per lei, Massimo Bontempelli, il compagno della sua vita, e Luigi Pirandello, suo carissimo amico. Il confronto del suo talento nascente con quello perfettamente maturo di quei tanto più vecchi scrittori, dovette farla sentire inadeguata e velleitaria e spegnere in lei la voglia di continuare. Quando in un salotto un gruppo di persone le si raccoglieva intorno per sentirla raccontare, nòn le sembrava vero. Si abbandonava alla MEMORIA ILCONTESTO sua vena narrativa e rendeva mitico, leggero, intelligente ogni aneddoto, ogni appannato personaggio incontrato nella sua esistenza movimentata. Avrebbe dovuto tenere dei diari, come Anai:sNin. Il diario, scialuppa di salvataggio di tanti talenti femminili del secolo scorso, e anche in parte del nostro, schiacciati dallo scomodo paragone con un compagno o un amante di genio. Ma non risulta, per ora, che simili diari esistano. ConMaigret e senza Maigret. la morte di Georges Simenon Bruno Falcetto Georges Sinienon in una folo degli anni Sessanta. La morte di Georges Simenon, lo scorso 4 settembre, ha lasciato a chi resta, oltre che un vuoto, anche qualcosa da fare. Non tanto riconoscere la sua importanza di · scrittore. Il riconoscimento è stato travagliato, e ancora nei discorsi su di lui è facile avvertire qualche imbarazzo nel collegare l'immagine dell'autore di qualità a quella del prolifico romanziere 'popolare', ma in fondo era già iniziato parecchi anni fa in modo per lui stesso "inatteso e in un certo senso terribile" per opera dello stesso Gide al quale scriveva queste parole (primo di una serie di illustri estimatori: da Mauriac, a Caillois, a Miller). Quel che sembra mancare è piuttosto la ca- . pacità di collocare precisamente la sua opera nella geografia letteraria di questo secolo, non limitandosi a inserirla nella tradizione del 'noir' e del poliziesco, ma cercando di situarla meglio sullo sfondo complessivo della produzione letteraria novecentesca. D'altronde, la sua opera non è certo un oggetto d'analisi facile da maneggiare né per le sue dimensioni, né per la sua varietà: nel labirinto di titoli e pseudonimi che $i fa incontro a chi intenda esplorarla si riflette una personalità che sovente offre di sé immagini mal conciliabili, almeno a prima vista, contrastanti. Il Simenon che racconta storie altrui, che - attraverso romanzi polizieschi, psicologici, di costume - costruisce una popolosissima galleria di protagonisti riuscendo ogni volta a immergersi in nuovi punti di vista e a dare loro una tesa materializzazione narrativa, non ha il medesimo profilo del Simenonnarratoredi se stesso, che invece mostra una certa difficoltà a trovare per il proprio io un' altrettanto essenziale realizzazione letteraria (nella pioggia di scritti dettati al magnetofono durante gli anni Settanta, all'intensità della Lettera a mia madre si affiancano tante pagine spesso superflue). E i cento e più romanzi di Maigret, organizzati attorno a un "direttore di gioco'.' tranquillo nel giudizio e capace di una continua attenzione umana, propongono un'immagine del mondo complementare ma non sovrapponibile a quella dei romanzi 'senza Maigret', dove le atmosfere sono più cupe e l'orientamento nella vita più difficile (come dice Kees Popinga proprio nell'ultima battutadiL' uomocheguardava passare i treni; "Non c'è una verità, ne conviene?"). Mostra due facce anche l'autoritratto che Simenon dava di sé come scrittore: umile "artigiano vasaio" che cerca per tentativi di apprendere una tecnica e, insieme, autore ispirato che scrive in "stato di grazia", lasciandosi "cadere in trance", entrando in uno stato di temporanea cancellazione del proprio io. Per lui saper scrivere vuol dire imparare un mestiere "impastando il gesso", ma anche imparare a vivere "tutte le vite possibili". Alla base della sua narrativa c'è infatti un interesse predominante: quello per il personaggio. L'energia vitale e la curiosità tipiche del suo temperamento sono il motore di un prolungato sforzo di esplorazione del mondo degli uomini attraverso l'immedesimazione in figure sempre differenti. Ma l'interesse per il personaggio non si traduce nel gusto di un suo approfondimento isolato, piuttosto in lin suo rafforzamento drammatico e contestuale: l'efficacia dei personaggi è fondata su quella dell'intelaiatura narrativa che li fa vivere. L'atmosfera e la tensione sono appunto le Comune di 0 San Casciano · in V al di Pesa Regione Toscana Provincia di Firenze Wabco Westinghouse Il racconto del nostro presente Storiee immagini ispirateda San Casciano in Val di Pesa Un libro Radici GiulianoScabia LuigiGhirri Smarrimenti GianniCelati GeorgTeatge Nuove composizioni GiorgioVan Straten GabrielBe asilico Introduzione CarloBertelli Una mostra San Casciano in Val di Pesa Chiostrodelle Benedettine dicembre 1989 Informazioni 055/8229920
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