STORIE/BERRINI lo disse ero proprio contento: perché Atene è in Europa. Poi, a Makongora, lui aiutava il prete a fare la messa, equesto fu per un anno intero: ah, tutti i miei amici venivano a vedermi e ridevano come dei matti, e io dovevo sempre dirgli di non farsi vedere a ridere, perché se no il prete capiva che non avevo davvero una vocazione, e non mi avrebbe mandato a Nairobi e ad Atene. Oh, fu difficile, certo. Ma io resistevo perché era l'unico modo per andar via dal villaggio: se no, la mia vita l'avrei passata a Makongora, a lavorare ai banani e nella piantagione di caffè. Lui voleva vedere il mondo, voleva vedere l'Europa: non poteva perdere quell'occasione, anche se gli v.iene così da ridere, a pensarci. Ma glielo dicevano sempre anche i suoi amici: pare che gli dicessero, resisti, fai il finto prete per tre anni, così poi andrai ad Atene. E allora: anche quando ero a Nairobi, i miei amici mi aiutavano. Perché a Nairobi, che è una grande città quasi come una città in Europa, coi negozi pieni di cose e i grattacieli e t~tto, a Nairobi noi stavamo in questa scuola della chiesa ortodossa, ma non ci davano neanche un soldo. Oui e di fronte foto deÌlo Studio Fotogramma, Milano. 90 Di giorno studiavamo, di sera mangiavamo e guardavamo la televisione. E gli altri ragazzi che stavano in quella scuola erano tutti molto seri, volevano diventare dei veri preti. Edgard non si divertiva, in quella scuola. Così i suoi amici gli mandavano dei soldi, a Nairobi, almeno poteva comperare un po' di quelle cose che vedeva nei negozi, vestiti, e roba da mangiare, e una radio. Dice, non mi sono divertito molto, a Nairobi. Però ho studiato per due anni, la religione ortodossa e contabilità e amministrazione. Finché, alla fine della scuola, Edgard tornò a Makongora e il prete gli disse che lo mandava ad Atene. Lui la finisce così, questa storia: i miei amici erano contentissimi, sai, e mi dissero tutti di scrivere delle lettere, e di fargli sapere come era bella l'Europa. E dicevano che se diventavo ricco, dovevo mandargli i soldi, per venire anche loro in Europa. -Yaoundè, Camerun Questa volta, c'è un sarto che lavora davvero: mi sta facendo un paio di pantaloni. E io sono seduto al di qua di una macchina da cucire, lui ha l'ago in mano. Dice che è normale: perché tutti quelli che hanno posti impor-
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