Linea d'ombra - anno VII - n. 42 - ottobre 1989

STORIE/ABE E così con il diluvio il genere umano fu sterminato. Tuttavia ... volutamente si evitò di parlare sia della natura çontraddittoria che avevano tali inondazioni che della loro causa intrinseca. C'era a quel tempo uno scienziato che affermava che bisognava fare evaporare il liquido che ricopriva il globo con l'energia atomica. Il governo espresse subito la sua approvazione e, nel complesso, annunciò che non si sarebbero lesinati gli aiuti. Ma quando realmente ci si accinse a iniziare, per le molteplici difficoltà esistenti ci si rese conto della inattuabilità del piano. Causa il progressivo dilagare degli uomini liquefatti, non c'era infatti tempo per rimpiazzare gli operai, e tale processo aveva già inve- . stito anche gli scienziati. Inoltre dal momento che le fabbriche di utensili erano state progressivamente distrutte e sommerse dalle· acque, si era troppo impegnati nella loro ricostruzione e riorganizzazione, e la situazione non lasciava supporre che si potesse iniziare la produzione delle indispensabili istallazioni nucleari. Il mondo venne avvolto da insicurezza e sofferenze, e per la scarsità di umidità gli uomini, mummificandosi, respiravano a fatica e rantolavano. Tra tutti c'era solo una persona che, compostamente, si divertiva: era l'astuto e ottimista Noè. Costui, dall'esperienza del precedente diluvio, con calma e lucidità duramente lavorò alla reaCLIO Centre Littéraire d'lnvestigation des Ouvrages "Editoria per editori": Presentazione agli editori europei dei manoscritti di talento (narrativa e saggistica) Perché un miracolo culturale di vaste proporzioni possa attuarsi è necessario che la gente cominci non a desiderare di avere e di consumare più "cose", ma a potenziare invece la sua capacità di ''sognare". Solo la Letteratura può offrirle sogni incommensurabili, in grado di resistere alla banalità del quotidiano e alla più cupa disperazione d'esistere. Per questo nell'Europa unificata degli anni futuri nuovo spazio·privilegiato dovrà essere riservato ai "fabbricanti di sogni", agli scrittori. Lasciare che un capolavoro dorma non pubblicato in un cassetto apparirà una perdita incalcolabile, fin quando non ritornerà ad essere un outil à rever sottratto alle ferree leggi del mercato editoriale. Clic non vuole identificarsi ln una agenzia letteraria. Vuole tornare a leggere, a leggere tutto. Tornare ad essere il primo lettore privilegiato, attento, informato, criticamente attendibile di chiunque desideri essere letto. Divenire, anche, un setaccio di quella produzione internazionale che rischia, con gravissimo danno, di restare emarginata. La sua strategia culturale, rivolta dunque alle potenzialità creative effettive di tutti i paesi europei, passerà attraverso cinque fasi: a. un'opera capillare di promozione e informazione presso tutti gli scrittori sconosciuti e non, che troveranno presso Clio un centro di lettura, di ascolto, di scambio, permanente. b. un'attenta analidi si tutte le opere pervenute, con una selezione accuratissima delle migliori, riabilitando l'unico principio valido che giustifichi la pubblicazione: ovverosia la qualità poetica. c. la creazione di un archivio che documenti l'attività di tutti gli scrittori presi in rassegna: non solo riguardo a quanto sin qui fatto, ma anche i loro piani di lavoro futuri. d. analisi critica delle opere selezionate e relativa traduzione di un loro estratto in altre due lingue europee, in modo che ogni manoscritto proposto all'attenzione del pubblico europeo possa avere un bacino di utenza editoriale il più vasto possibile. e. redazione e pubblicazione di Clio che diverrà in tal modo una guida internazionale per gli editori, uno strumento di lavoro indispensabile per gli scrittori, un'indicazione privilegiata per il pubblico sulle tendenze effettive della creazione letteraria. Clio, la prima delle nove muse, tornerà in questo modo ad essere ispiratrice della nostra Storia. Questo almeno la sua redazione si auspica, diventando ella stessa premurosa ma anche severa raccoglitrice di storie, di quelle vere, ma ancora di più di quelle possibili o che intatte aspettano d'essere incarnate e vissute, consapevole che non può esistere nessuna forma di reale libertà interiore senza una "fabula" che sappia prefigurarcela cosi come il sogno dentro di noi la desidera. Clio resterà cosi in ascolto d'ogni nostro "tabulare" futuro, che crescerà come l'erba, segretamente, silenziosa, mente. Per portarlo finalmente alla luce. AVVERTENZE PER LA PARTECIPAZIONE ALL'INIZIATIVA DI CLIO 1. Cllo bandisce un premio editoriale che consiste nella presentazione delle opere inedite di narrativa e saggistica selezionate. 2. Clio presenterà 5 autori per numero - sono previsti 4 volumi nell'anno 1990, cadenzati con le stagioni - attraverso un estratto dell'opera, un condensato e schede critiche e bio-bibliografiche, in tre lingue, scelte a seconda della sfera d'interesse e dell'argomento. 3. Le opere dovranno pervenire in un'unica copia dattiloscritta entro il 31 dicembre 1989 a CUO, VIA FRATTINA, 128, INTERNO 11, 00187 ROMA oppure a CLIO, VIA ROSMINI, 22, 55049 VIAREGGIO. 4. Non è prevista alcuna tassa di lettura. 5. Le opere·non verranno restituite, ma saranno conservate e "archiviate" (vedesi lettera c.). lizzazione dell'arca. Se il futuro dell'umanità fosse stato affidato nelle mani della nostra famiglia, avremmo anche potuto essere colti da un'estasi religiosa! Quando poco dopo le acque incalzarono fino nei pressi della sua abitazione Noè, insieme alla famiglia e agli animali domestici, salì sull'arca. Subito dopo le persone liquefatte si affrettarono ai bordi dell'imbarcazione e Noè, a squarciagola, così inveì: "Ehi, di chi pensate sia questa barca? lo sono Noè, quindi questa è l'arca di Noè! Non ci possono essere dubbi. Su, andatevene!" L'aver pensato che le acque, che non erano più esseri umani, avessero potuto comprendere le sue parole, fu chiaramente una sua affrettata conclusione. Il liquido non poteva fare altro che seguire la sua natura! Un attimo dopo l'arca venne riempita dalle acque e gli esseri viventi affogarono. L'arca ormai deserta venne così sospinta alla deriva dalle spire del vento. E così con il secondo diluvio il genere umano fu sterminato. Tuttavia, osservando agli angoli delle strade e sotto gli alberi delle città e dei villaggi ormai silenziosi sul fondo delle acque, qualcosa che luccicava qua e là iniziava a cristalizzarsi: forse era I' invisibile cuore delle ipersature persone liquefatte che si stava assemblando. 85

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==