Linea d'ombra - anno VII - n. 43 - novembre 1989

CONFRONTI Post-America. la controutopiadi J.G.Ballard Francesco Binni Copertino di Korel Thole per l'edizione Uranio del romanzo di Bollord. Come narrativa di disuguaglianze contemporanee (realtà e finzione, media e percezione individuale, funzioni e generi biologici, tipi di materialità sociale) l'opera di Ballard ha mo bilitato formalmenteungenere"d'intrattenimento", come la SF, per distrarre il proprio lettore in un senso·molto speciale: non dalla vita reale delle preoccupazioni private e pubbliche in generale; ma precisamente dai propri meccanismi di difesa da quella realtà. La sottile strategia d 'indirezione di questa narrativa testimonia potentemente delle contraddizioni del tentativo di rappresentare direttamente, a differenza della più caratteristica SF, il futuro "reale" di un determinato sistema sociale. Questo tentativo segue una parabola evolutiva e ha una dataspartiacque: il 1970, con la pubblicazione di The Atrocity Exhibilion e dei successivi Crash (1973), The Concrete /sland(1974) eHigh-Rise (1975). Prima di quella data le disuguaglianze di cui si diceva all'inizio erano coperte dal discorso della natura (vedi le distruzioni del mondo per fuoco, acqua e ghiaccio fino a The Crystal World, 1966); dopo di quella esse diventano le disuguaglianze del postmodernismo e sono coperte dal flusso mediale delle scelte sociali (vedi la convulsa orgia di blocchi abitativi ascensionali - appunto i cosiddetti e lussuosi high-rise buildings - o delle trifoglìanti superautostrade regredenti alla barbarie). I violenti tableaux di Ballard corteggiano insistentemente la morte e la dissoluzione, ma anche qualcosa di più disturbante e intermedio: il processo di astrazione nelle aree del sesso e della violenza-un processo che inizia nel momento stesso in cui sesso e violenza vengono pensati come cose separabili, èompartimentate. Un personaggio di The Atrocity Exhibition concluderà: "è solo in termini di un modulo psico-sessuale quale quello fornito dalla guerra del Vietnam che gli Stati Uniti possono entrare in rapporto col mondo generalmente caratterizzato dal termine •amore' ". I mezzi principali per cui questo processo di astrazione o concettualizzazione avviene sono i media- di qui il ruolo di figure pubbliche come Elizabeth Taylor, Marilyn Monroe, Ronald Reagen, Jackie Kennedy, del napalm, degli elicotteri da combattimento, tutte immagini create e mediate dai media, particolarmente dalla TV a colori e dalle gigantografie. I media frammentano e astraggono da queste immagini un'algebra o geometria di copula e morte violenta - come nell'"eccessivo" e volutamente "pornografico" Crash, anatomia implacabile, in termini narrativi convenzionali (a differenza del videofatto di TheAtrocity ExhibiliÒn) della congiunzione viscerale di una morte per scontro automobilistico e di un erotismo senza oggetto. Maè soprattutto inHigh-Rise, prima che in HelloAmerica (1981), ora riproposto in italiano (Rizzo li) dopo una vecchia edizione Urania, che Ballard 'inventa', nella disposizione verticale degli apparentemente eterogenei circuiti di un blocco ascensionale, quello che potremmo definire lo "spazio accatastato" del postmodernismo. Questo romanzo è certamente una delle migliori mappe "estetiche" che si abbiano del violènto sommovimento del postmodernismo: non si tratta tanto di una riaccensione del vecchio motivo che società isolate tendono a decadere in stati "primitivi", quanto piuttosto di un accurato svelamento della substruttura del capitalismo postmoderno. La narrativa - e il termine va usato in senso lato - non cerca di produrre un effetto catartico o trasformativo, né produce, come fanno opere sulla caduta nel primitivo, una sublimazione o repressione del primitivo. Ballard mette qui in opera una serie di coperture che possono essere rimosse una dopo l'altra a rivelare i vari strati della nostra presente condizione sociale. Mentre l'edificio di quaranta piani che dà il titolo al romanzo appare come un innocente complesso di professionisti della classe alta mediato dal design e dalla funzione tecnica dell'edificio stesso (monumento di un modernismo funzionale), le più piccole differenze in esso divengono veri e propri teatri di confronto violento. Più importante ancora, la vuota capacità mediante della tecnologia offre gli strumenti di lotta - I' ascensore, il sistema elettrico, le spirali delle scale. Questi inanimati fattori tecnici sono luoghi critici che convogliano forme di potere puramente tecniche-il potere dei sistemi di circuì ti medianti delcomforte dell'agio. Al termine di questo processo non c'è uno "stato selvaggio", ma l'inevitabile esposizione della logica del tardo capitalismo. Nella sua opera migliore Ballard traccia dunque una rete di circuiti che sembra rarnifiILCONTESTO carsi verso estremi sempre più eterogenei,mentre, allo stesso tempo, diventano sempre più strettamente collegati. L'interesse dello scrittore è per la tensione fra l'estatico riflusso dei circuiti tecnici e biologici e la violenza della loro vacuità. "Sulle nostre vite," scrive Ballard, "presiedono i congiunti leitrnotifs del ventesimo secolo - sesso e paranoia". SeunromanzocomeHigh-Rise rimanda a uno spazio suburbano riconoscibilmente British - il torbido suburbio che è il presente del futuro cancellato di un destino coloniale e imperiale vanificato - in Helio America Ballard penetra nello spazio tipicamente americano della fiction cosmica dell'entropia: dopo la compressione claustrofobica di Crash e di High-Rise si dà qui spazio all'attraversamento transoceanico e transamericano di un novello "Mayflower" che salpadall 'Europa (Plymouth) e attracca in una desertica New York del 2075. La rifabulazione della vicenda puritana sostituisce al piano divino uno demoniaco: I' America, piegata dalla bancarotta prima dello scoccare del 2000, è un territorio spopolato, i suoi abitanti sono riemigrati in massa verso le nazioni di provenienza, Europa e Africa - vista in questa prospettiva, la paranoia di cui parla Ballard diventa l'ultimo rifugio dell'immaginazione puritana. La spedizione europea inviata a investigare un'alta radioattività riscontrata sull 'America arriva a bordo di una vecchia nave a vapore che porta un nome significativo, "Apollo", e che naufraga sul relitto sommerso della statua ILLESSICO CLASSICO LESSICORAGIONATO D~LL'~C-~ITA CLASSICA d1FedericoLubker T-tJIC'-A"""°MI""" ~•For.oM~C·-1198 ~ .... -"""'- ....... -- -~di~- ------------ ~ ZANICHELLI ,-ij-ij-~-j-~-,-j_i_i_ij_j_i_i_ij_~ IL LESSICO CLASSICO Lessico ragionato dell'antichità classica di Federico Lubker ristampa anastatica del 1898 6 7 00/i lire IL VOCABOLARIO NOMENCLATORE di Palmiro Premoli ristampa anastatica del 1909-12 due rnl11111Ii,.:00()() lire FRATTALI FLIB ASTEROIDI Manuale di laboratorio per Persona! Computer MS-DOS di Bette lii e Biolchini 98 O/Hl/ire Zanichelli 23

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