-· --•a.,1 .... ac l'improvviso venire inghiottita assieme al cavallo; un atleta in testa in una gara di pattinaggio poteva sparire in un attimo e, in piena estate, l'acqua di una piscina poteva gelarsi all'istante, immobilizzando così le ragazze che stavano nuotando. Le persone liquefatte scalavano montagne, si univano alle acque dei fiumi, sfociavano in mare, evaporavano, si trasformavano in nuvole ericadevano sotto forma di pioggia. Si diffusero quindi in tutte le par- .ti del mondo e la pubblica opinione era costantemente attenta e vigile a tutto quanto accadeva nel globo. Non fu più possibile effettuare alcun esperimento chimico e, per la presenza degli uomini liquefatti nelle caldaie, le locomotive a vapore divennero inutilizzabili. Per quanto infatti le si riscaldasse la pressione interna o non si alzava oppure, aumentando improvvisamente, causava l' esplosione delle stesse. Anche i pesci e le piante acquatiche erano in un indescrivibile stato confusionale. Erano iniziati dei mutamenti e delle distruzioni difficilmente quantificabili persino dalla biologia! Apparvero mele che rotolavano cantando delle canzoni e spighe di grano che, esplodendo, causavano un rumore simile a quello dei fuochi artificiali. Fatto particolarmente importante era che i trasformati agivano contro quelli, la maggioranza, che ancora non si erano liquefatti. Si verificarono anche dei terribili incidenti come, per esempio, l'annegamento di proprietari di grandi fabbriche che pèrsero la vita per avere una certa mattina posto le labbra su una tazza da caffè o su un bicchiere da whisky; oppure decessi, sempre per annegamento, causati da una goccia di collirio. Era quasi impossibile crederci, ma erano tutti fatti reali. Quando questi avvenimenti vennero resi noti molte persone vennero letteralmente col84 te da idrofobia. Un alto funzionario governativo così si espresse: "Stavo bevendo dell'acqua quando gettai un'occhiata all'interno del mio bicchiere. Non potevo credere ai miei occhi! ciò che credevo fosseacquaaltro non era che il risultato della liquefazione di minerali; e del momento che tali sostanze sono nocive e non digeribili ebbi la senzazione che, se ne avessi bevuto anche solo un altro sorso, mi sarei di certo sentito male. Ma era troppo tardi! Indicibili dolori addominali mi attanagliavano di già." Anche se non si sono manifestati degli spasmi convulsi della laringe, questo è certamente un caso di idrofobia! Un po' ovunque erano visibili vecchie coppie che perdevano i sensi alla sola vista dell 'acqua, e i vaccini per la prevenzione di tale malattia non hanno mostrato nessuna efficacia. In ogni angolo del mondo si erano già levate delle invisibili voci preannuncianti l'arrivo di un diluvio. Ma i giornali, sostenendo le seguenti ragioni, fin dall'inizio le avevano sempre volute negare: "In tutte le regioni della terra, il totale delle precipitazioni piovose di quest'anno non ha superato la media annuale e tutti i fiumi straripati non sono usciti dal limite dei cambiamenti stagionali di qualsiasi anno; non si può quindi riconoscere nessuna trasformazione né di fenomeni atmosferici né tanto meno di quelli geologici." Ma tutto questo era una realtà. Come incontrovertibile era anche che le inondazioni fossero già in atto. Questa contraddizione fece nascere una generale insicurezza sociale. Che queste non fossero delle inondazioni consuete era lapalissiano e ben presto anche i giornali non poterono non riconoscere la realtà delle stesse. Tuttavia, con il solito tono ottimistico, continuarono ad affermare che questi erano eventi che dipendevano da una calamità naturale, che non potevano durare e che in breve tempo sarebbero cessati. Ciò nonostante le inondazioni, giorno dopo giorno, si estendevano sempre più e molte città e villaggi sprofondarono tra le acque, pianure e colline vennero ricoperte dalle persone liquefatte e, lottando l'uno control 'altro, vari uomini di spicco iniziarono a fuggire verso altipiani e aree montuose. Pur sapendo che non sarebbe servito a nulla contro le persone frquefatte, in grado di arrampicarsi persino sui muri, era l'unica cosa che si potesse fare! Alla fine anche i re e i sovrani riconobbero l'emergenza della situazione. Per salvare il genere umano dalla distruzione di queste inondazioni si fece ricorso a tutte le risorse spirituali e materiali disponibili. Si sollevò una voce di protesta che rivendicava l'immediata erezione di grandi sbarramenti, e varie centinaia di migliaia di lavoratori vennero adoperati a tal fine in lavori forzati. Quindi anche i giornali mutarono atteggiamento e, rispondendo a queste voci di protesta, fecero appello a responsabilità e doveri. Ma ora quasi tutti gli uomini, persino gli stessi re e sovrani, sapevano che queste rivendicazioni non andavano oltre alla "rivendicazione per la rivendicazione". Come la fisica newtoniana era inefficace contro la fisica quantistica, così questi sbarramenti non avevano alcun effetto contra le persone liquefatte, equesto perché gli stessi operai che erigevano queste difese rumorosa- .mente si trasformavano in acqua. La quarta pagina dei giornali era piena di articoli con i quali si segnalavano gli abitanti dispersi delle città. Ma per l'impostazione dei giornali questi non erano imputati alle inondazioni, ma erano semplicemente considerati come una loro conseguenza e, restando nel più completo silenzio,
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