". Le cronachesonodunquedi unuomodella sinistra, anche se chi senù le trasmissionai ll'epocaconservasu questo vari tipi di reazione, dal fastidioasentireannunciareOrwell come"intellettualedi sinistra",alsuocoglierneil tonoannoiato e pocoentusiasta, al percepirne,infine,la voce,"sottilee piatta, poco adatta a trasmissioni nondacorta".Perquantoriguarda l'integrità di Orwell e del suopuntodivista,è certoche le trasmissionivengono George Orwell nel 1943 (fotodi ignoto). .~ > 19
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