Linea d'ombra - anno VII - n. 43 - novembre 1989

ILCONTESTO Note 1) Tutti i candidati della destra storica polacca, la KPN (Confederazione per la Polonia Indipendente), sono stati sconfitti, ad eccezione di due che si sono presentati come parte della lista di Solidamosc. Tutti i candidati delle formazioni democratico-cristiane, per esempio il candidato Sila-Nowicki (che si presentava contro Kuron a Varsavia, e che era appoggiato dal primate Glemp in persona) sono stati sconfitti. C'è stato · un solo candidato "senzapartito" che sia stato eletto senza far parte delle liste di Solidamosc. 2) I dati aggregati devono essere presi con molta cautela, trattandosi di un voto con sistema maggioritario a liste bloccate. Gli 8 milioni di voti per la coalizione governativa sono il livello massimo di consensi (ovvero di non-cancellazione) ottenuto nel voto per la lista nazionale, non la media dei consensi. Nelle uniche votazioni a lista aperta per il senato, la percentuale di voti per la coalizione governativa non ha superato 25%, mentre quella di Solidamosc ha oscillato tra il 41,31% e il 91,31%, mantenendo una media del 64,25%. I dati elettorali sono disponibili, in forma disaggregata,' in "Trybuna Ludu", 9 e 21 giugno 1989, e "Gazeta wyborcza", il giugno 1989. Il più importante studio sinora apparso è quello di A. Florczyk, T. Zukowski, J. Najdowski, Nowageografia polityczna Polski, in ''Tygodnik Solidamosc", pp. 8-9. Altre ricerche condotte dall'Istituto di Filosofia e Sociologia dell'Accademia delle Scienze (IFIS-P AN) saranno pubblicate prossimamente. Sui problemi più generali, cfr. di J. Staniszkis, Ontologia socjalismu, In Plus, Warszawa 1989 (di prossima pubblicazione in trad. inglese presso la Oxford University Press) e il suo articolo in "Soviet Studies", n. 4, 1989. 3) I nuovi poteri della presidenza furono incorporati nel pacchetto di modifiche costituzionali per le elezioni. (Cfr. Zmianyw KonstytucjiPRL. Ordynacje wyborcze do Sejmu i Senatu, W. T. "Rada Narodowa", Waszawa 1989.) A quanto pare, questo aspetto degli accordi non fu deciso nel corso dei negoziati della "tavola rotonda", bensì ai negoziati più ristretti aMagdalenka. L'elezione di J aruzelski, come è noto, incontrò delle resistenze in seno alla stessa coalizione governativa; fu resa possibile solo per il voto o per l'astensione di una decina di deputati di Solidarnosc, tutti molto vicini alla Curia di Varsavia. Questo fatto ha provocato delle polemiche nei confronti di questa operazione (che ha un sapore quasi togliattiano, ma che probabilmente non aveva reali alternative). 4) Cfr. Anders Aaslund, Private Enterprise in Eastern Europe, Macmillan, London 1985 e Jacek Rostowski, The Decay of Socialism and the Growth of Private Enterprise in Poland, in "Soviet Studies", n. 2, 1989. 5) Giangiacomo Migone, Il mondo dopo il comunismo, in "L'Unità", 15 agosto 1989, p. 4 (ripreso nello scorso numero di "Linea d'ombra"). 6) Per quanto riguarda i rapporti tra Stato e Chiesa, nelle sue dichiarazioni Mazowiecki ha detto che non intende instaurare una nuova ortodossia nella vita polacca, dopo che ne è stata imposta una per quarantacinque anni.Sull'aborto ha dichiarato di essere personalmente contrario, ma di non volerlo penalizzare. L'unico esponente del governo legato alla Curia di Varsavia è il ministro degli esteri, che non è un ministro di Solidamosc, bensì una figura di compromesso concordata con il POUP. 7) Le vestali dell'economia di sinistra ovviamente disapprovano. Cfr. Marcello De Cecco, Ali' ombra della Thatcher, in "l'Indice", n. 6, 1989 e il suo intervento al convegno "Intellettuali e poteri", Salone del Libro, Torino, 12 maggio 1989. 8) Norberto Bobbio, L'utopia capovolta, in "La Stampa", 9 giugno 1989. 9) Sul problema storico del nazionalismo in Europa orientale e altrove, cfr. Ernst Gellner, Nazioni e nazionalismi, Editori Riuniti, Roma 1985 e il dibattito relativo in "Quaderni storici", nn. 61 e 66, 1986-87. 1 O) "L'organizzazione sociale dell'Europa moderna iniziò a partire da una distribuzione di proprietà, non di una equa spartizione, né di acquisizione in base agli sforzi, ma alla conquista e alla violenza ... Le leggi della proprietà non si sono ancora adeguate ai principi su cui si basa la giustificazione della proprietà privata" (J. S. Mili, Principles of Politica/ Economy, libro rr: cap. 1, par. 3). 12 ubulibri ultimi titoli Scolpire il tempo di Andrej Tarkovskij a cura di Vittorio Nadai pp. 216, 73 illustrazioni b/n, L. 30.000 Seconda edizione I libri bianchi Teatro di Copi . a cura di Franco Quadri pp. 336, L. 40.000 I testi Il punto in movimento 1946-1987 di Peter Brook · pp. 240, pp. 50 di illustrazioni, L. 34.000 Premio Diego Fabbri 1989 I libri bianchi Conversazioni con Glenn Gould di Jonathan Cott pp. 96, L. 13.000 La collanina 8 Tutti i film di Fassbinder a cura di Enrico Magrelli e Giovanni Spagnoletti Seconda edizione, pp. 192, L. 40.000 I libri quadrati le novità Stanotte vorrei parlare con l'angelo Scritti 1968-1988 di Wim Wenders I libri bianchi La passione di Cleopatra di Ahmad Shawqi Cahiers di teatro Architetture dell'immaginario Un seminario di Josef Svoboda Lezioni Milanesi Besucher (Visitatori) Il tempo e la stanza, Sette porte di Botho Strauss I testi il patalogo Il Patalogo Dodici Annuario dello Spettacolo 1989 Teatro Dal 1979 il volume di consultazione e di lettura indispensabile per l'appassionato, un .manuale per entrare nel mondo dello spettacolo, un cult per il collezionista.

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