LEGGERE W.H.Auden traduzione di GabriellaFioriAndreini Un libro è unospecchio:seunasinovisirimira, rwn aspettarti di vederciunapostolo.(C.G. Lichtenberg) Si leggebenesoloquelchesi leggeperunintento affaJtopersonale. Il chepuò essereoperacquisireunqualche potere, o per odionei confrontidell'autore. (PaulV aléry) Gli interessi di uno scrittoree quellideisuoilettorinonsono mai identici: se talvoltacoincidono, è peruncasofortunato. Nel rapporto con unoscrittore,lamaggiorpartedeilettoriricorreaduepesi e duemisure:losipuòtradirequandosivuole,ma lui non può pennetterselomai. Leggere è come tradurre,perchél'esperienzadiduepersone nonsaràmai lamedesima.Uncattivolettoreècomeuncattivotraduttore: si attiene alla letteraquandodovrebbeparafrasare,parafrasaquandodovrebbeinveceattenersiallalettera.Perimparare a leggerebene, l'erudizione,perquantimeritiabbia,valemenodell'istinto.Alcunigrandieruditisisonorivelaticattivitraduttori. Spesso ricaviamo un granprofittoleggendounlibroinuna chiavediversadaquelladell'autore,apattoche(superatal'infanzia) sappiamoquel che stiamofacendo. Quando leggiamo,moltidi noi,inunqualchemodo,sicomportanocome queimonellichedisegnanosuimanifesti ibaffialle ragazze. Un segno del valoredi un librosonolesuediversechiavi di lettura. Così, la dimostrazionechelapornografianonhaalcun pregio letterario sta nel fattochesesi tentadileggerlain manieradiversa che comestimolosessuale,dileggerla,poniamo, come il quadro psicologicodellefantasiesessualidelsuo autore, non ci salviamopiù dallanoia. Anchese un'opera letterariapuòvenirlettasecondodifferenti chiavi, il numerodi esse è limitato,epuòesseredispostosecondounordinegerarchico.Alcunesaranno vviamente"piùveritiere" di altre, alcuneequivoche,alcunesenz'altrofalse:altreancora, come leggereun romanzodallafine,assurde.Eccoperché,in un'isola deserta, vorremmoun buonvocabolarioe nonil più grandedei capolavoridellaletteratura.IIvocabolario,nfatti,con il lettore è del tutto passivo,e puòesserelegittimamente lettoin infinitemaniere. Nonpossiamoleggereunoscrittorealsuoprimolibrocosìcome leggiamol'ultimo librodi unoscrittoregiàaffermato.Nello scrittorealle prime armi siamoinclinia scoprireunicamenteo i pregi o i difetti, o se li vediamoentrambi,non ci accorgiamodel nessoche Ii lega. Nel casodelloscrittoreaffermato, seppureriusciamoancora a leggerlo,sappiamochenonpossiamogustarei pregi per cui lo ammiriamo,senzatollerareinsiemei difettiche gli rimproveriamo.Inpiù,ilgiudiziocheformuliamosudiluinon saràmai soltantoestetico.Oltrealmeritoletterario,gni.suonuoW. H. Auden in uno loto diJill Krementz. vo libro si rivestepresso di noi di un interesse storicopari ai gesti di unapersonache seguiamodamoltotempo.Egli nonsaràsolo un poeta o un rom"anziere:sarà anche una figura della nostra biografia. Un poeta non potrà mai leggereun altro poeta, né un romanziere un altro romanziere senza confrontare il suo lavoroal proprio. Via via che legge, i suoicommenti saranno: "MioDio!Mio trisavolo! Zio mio! Nemico mio! Fratello mio! Fratello mio sciocco!" In letteraturala volgarità è preferibile al nulla totale, come il vino peggiore è preferibile all'acqua distillata. Il buongusto è più questionedi sceltache di esclusione.Infatti quando il buon gusto è costrettoa escludere lo fa con rammarico, mai con piacere. Il piacere è ben lungi dall'essere un criterio critico infallibile: è però il meno ingannevole. 35
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==