tanti, in Camerun, hanno studiato in Europa. Dice, noi lo sappiamo che se vogliamo salire, se vogliamo avere un buon posto, prima dobbiamo andare in Europa. Dice,io non ero senza lavoro: stavo in una buona bottega da sarto, uno dei migliori di Yaoundè. Ma è stato proprio lui, il mio padrone, che mi ha detto: vai in Europa. Vai là, a imparare qualcosa. Pare che in Camerun ci sia una trasmissione alla radio, su questo problema: loro lo chiamano l'esodo rurale. No: non l'esodo dalle campagne, ma l'esodo nostro, dice Antoine, di noi giovani che partiamo da Yaoundè e da Douala, per venire in Europa. Perché quelli che abitano in campagna non pensano certo a venire in Europa. Si sa: chi abita in campagna, semmai spera di trovare lavoro STORIE/BERRINI in città. In campagna non vuole più restarci nessuno, ci stanno solo quelli èhe non hanno un lavoro in città: chi è disoccupato, a Yaoundè, torna al villaggio, almeno ha della terra da zappare. E mica solo in Camerun, si fa così. Comunque c'è questa trasmissione, e loro dicono che i giovani devono restare in Camerun, a lavorare per il Camerun: ma non è giusto, perché i figli degli uomini politici, quelli che fanno la trasmissione, vanno tutti in Europa, a studiare. Tutti i nostri governanti hanno studiato in Europa, mi dice Antoine: e allora perché non dovremmo venirci anche noi? Sì, quando io sono venuto in Italia, avevo già scritto alla scuola di moda, e sapevo che mi avrebbero preso. Però non è stato facile venire: perché in Camerun non danno il passaporto a tutti quelli che vogliono partire. In Camerun, per prendere il passaporto, bisogna versare un sacco di soldi al Governo: bisogna versare quel che servirà per un soggiorno di due anni in Italia, a quattrocentomila lire al mese, più una parte fissa: fa quasi dodici milioni di lire. E Antoine non avrebbe guadagnato dodici milioni di lire nemmeno in tutta la sua vita. Allora è andato in Gabon: tutti i giovani cercano di andare in Gabon, perché li è più facile avere il passaporto, attraverso l 'ambasciata. Però ha dovuto aspettare, anche in Gabon: ci è rimasto tre anni, prima di prendere il passaporto. · C'è gente che esce dal Camerun e poi magari viaggia per dieci anni, prima di riuscire a prendere l'aereo per l'Europa. In dieci anni potrebbero diventare ricchi, dice lui: eppure continuano a pensare all'Europa. E c'è gente che prende dei rischi terribili, per arrivarci. Dice proprio: dei rischi terribili. E poi: alcuni attraversano il deserto a piedi: sì, a piedi, davvero. . Ah! Antoine lancia un orletto: i ragazzi dì Douala dicono questo: dicono che è meglio venire in Europa per morire, che resta- . re a morire in Camerun. Perché è così: quando uno si mette in testa l'Europa, non c'è più niente da fare: deve andarèi. È una cosa terribile. Sai, mi fa: per andare in Gabon, qualcuno prende la piroga sull'oceano, e rema per due o tre giorni: ci sono le onde, le tempeste: se ci arriva bene, se no tanto peggio. E anch'io, ce l'avevo nella testa, l'Europa: dovevo andare, dovevo andare. È terribile, sai: quelli che riescono a partire, vanno via senza un soldo in tasca, basta arrivare in aereoporto in Europa: dicono, mi basta arrivare all'aereoporto a morire. Per questo a Douala c'è un proverbio: quando uno è partito, si dice che è andato a morire in Europa. Antoine mi dice che sono moltissimi i giovani Camerunesi in Europa: non in Italia, dove lui è venuto perché gli interessa la moda; I Camerunesi, mi spiega, vanno in Francia, in Germania, e soprattutto in Russia: in Urss è pieno di Camerunesi, tutti senza permesso di soggiorno. E in Giappone, anche: moltissimi. Poi ci si scrive: quando sei in Europa, dice Antoine, tutti ti scrivono di mandargli giù il biglietto dell'aereo: solo il biglietto, perché poi si arrangiano loro. Ma è vero: se fai venire qui un fratello, o anche tua moglie, puoi star sicuro che quella non resterà a lungo con te: starà un mese, forse due, finché trova la sua strada. Poi se ne va, è così: ti pianta. 91
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